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Autore Messaggio
Baffino
Messaggio 12004 del 24.12.2015, 19:35
Provenienza: Livorno
X Babbo Natale,molte volte ho avuto la possibilità di discutere con Ivano e devo dirti che il più delle volte non siamo stati in sintonia vuoi per la diversità di carattere vuoi per la diversità di impostazione politica,ma una cosa la devo riconoscere;Dopo quanto sta venendo alla luce e per adesso non mi sembra ci siano state persone che abbiano confutato certi dati,credo che a Ivano tutto gli si possa confutare meno la cosa che sono anni che va dicendo quelle cose,allora mi domando era meglio se restavano occulte o è meglio che siano venute alla luce?Mettere la testa sotto la cenere non è da persone coerenti,se poi certe verità finiranno per danneggiare il paese è tutto da verificare,io sono dell'opinione che là verità prima o poi viene sempre alla luce.Un augurio di buone feste a tutti i paesani.Marcello
babbo natale
Messaggio 12003 del 24.12.2015, 18:17
Provenienza: rio
auguri a tutti i riesi i bagnaiesi quelli di nisportino di nisporto e anche a te ivano che stai portando il paese verso un vicolo cieco, è stato un errore seguirti nella tua battaglia invece di amministrare il paese, se ne uscira' senza nessun vincitore , l'unico ad aver perso sarà il paese di rio elba che davvero non meritava tutto questo
Bagnaiese
Messaggio 12002 del 24.12.2015, 16:27
I ragazzini di Bagnaia, Elisa, Chiara, Isabel, Iara, Andrea, Noemi, Elisa, Andrea, Alberto, Niccolo, Martina, Noa, già sapevano, dai discorsi dei loro genitori, che i due comuni che si dovrebbero occupare della loro salute e felicità sono molto poveri. L’uno, Rio nell’Elba, come dicono i babbi e le mamme è già alla canna del gas, l’altro, Portoferraio, dev’essere anche lui così poverello da non farsi più neppure vedere da molti mesi, forse non ha nemmeno i soldi per la benzina che gli serve per venire fin qua. I ragazzini di Bagnaia a dir la verità un comune in carne e ossa non l’hanno quasi mai visto. Sanno che uno dovrebbe fare la variabile, o forse si dice variante, e l’altro dovrebbe sistemare la valle in modo che le case non vadano più sott’acqua. E’ da quando sono nati che ne sentono parlare dai grandi ma c’è sempre questo problema che non si trovano i soldi. Quest’anno non si sono trovati i soldi neanche per l’albero di Natale. I ragazzini di Bagnaia sono agili come murene e, se i comuni vogliono, possono andare loro a cercarli, ‘sti benedetti soldi, in tutti i cassetti e in tutti i buchi dimenticati dei due comuni, nei ripostigli, dietro ai mobili, sotto i tavoli. E se poi, pazienza, nemmeno loro riuscissero a trovarli, allora i ragazzini di Bagnaia il Natale lo vogliono festeggiare lo stesso. E così una mamma ha procurato un albero, altre mamme hanno pensato a decorarlo e per Natale a Bagnaia ci sarà anche quest’anno un albero illuminato, anche molto più bello di quello dell’anno scorso che ce l’avevano mandato da Rio e era così stenterello che il primo colpo di vento se l’è portato. I ragazzini di Bagnaia vogliono dire ai ragazzini di Rio e di Portoferraio, che anche loro quest’anno saranno rimasti senza l’albero perché i comuni non trovano i soldi, che vengano tutti qua la sera di Natale, che qui l’albero ce l’abbiamo ed è illuminato e bellissimo e tutti insieme ci divertiremo un mondo
Ivano
Messaggio 12001 del 24.12.2015, 10:46
Benchmark nordico biblioteca e dintorni.
Piverone. Ci vivono oggi in 1415.

"PIVERONE. Taglio del nastro con il sindaco Alessandro Fasolo per la biblioteca civica in via Flecchia, che ha riaperto i battenti in nuova sede a otto anni dalla chiusura del locali di via Del peso. Da domenica 20, la biblioteca civica ospiterà oltre settemila volumi. Di questi seimila arrivano da donazioni, mentre un migliaio di libri provengono dal sistema bibliotecario di Ivrea, di cui la neonata biblioteca fa parte.
L’obiettivo della riapertura è stato messo a segno grazie al grande lavoro svolto dai numerosi volontari appartenenti alla banda musicale di Piverone e alle persone che gestiranno la struttura nel cuore del paese, anticamente la scuola materna Lucca Borghesio. In prima linea la consigliera comunale con delega alla Cultura Elena Baratto
La consigliera Elena Baratto ha dichiarato: «Abbiamo iniziato a parlare della realizzazione di una biblioteca un anno fa, era uno dei punti cardine del nostro programma elettorale e siamo felici di essere riusciti a realizzarlo, grazie anche a 680 ore di lavoro e 2.700 euro spesi dai volontari per l’acquisizione del materiale, a cominciare dalla sistemazione dei pavimenti di ogni locale, oltre alle vernici per ritinteggiare le pareti.
La biblioteca rimarrà aperta, momentaneamente, due giorni alla settimana: il mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19, e il sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18."
Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?,
Messaggio 12000 del 24.12.2015, 09:36
Provenienza: Rio nell'Elba
CHI ERA CATILINA Nell’anno 63, durante il consolato di Marco Tullio Cicerone, mentre già si andava profilando l’astro nascente di Cesare, Roma fu teatro di fatti destinati ad essere ricordati nei secoli, forse più che per la loro rilevanza storica e politica, per essere stati immortalati dalla penna di un grande storico, Sallustio, e dalla grande oratoria di Cicerone. Ci riferiamo alla congiura di un nobile romano, Lucio Sergio Catilina. Questi era di una antica famiglia patrizia decaduta. Era stato un seguace di Silla e, all’epoca delle proscrizioni, come Crasso si era arricchito. Si distinse nel clima drammatico delle persecuzioni sillane per la sua particolare crudeltà: famoso l'episodio dell'esecuzione deI cognato Mario Gratidiano, rispetto al quale si racconta che Catilina si presentò nel Foro, con la sua testa grondante di sangue nelle mani. (Indubbiamente la sua fine da ribelle ha condizionato fortemente i giudizi su di lui degli storici della Roma Antica che ne hanno voluto rimarcare solo i lati peggiori). Disordinato, vizioso e dilapidatore distrusse in breve la sua fortuna. Nel periodo post-sillano, le idee e l'azione politica di Catilina subirono profondi cambiamenti ed egli si fece espositore di una politica idealista a favore della plebe, radicale chiusa ad ogni compromesso. Sulla base di questa politica rivoluzionaria nel 66-67 Catilina governò come propretore la provincia d’Africa e il suo operato dette luogo a molte proteste, sicchè il senato, in vista dell’accusa di concussione, non ammise la sua candidatura al consolato per l’anno 65. L’anno successivo Catilina, assolto dall’accusa di concussione, poté presentare la sua candidatura per l’anno 63, sostenuto finanziariamente da Crasso. Tra gli altri candidati spiccava Cicerone che seppe abilmente sfruttare le voci che circolavano sulla scandalosa campagna condotta da Catilina e convinse i senatori a dargli il loro appoggio. Catiliana fu, così, sconfitto per pochi voti e Cicerone fu console per l’anno 63. Alle elezioni consolari di Luglio per l’anno successivo Catilina ostinatamente si ripresentò ponendo come base del suo programma la cancellazione dei debiti chiamando a raccolta intorno a sé tutti coloro che non avevano più nulla da perdere e che in un moto rivoluzionario avevano sempre qualcosa da sperare. Le intenzioni proclamate da Catilina erano distruttive, difficile stabilire quale fosse poi, una volta abbattuto, il suo programma di ricostruzione. Cicerone diresse con abilità la sua campagna contro il violento patrizio che fu di nuovo sconfitto. Catilina non ebbe più ritegno e chiamati a sé i suoi uomini più fidi pose le basi della sua famosa congiura. I suoi programmi erano di eliminare violentemente i consoli, spargere il terrore per la città e impadronirsi del potere. A tal fine aveva assoldato dei gladiatori e un suo uomo raccoglieva in Etruria un esercito di veterani Sillani. La congiura doveva esplodere il 28 di ottobre, bande armate avrebbero iniziato i loro atti terroristici in città mentre le milizie dall’Etruria sarebbero arrivate in sostegno. Ma Cicerone scoprì la congiura e la denunciò in Senato.
Marco Tullio Cicerone

Buone feste e tanti auguri
Rioblog
Messaggio 11999 del 23.12.2015, 21:20
http://www.inchiestaonline.it/wp-content/uploads/2015/12/Vauro-Senesi.jpg
M.E. Boschi
Messaggio 11998 del 23.12.2015, 20:24
Provenienza: Antitrust
Banca Etruria, Maria Elena Boschi non ha nessun conflitto di interessi. Lo sostiene l'Antitrust Il ministro Maria Elena Boschi non ha alcun conflitto di interessi sulla vicenda del salvataggio della Banca Etruria. A sostenerlo è l'Antitrust, riferiscono fonti qualificate dell'Authority, in una risposta al deputato del Movimento cinque stelle Alessandro Di Battista, che aveva sollecitato un pronunciamento sulla vicenda. Ad assolvere la Boschi è la legge Frattini, che salva il ministro quando questi non partecipa al consiglio dei ministri che potrebbe comportare un eventuale conflitto d'interessi. "In base alla legge Frattini numero 215 del luglio 2004 sui conflitti di interesse - riferiscono fonti dell'autorità garante della concorrenza e del mercato - l'Antitrust ha verificato che non sussiste alcuna circostanza in base alla quale il ministro abbia partecipato all'adozione di alcun atto con danno dell'interesse pubblico". L'articolo 3 della legge, infatti, precisa che "sussiste situazione di conflitto di interessi ai sensi della presente legge quando il titolare di cariche di governo partecipa all'adozione di un atto, anche formulando la proposta, o omette un atto dovuto, trovandosi in situazione di incompatibilità ai sensi dell'articolo 2, comma 1, ovvero quando l'atto o l'omissione ha un'incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate, secondo quando previsto dall'articolo 7 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, con danno per l'interesse pubblico". L'autorità, invece, ha ricevuto specifiche da parte del governo in base alle quali viene confermato che il ministro non ha partecipato alle riunioni del consiglio dei ministri di approvazione dei provvedimenti. In particolare la Boschi non era presente il 20 gennaio 2015, l'11 novembre 2015 con il decreto salva-banche e neanche il 16 novembre con il decreto legislativo numero 180. L'assenza della Boschi è stata inoltre confermata anche nelle riunioni del 6 e del 13 novembre".
Ivano
Messaggio 11997 del 23.12.2015, 17:57
Per pagamenti
Mi sono limitato a mettere in evidenza quello che è certo e noto. Se qualcuno ha preso qualcosa di non dovuto, credo che in questo periodo di vacche magre, faranno il possibile per farlo restituire.
Bertone ha restituito 150.000 €, chissà se qualcuno a Rio vorrà fare altrettanto?
La questione Etruria Servizi l'avevo già denunciata nel 2008-2009, come anche il forte indebitamento del comune.
Nessuno rispose. Ora lei dice che deve vedere.
Aspettiamo di vedere se e cosa ci potrà far ... vedere, più di quanto non abbiamo già visto.
PagamentiI
Messaggio 11996 del 23.12.2015, 17:28
Provenienza: Rio nell'Elba
Ivano, nei tuoi calcoli sul recupero dei tributi ti è sfuggito, oppure non ne sei a conoscenza, la singolare situazione delle provigioni (o si chiamano diversamente?) per il recupero di tributi non versati, riscosse sia dalla ditta incaricata, sia da taluni dipendenti che hanno riscosso per un lavoro già effettuato dalla ditta. In sostanza il comune ha pagato "le provvigioni" due volte. Una alla ditta e una ai dipendenti. E' una matassa ingarbugliata e il precedente segretario comunale è andato via senza averla sbrogliata. Altra patata bollente per il De Santi e la nuova segretaria
Basito
Messaggio 11995 del 23.12.2015, 17:10
Provenienza: Rio
Ma avete visto che caterva di multe in questi ultimi tempi?. E' partito "l'embolo"?, come si dice oggi? Speriamo che queste siano legittime e non come quelle a firma del responsabile Arch. Tordelli, quando il tordelli non era + responsabile da circa due anni. A proposito qualcuno sa come è poi andata a finire la questione? Sono state tutte annullate, con restituzione delle varie somme pagate dai cittadini sulla base di verbali illegittimi? Se così non fosse, i vari garanti della legittimità degli atti che abbiamo in comune dovrebbero intervenire perché, come appare evidente, potrebbe uscirci fuori la corte dei conti e la responsabilità sarebbe anche di chi rimane inerte.
Attenti cari soci COOP
Messaggio 11994 del 23.12.2015, 10:21
Effetto domino Soldi a rischio nelle Coop rosse. Minacciati 12 miliardi dei soci. Cari soci Coop state attenti ai vs soldi/risparmi che avete affidato alle Coop perchè non c'è alcuna legge per la loro salvaguardia/restituzione in caso di fallimento di queste.........
Hoffmann La Roche
Messaggio 11993 del 22.12.2015, 22:35
A proposito di pomate per il brugiaculo. Mi sa che anderanno a ruba anche nelle farmacie di Lungone, Capolivere e Ferraia e forse anco più il là. Ci so' altri che ne averanno bisogno. Comunque calma e sangue freddo. Vederemo quello che succede.
Hoffmann-La Roche
Messaggio 11992 del 22.12.2015, 21:52
Provenienza: Fordiporta
Mi avete censurato? Nemmeno ai tempi dell' Ovra o della Stasi della fu Repubblica "Democratica" Tedesca.
Comitato Pro Biblioteca Rio Elba
Messaggio 11991 del 22.12.2015, 19:33
Provenienza: da TENEW
Appello per salvare la biblioteca di Rio Elba La portavoce: "Confidiamo nell'interessamento diretto da parte del sindaco affinché la servizio comunale possa riaprire al più presto A Rio nell'Elba, a seguito delle recenti vicende legate al presunto dissesto finanziario del comune, nasce il Comitato pro Biblioteca che manifesta la propria preoccupazione sulla paventata chiusura della stessa. Le attività istituzionali di promozione sociale e culturale dovrebbero essere sostenute e mai messe in discussione proprio per la loro stessa natura. Un luogo dove i cittadini possono avere supporto e stimolo culturale, non può che essere considerato prezioso e necessario per uno sviluppo sociale democratico ed inclusivo. Il comitato confida nell'interessamento diretto da parte del sindaco affinché la biblioteca comunale possa riaprire al più presto e riprendere le proprie attività. Comitato Pro Biblioteca Rio Elba - Portavoce Susanna Mascioli -
De Santi
Messaggio 11990 del 22.12.2015, 19:32
Provenienza: da TENEW
"Le indagini? Solo nell'interesse dei nostri cittadini" Il sindaco De Santi: "Non avevamo nessun interesse ad andare a scavare nel passato, avrei preferito potermi dedicare esclusivamente ad amministrare" Per fare ulteriore chiarezza sulle vicende che sono state esposte pubblicamente nel Consiglio comunale di Rio nell’Elba venerdì 18 Dicembre, il sindaco Claudio De Santi interviene oggi con la seguente dichiarazione: “Voglio sottolineare fortemente e in maniera ultimativa – ha dichiarato Claudio De Santi, sindaco di Rio nell’Elba - che tutte le criticità esposte durante l’ultimo Consiglio comunale sono vicende antecedenti l’Amministrazione attuale e che essa ne è dunque del tutto estranea. Si tratta di situazioni e controlli che già erano all’attenzione degli enti preposti al controllo e alla vigilanza negli ultimi anni e che la mia Amministrazione si è trovata a dover fronteggiare per cercare di tutelare il patrimonio pubblico, i cittadini e gli stessi dipendenti. Quello che abbiamo fatto come Amministrazione, in fase di formazione del bilancio di previsione 2015, date le enormi difficoltà che si erano create e il rischio che lo stesso non riuscisse a trovare un’ipotesi di pareggio, è stato quello di affidare un incarico al Centro Studi Enti Locali, in modo da arrivare alla formazione del bilancio di previsione 2015, bilancio che ha trovato una ipotesi di pareggio, nel senso che per l’anno 2015 ci sono pari entrate e pari uscite per spese correnti. Ma, nonostante i tagli e i risparmi fatti per circa euro 400.000 nell’anno 2015 dall’Amministrazione da me presieduta, con sacrifici da parte di tutta la nostra comunità, ci troviamo ad affrontare una pesante eredità fatta di mutui, richieste di restituzione finanziamenti non usati per opere pubbliche da realizzare o da rendicontare. Una situazione critica anche per vari contenziosi che il Comune si porta dietro da vari anni. L’incarico del Centro Studi Enti locali si è poi esteso ad un raggio di tempo più ampio perché per una corretta formazione del bilancio 2015 si è dovuta effettuare una macroanalisi dei bilanci comunali che ricostruisse la situazione dei mutui e finanziamenti che si proiettano fino ad oggi ed oltre. Quello che abbiamo fatto come Amministrazione è stato esclusivamente quello di segnalare alla Procura della Corte dei Conti che il Comune stava approntando una relazione sui bilanci che rilevava alcune criticità e quello di richiedere al Ministero dell’Economia e delle Finanze delle verifiche per poter avviare un percorso di risanamento che possa guardare al futuro di questo territorio. Non è mai stata mia intenzione andare a scavare nel passato per chissà quali motivi, avrei preferito potermi dedicare esclusivamente ad amministrare, compito per il quale sono stato democraticamente e con fiducia eletto da una Comunità di cittadini, comunità verso la quale ho delle grandi responsabilità. Credo che un’assunzione di responsabilità di tutte le forze politiche, nessuna esclusa, possa aiutare a dirimere tutte o buona parte delle questioni aperte. Con l’aiuto delle Gestioni associate che il Comune di Rio nell’Elba ha in corso possiamo cercare tutte le soluzioni tecniche che si rendessero necessarie. Nella prossimità di queste festività natalizie nell’augurare buone feste a tutta la Comunità riese, voglio augurare anche tutta la serenità possibile rassicurando sul fatto che questa Amministrazione, con grande equilibrio e con grande senso del dovere, cercherà di risolvere le varie situazioni".
Casaleggio
Messaggio 11989 del 22.12.2015, 12:51
Provenienza: Dante Schezzini
Vi ricordate il film di Stanley Kubrick "IL DOTTOR STRANAMORE"?; siamo li. Io ero in rete già negli anni '70 (non si chiamava Internet), mentre Casaleggio ancora dormiva tra due guanciali; quindi ho visto tutte le ubriacature sulle nuove tecnologie informatiche. Tranquilli paesani, passera' anche questa... le panchine resisteranno.
Il nostro futuro...
Messaggio 11988 del 22.12.2015, 12:36
Provenienza: Casaleggio
A che cosa servono i sindacati, i partiti politici, a che cosa servono i vertici aziendali, anzi a cosa servono, proprio, i leader? A che servono le librerie, le macellerie e i tabaccai? A niente, e infatti non ci saranno più. Il mondo immaginato da Gianroberto Casaleggio in “Veni vidi web” (Adagio editore, la casa editrice digitale della Casaleggio Associati, 75 pp) è governato secondo i ritmi, i riti e le regole della Rete. Una Rete di cui Casaleggio nel suo libro, con prefazione di Fedez, sottolinea soprattutto gli aspetti positivi, in preda a quello che Evgeny Morozov chiamerebbe tecno-entusiasmo, in grado di costruire un mondo in cui al centro c’è il cittadino attivo, correttamente informato, capace di votare in maniera deliberata e non per mera appartenenza o simpatia, ma perché ne è realmente convinto. “Quello che Gianroberto spiega è come la rete stia cambiando i rapporti fra le persone, ponendo proprio l’individuo al centro del tutto”, scrive Fedez nella sua introduzione in cui magnifica Internet, “o come dicono i radical chic ‘l’internet’”. E quello di Casaleggio, scrive il rapper, è un “manuale chiaro e fruibile su quello che dovrebbe essere il miglior approccio possibile al web, declinato attraverso le fisiologiche conseguenze economiche, sociali e politiche”. Un manifesto in cui il guru del M5S racconta come Internet cambierà la storia del mondo, in modo “radicale e assoluto”. E nell’era della Rete “solo il senso di comunità e appartenenza, il riconoscersi in valori comuni consentirà alle società di sopravvivere”. In sostanza, la società deve assomigliare a un gigantesco MeetUp del M5S, nella quale l’appartenenza prevale sul resto. Il problema, però, che Casaleggio non sottolinea, è che non c’è spazio per tutto ciò che è divergente, in questo fantastico mondo che funziona secondo la Rete, come si vede anche dalle espulsioni nel M5S nell’ultimo anno e mezzo: “Petrolio e carbone sono proibiti insieme alla circolazione di macchine private. I mezzi pubblici sono gratuiti. L’emissione di Co2 è punita con la reclusione fino a 30 anni. Taxi, tabaccai, macellerie e librerie sono scomparsi. La più grande impresa del mondo produce biciclette e monopattini. Le spiagge sono libere…”. Segue la visione del mondo secondo Casaleggio: “Gli ipermercati sono stati rasi al suolo ovunque. I beni alimentari prodotti e consumati a chilometro zero sono defiscalizzati. Le imprese di costruzione sono state riconvertite in imprese di decostruzione. Distruggono edifici e infrastrutture inutili”. E ancora: “Non si possono possedere complessivamente mobili e immobili per un valore superiore a cinque milioni di euro. Ogni euro in più deve andare a favore della comunità. Chi si sottrae è rieducato alla comprensione della vita in appositi centri yoga gestiti da neomaoisti. La parola leader è diventata un insulto”. Per non dire del destino riservato a “corrotti e corruttori”, “esposti in apposite gabbie sulle circonvallazioni delle città”. Anche gli intermediari, in questa utopia (o distopia…), sono banditi, perché la Rete stessa nasce come strumento di disintermediazione. “Via Internet si può acquisire direttamente un bene, un servizio, un’informazione. Senza intermediari”. Vale per l’acquisto dei biglietti aerei o per la sottoscrizione di un abbonamento, ma la disintermediazione può essere applicata anche in politica. “La Rete ha una valenza anticapitalista, con la sua diffusione aumenta il valore delle idee e della conoscenza e diminuisce quello del denaro”, scrive Casaleggio in uno dei suoi comandamenti, che chiama “alberi della neve”, come quelli di Franz Kafka, alberi apparentemente appoggiati ma anche altrettanto in apparenza legati solidamente al terreno. “La Rete cambia la politica introducendo una relazione tra politici e cittadini: la democrazia diretta”, dice il compagno d’avventure politiche di Beppe Grillo, che chiede venia in anticipo qualora le previsioni dovessero rivelarsi erronee. “Solo chi fa previsioni le può sbagliare, concedetemi quindi la possibilità d’errore”. In futuro in politica esisteranno, dunque, nuovi politici: nascerà la figura dell’“interactive leader”, colui che trasforma in continuazione i desideri della pubblica opinione in realtà. “Questo nuovo politico non avrà bisogno di essere interpretato dai media attuali, che perderanno quindi la loro importanza. L’interactive leader da una parte acquisterà potere, ma dall’altra lo perderà perché dovrà rendere conto ai cittadini delle sue azioni e a perseguire la volontà dell’elettorato in tempo reale”. Il politico sarà considerato in termini utiliritaristici dai cittadini: se farà un buon lavoro “avrà successo e potrà considerarsi immune da valutazioni morali, etiche o ideologiche”. Potrà insomma continuare ad abitare nella Cosa del Grande Fratello Gianroberto Casaleggio.
Per militante
Messaggio 11987 del 22.12.2015, 09:44
messagggio
Commento dello Staff del RioBlog del 22.12.2015, 09:47:
Mi spiace, ma credo di aver involontariamente cancellato un messaggio. Rimandalo e ancora scusa.
Per tutti
Messaggio 11986 del 21.12.2015, 19:35
Provenienza: www.lanazione.it
" Per anni - gli ultimi quindici - ha vissuto al di sopra delle sue possibilità producendo un debito ingiustificato che ora, a vacche grasse morte e sepolte, diventa un «sinkhole» incolmabile. Le entrate correnti sono andate a coprire spese correnti (quindi ormai perse) ingiustificate.
Soldi che mancano dai finanziamenti ottenuti per realizzare opere, finanziamenti che rischiano di essere revocati perché inutilizzati. Opere realizzate in maniera difforme dai progetti e quindi non collaudabili. Ma poi collaudate lo stesso, alla zitta. Faldoni che nascondono lettere di contestazione di cui non si aveva notizia.
Non siamo a Livorno e per una volta non si parla di Aamps, anche se il sistema gli somiglia.
Siamo a Rio nell’Elba, 1.200 anime e un buco di 4,4 milioni di euro (perdita annua di altri 500mila) nel bilancio, scoperto dagli analisti Centro Studi Enti Locali.
Al superconsulente Heller Vainicher il sindaco De Santi (l’outsider fiorentino della lista civica che un anno e mezzo fa, come Nogarin a Livorno, sbaragliò la roccaforte elbana del Pd ) si era rivolto in vista del bilancio previsionale 2015, a luglio. Le prime anomalie son saltate fuori allora. «Mi scuso con i miei concittadini per averci messo tanto tempo a capire come stavano le cose, a comprendere quanto grande sia il problema», ha detto venerdì sera il sindaco al consiglio comunale.
Ci avrà messo un po’, ma almeno lui c’è arrivato. E quando lo ha capito non lo ha nascosto.
Chi lo ha preceduto nella migliore delle ipotesi, non si è accorto di nulla. Né degli errori, né delle irregolarità. Nell’ipotesi peggiore (chi di dovere lo accerti, please) invece faceva parte del «sistema».
Pari pari a Livorno, pari pari al caso Aamps, anche se sotto i Quattro Mori, il sindaco non ha chiesto scusa per aver preso coscienza in ritardo, né è stato fin da subito altrettanto chiaro sulla situazione di Aamps.
Eppure prima di finire in mano al sindaco «alieno» (anzi, peggio, fiorentino) sbarcato dal Continente, nel piccolo borgo elbano ha sempre comandato il fior fiore del Pd. Danilo Alessi, predecessore di De Santi, era stato presidente della Comunità Montana, dirigente della Sinistra elbana e nel suo cursus honorum figura anche un incarico (1996-2001) di collaboratore per l’allora Pds alla vicepresidenza della Camera.
Prima di lui, Catalina Schezzini, segretaria Figc, consigliere regionale, assessore (ai lavori pubblici) in Provincia, ultimamente presidente dell’associazione isole minori.
Politici e amministratori navigati, che tanto si sono dati da fare sullo Scoglio e sulla terraferma. Gente scafata, all’Elba come a Livorno. Figli di un sistema che ha funzionato senza falle, né invasioni aliene, a lungo e in molti casi anche bene. O almeno ha tenuto bòtta.
Finché è stato quello che in fisica si chiama «sistema chiuso», in perfetto equilibrio tra massa ed energia, tra poltrone e voti.
Poi è accaduto qualcosa. La crisi è arrivata. Non è stata la crisi della politica. È la crisi economica che ha fatto saltare il banco, costringendo tutti alle vacche magre: meno finanziamenti a pioggia, meno poltrone.
È qui che l’equilibrio perfetto ha collassato in un «sinkhole»."
Paola Zerboni
Ivano
Messaggio 11985 del 20.12.2015, 21:12
Catalina Schezzini su Elbareport oltre a prendere le difese dei dipendenti, giustamente, perché se colpa c'è è sempre e comunque in capo a chi ha la governance, salvo eventuali casi specifici che dovessero presentarsi, per il momento si rifiuta di entrare nel merito dei contenuti della relazione di De Santi.
Deve analizzare, ... forse non ricorda bene 10 anni del suo mandato, proviamo ad aiutare la sua memoria.
Un po' di dati approssimati ma sostanzialmente vicini alla realtà.
Parliamo di entrate e spese significative, terra terra, fra le più rilevanti.
De Santi parla di un deficit medio di circa 300.000 €/anno, coperto in modo improprio dalle precedenti amministrazioni.
Bene, alla ben tristemente nota Etruria servizi, di Grosseto, voluta dalla Schezzini per il recupero ICI, sono stati dati mediamente 300.000 €/anno, per 5 anni, pari ad oltre il 30 % dell'accertato.
Ciliegina:
l'incassato nei 5 anni è stato pari al versato ad Etruria servizi; 1.500.000 €! Forse addirittura qualcosa in più del riscosso, tant'è che l'amministrazione successiva ha rotto subito il contratto.
Certo, resta ancora da chiedersi come è stato possibile accertare per 4.500.000 e incassarne solo 1.500.000.
Possibile che si sia trattato solo di errori negli accertamenti? Ma se fossero stati errori perché pagare anche sugli errori? Oppure non erano errori e però non è stato possibile incassare!
Per questo qualcuno/a ha una risposta?
Male non fare, paura non avere!
Dichiarazione Boschi:aspettiamo le sue dimissioni
Messaggio 11984 del 20.12.2015, 21:04
Nell’aula di Montecitorio, inoltre, la ministra Maria Elena Boschi ha dovuto solennemente affermare (giurare) che se - sia pure “indirettamente” -, ci fosse stato “favoritismo del governo nei confronti del padre” lei sarebbe “la prima a ritenere necessarie le dimissioni”. E si stratta di un’asserzione a futura memoria non da poco, considerando che siamo soltanto alle prime battute dell’inchiesta giudiziaria sulla Banca Etruria Parole impegnative che forse non avremmo mai ascoltato senza il passaggio alla Camera imposto dal gruppo pentastellato. E a volte, ammoniva Winston Churchill in un discorso alla Camera dei Comuni del 1942, “i problemi della vittoria sono più gradevoli di quelli della sconfitta, ma non meno difficili a risolversi”. Anche per la Boschi e il governo Renzi, che poco hanno a spartire con il grande statista del Regno Unito. Aspettiamo le dimissioni.......................
Nogarin
Messaggio 11983 del 20.12.2015, 19:53
500 euro al mese x 6 mesi x 300 famiglie = 900 mila euro. Per i giovani disoccupati sotto 35 anni = 0
Per tutti
Messaggio 11982 del 20.12.2015, 14:18
Governo: mance elettorali nella legge di Stabilità 20 dic 2015 12:07 TUTTE LE FREGNACCE DELLA LEGGE DI STABILITÀ - CON RENZI LA LEGGE MANCIA È PIÙ FORTE CHE MAI: DALLO SCONTO FISCALE PER LA COMPRAVENDITA DI CALCIATORI AGLI AIUTI AL POVERO CASINÒ DI CAMPIONE, ECCO DOVE SONO ANDATI I 300 MILIONI A DISPOSIZIONE DEI PARLAMENTARI PER ALLISCIARE GLI ELETTORI LOCALI Anche quest' anno nella legge di Stabilità targata Renzi (tra le più obese della storia) spunta il «fondo per gli interventi strutturali di politica economica»: 300 milioni che sono il serbatoio delle mancette parlamentari. Festival, cori, bande, casinò, calciatori, comuni dissestati: centinaia di commi e favori... VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grande Sindaco Nogarin:
Messaggio 11981 del 20.12.2015, 13:58
"Il reddito di cittadinanza a Livorno è realtà. La mia giunta ha dato il via libera - in via sperimentale per i prossimi 6 mesi -– al "reddito di cittadinanza locale", in attesa che Governo e Parlamento si diano una mossa. Una misura, come si legge nelle delibera, a favore di coloro che si trovano temporaneamente in condizioni tali da non poter far fronte al proprio mantenimento e a quello della propria famiglia; svolge la duplice funzione di integrazione al reddito e di prevenzione sociale. Si tratta di un beneficio mensile pari a 500 euro a nucleo familiare. Chi può accedere Per accedere al reddito di cittadinanza locale, bisogna essere cittadini italiani, o di paesi Ue, o, se extracomunitari, si deve essere in possesso di Carta di Soggiorno. È necessario essere residenti nel Comune di Livorno da almeno 5 anni ed avere dai 35 anni all’età pensionabile. Bisogna essere disoccupati e non trovarsi in stato detentivo, né essere sottoposti a misure alternative. Essere iscritti al Centro per l'Impiego, appartenere a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 6.530 euro . Non avere una seconda casa e non abitare in residenze di lusso. Non possedere auto di grosse dimensioni acquistate nell’ultimo anno. Cosa comporta Chi accede al reddito di cittadinanza locale deve fornire immediata disponibilità al lavoro; rendersi disponibile a svolgere lavori socialmente utili indicati dal Comune per almeno 4 ore settimanali; partecipare a progetti eventualmente gestiti dai comuni e utili alla collettività, da svolgere a Livorno o nei comuni più vicini che ne facciano richiesta, per non più di 8 ore settimanali. La partecipazione ai progetti è facoltativa per i disabili. Chi beneficia del reddito di cittadinanza locale deve garantire la frequenza della scuola dell’obbligo dei figli, qualora li abbia. Ovviamente, deve comunicare qualsiasi variazione della situazione reddituale, patrimoniale, lavorativa, familiare che comporti la perdita del diritto.
Claudio De Santi
Messaggio 11980 del 19.12.2015, 13:01
Provenienza: QuiNewsElba
Il sindaco Claudio De Santi ha chiarito la sua posizione: "Resto per mettere i conti in ordine, se non sarà possibile rassegno le dimissioni" RIO ELBA — Ha provato a nasconderlo ma dalla prima fila è stato evidente. Quel momento, quello solo, in cui il sindaco si è dimenticato la fascia e a parlare era l'uomo. Provato da mesi di silenzio sofferente, stress, quella sensazione di essere finito in una cosa forse troppo grande ma allo stesso tempo la consapevolezza che a lui è demandato il compito di trovare una soluzione. Claudio De Santi questa sera ha aperto un bubbone e ha lasciato che il fiele uscisse raccontando per un momento quanto pesante deve essere stato portarselo dietro senza, ancora, poter dire e fare quello che voleva, quello per cui un anno e mezzo fa aveva indossato per la prima volta in vita sua la fascia tricolore. "Resto fino a quando i conti sono a posto e se questo non sarà possibile allora mi dimetto". Così. Un modo adulto di intendere il ruolo. "Io non ho preso questo impegno per tagliare nastri e se si arrivasse al commissariamento quello potrei fare e basta". Una risposta al consigliere di opposizione Pino Coluccia che pochi minuti prima aveva ventilato l'idea di chiedere una verifica in consiglio sulla tenuta del sindaco. "Quando sono entrato in Comune non credevo che la situazione fosse questa, non sapevo e non potevo sapere che i conti erano in questo stato. Mi scuso con i miei concittadini per averci messo tanto tempo a capire come stavano le cose, a comprendere quanto grande sia il problema". "Sono rimasto molto amareggiato da ciò che sta emergendo e per mesi ho dovuto sopportare le critiche di immobilismo perchè ancora non avevo tutte le prove che ho adesso, ma il mio senso di responsabilità mi impone di rimanere per mettere le cose a posto e lasciarle meglio di come le ho trovate per chi verrà. Dopo posso anche farmi da parte. Io voglio andare avanti e trovare una soluzione insieme a voi, insieme alla minoranza, dovremo tutti fare dei sacrifici e il mio compito è fare in modo di uscire da questa situazione, di salvaguardare il patrimonio pubblico di Rio Elba prima di tutto".
Elba Report
Messaggio 11979 del 19.12.2015, 12:57
Provenienza: Scritto da Sergio Rossi
RIO ELBA: IL COMUNE A RISCHIO DI DISSESTO GUAI ANCHE DAI LAVORI A BAGNAIA-NISPORTO Scritto da Sergio Rossi Sabato, 19 Dicembre 2015 05:03 Le ombre del dissesto finanziario si allungano sul Comune di Rio Elba il cui Consiglio si è riunito nel pomeriggio di Venerdì 18 Dicembre in un clima estremamente grave. Dolenti le note finali del Sindaco Claudio De Santi che ha dichiarato che resterà in carica solo fino a quando i conti dell'Ente torneranno a posto, ma che se ciò non dovesse verificarsi, e si procedesse alla nomina di un commissario ad acta, non resterebbe a fare il sindaco formale e si dimetterebbe. "Quando sono entrato in Comune - ha affermato De Santi - non credevo che la situazione fosse questa, non sapevo e non potevo sapere che i conti erano in questo stato". E dopo essersi scusato coi suoi concittadini per averci messo tanto tempo a capire quale era la situazione reale e le dimensioni vere della voragine debitoria (4.4 milioni di euro in un paese di non molto più di mille anime), il sindaco ha confessato la propria amarezza dell'aver dovuto sopportare per mesi critiche di immobilismo, appunti che gli erano rivolti mentre cercava di venire a capo della complessa situazione. Si capisce che l'incarico gli pesa "... ma il mio senso di responsabilità - ha detto - mi impone di rimanere per mettere le cose a posto e lasciarle meglio di come le ho trovate per chi verrà. Dopo posso anche farmi da parte". Cerca De Santi di costruire un fronte comune contro il dissesto: "Voglio andare avanti e trovare una soluzione insieme a voi, insieme alla minoranza, Bagnaiadovremo tutti fare dei sacrifici.." si deve tentare di uscire dalla stretta, di salvaguardare innanzitutto il patrimonio pubblico riese. Durante la seduta lo stesso crudo realismo, l'affermazione che solo con una cura di tagli, rinunce, "lacrime e sangue" si può pensare di raddrizzare la barca, con la prospettiva poco rosea che anche la politica di contenimento possa non essere sufficiente, e che un piano di risanamento non superi positivamente il vaglio della Corte dei Conti. Spietata l'analisi del consulente del Centro studi enti locali Luca Eller Vainicher che ha relazionato al consiglio dopo il compito affidatogli dal Comune di scoprire la causa delle sofferenze economiche del Comune in vista della redazione del bilancio previsionale 2015, ma che poi ha esteso il suo studio agli esercizi finanziari degli ultimi 15 anni. "Il comune - ha affermato il tecnico - ha vissuto per anni al di sopra delle proprie capacità producendo un debito ingiustificato che ora, in un momento in cui le entrate sono diminuite, non si riesce più a coprire". Un terzo delle entrate del Comune è stata valutata da Luca Eller Vainicher come non sicura e le spese dovranno essere tagliate per importi correlati. 4.4 milioni di debito sono un macigno per un comune che negli esercizi precedenti ha incassato mediamente 2.5 milioni. Un deficit che il consulente imputa essersi accumulato perché il comune avrebbe sistematicamente speso più del ragionevolmente consentito, trovando anche da formulare appunti alla destinazione delle spese in eccesso: "Nel periodo 1999 - 2014 le entrate correnti - ha annotato il tecnico - sono andate a coprire spese correnti ingiustificate quando invece potevano essere destinate a strade, scuole, parcheggi, insomma opere pubbliche. Opere che ora difficilmente possono essere realizzate". Come uscire dalla crisi che si è determinata? Le strade - è il Sindaco De Santi ad intervenire - sono sono solo due: arrendersi dichiarando il dissesto (ed in tal caso il Comune subirebbe un quinquennale commissariamento prima di tornare a nuove elezioni dei suoi amministratori) o tentare il rientro elaborando un piano decennale, che, come già accennato, dovrebbe essere però dichiarato plausibile ed applicabile dalla magistratura contabile, e comunque comporterebbe un carico di tagli alle spese ed ai servizi erogati di sicura rilevanza. Nelle more delle decisioni della Corte dei Conti e della eventuale stesura del piano di risanamento del debito (che è ragionevole necessiti di 4/5 mesi per essere sviluppato) le finanze pubbliche riesi finiranno sotto la lente del Ministero delle Finanze, al quale lo stesso Sindaco De Santi ha chiesto di inviare i propri ispettori, auspicando che da essi giunga l'indicazione di una via di uscita. Ma tornando a quanto, secondo De Santi ed il consulente, si è sbagliato "in progress" negli esercizi precedenti, un altro appunto viene formulato circa il non aver previsto in bilancio per le eventuali passività, fatto che il tecnico dichiara "stupefacente": "Quando si hanno cause pendenti - ha affermato - si prevede una certa somma nell'eventualità di perdere la causa. Questo non è stato fatto e ci sono cause contro il Comune con richieste milionarie". NisportoE l'ipotesi per il sindaco non è peregrina perché richiama l'altro punto dolente affrontato nella seduta: quello dei contestati lavori pubblici a Bagnaia e Nisporto. Della questione avevamo già parlato per la questione dell'apertura dei due cantieri in regime di somma urgenza e per affidamento diretto che era stata contestata (anche per la progettazione dei dei lavori) dalla Autorità di Valutazione dei Contratti Pubblici (oggi Autorità Nazionale Anti Corruzione) in una lettera giunta nel 2013 ma rinvenuta "nascosta in un faldone" - dice il Sindaco - che afferma di avere compiuto una approfondita indagine i cui esiti sono a suo dire "sconfortanti, sconvolgenti e molto gravi". Ed il Sindaco in effetti formula nei confronti dei suoi predecessori pesanti accuse: ed inizia dalla vicenda della frazione di Bagnaia per la regimentazione idraulica della quale - afferma - nel 2005 il Ministero dell'Ambiente, un contributo finalizzato anche alla costruzione della nota passerella (oggetto di chiusura lo scorso agosto in piena stagione turistica con annesse inevitabili polemiche). Ma il sequestro fu dettato - spiega il Sindaco dal mancato collaudo della struttura, peraltro realizzata in modo difforme dalla progettazione, fatto che comporterà un ulteriore esborso da parte del Comune. Il vero punto dolente bagnaiese è però costituito dalla mancata realizzazione della messa in sicurezza del bacino e dei 600.000 corrispondenti euro incamerati - secondo il revisore contabile - indebitamente. "Quell'opera non è mai stata realizzata e ora sappiamo perchè - dice De Santi - il progetto è sbagliato, parte dell'opera include terreni privati e in quegli anni un condominio va a occupare un'area demaniale. Nel 2012 la giunta modifica il progetto che avalla l'occupazione illegittima". Si è di conseguenza aperto un contenzioso col ministero che, a fronte dei difetti di progettazione, chiede la restituzione di un milione di euro che era stato erogato, richiesta per ora congelata dall'impegno del comune di portare a compimento il lavoro, sul quale però anche la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Ma pende anche gravemente la questione di Nisporto, dove i lavori di messa in sicurezza idraulica furono finanziati con 2.3 milioni di euro, con il compimento tra l'anno 2002 ed il 2009 dei lavori, anche in questo caso contestati nella lettera 2013 dell'AVCP, nel caso per la procedura di affidamento lavori. Il Sindaco spiega che l'intervento effettuato a Nisporto prevedeva lo scorrimento delle acque in parte in alveo a cielo aperto in parte in tratti "tombati" Ma nel tempo, sono state aumentate le parti tombate "... rilasciando permessi per costruire - specifica De Santi -fino a quando, nel 2012, l'Autorità di bacino ordina di stombare i fossi chiusi in maniera difforme dal progetto ma l'indicazione non viene seguita e anzi si procede al collaudo dell'opera anche se manca del tutto la vasca di decantazione". Allo stato attuale dell'arte - secondo gli amministratori riesi - i finanziamenti sono stati spesi e l'opera non è né collaudata né collaudabile, senza che ad essa siano apportate delle modifiche strutturali che graverebbero per altri 400.000 euro sulle dissestate casse riesi. E per finire in gloria ci sabbe pure l'autorità di Bacino che potrebbe anche essa pretendere la restituzione del finanziamento, dopo aver chiesto di riesaminare tutte le concessioni edilizie rilasciate nella zona sospettate di illegittimità. Al termine di questo lungo report riese ci rendiamo comunque conto che per quanto rispettiamo le analisi e le "indagini" del Sindaco e dei suoi certo validi consulenti, ci troviamo al cospetto della "lettura" dei fatti di una sola parte in causa, e che quindi è opportuno - proprio per la delicatezza e insieme la pesantezza dei rilievi mossi, che sia concesso un diritto di replica e/o spiegazione dei fatti trattati (sia sul fronte finanziario che su quello urbanistico) ai più direttamente interessati e chiamati in causa: segnatamente gli amministratori che hanno megli ultimi anni governato Rio Elba, ai quali fin da ora (come d'uso) garantiamo - se ne vorranno fruire - adeguati spazi nelle nostre pagine.
Ivano
Messaggio 11978 del 19.12.2015, 10:47
Lo scritto sottostante risale a 2 mesi fa. E' del 18 ottobre.
I dati riportati erano e sono sempre stati pubblici.
Sono sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Visibili per tutti gli Italiani che lo avessero voluto.
PD Riesi, se aveste voluto non era necessaria la relazione di Eller.
Il problema è che siccome siete stati voi i responsabili del dissesto, avete almeno per 15 anni fatto la politica dello struzzo e della cicala, volevate in ultimo cercare di bloccare e denigrare l'attività di verifica e razionalizzazione ormai inderogabile di questa amministrazione.

Banda, cricca? Ebbene si, alla luce di quanto emerge da più parti, come minimo banda e cricca di sciagurati incoscienti e incompetenti.

"Avendo già avuto modo di occuparmi dal 2008, anche se da semplice cittadino, dei bilanci Riesi, sono certo che i risultati saranno ben diversi e produttivi delle consulenze a cui il PD (vedi sopra)ci ha abituato in questi anni.
Il PD Riese sostiene che la situazione debitoria del comune è dovuta alla crisi generale della finanza pubblica.
Ripropongo quanto già detto, visto che si fa finta di non capire. I debiti vengono da lontano, ben prima della crisi attuale, e per l'incapacità amministrativa delle precedenti amministrazioni.
Ho l'impressione che fino ad ora il circolo del PD Riese i bilanci e soprattutto la contabilità analitica li abbia consultati ben poco.
Comunque se l'ha fatto e ha convinzioni diverse, i suoi esperti potranno certamente confrontarsi con il Dott. L. E. che li sta analizzando.
http://s21.postimg.org/f4vtclbt3/debitocompl.jpg
Il grafico rappresenta l'indebitamento (%) in rapporto alle entrate correnti dell'anno. Maggiore è la percentuale più è alto il peso del debito. Nel 2013 per R.M tale rapporto era il 77% e per Rio il 243 %.
Questo vorrebbe dire che il debito dei Riesi si aggira intorno a 6.000.000 di €. poco meno di 6.000 € a testa, bambini compresi.
E De Santi non c'entra nulla.
Da Tenews
Messaggio 11977 del 19.12.2015, 10:17
Soldi che mancano dai finanziamenti ottenuti per realizzare delle opere, finanziamenti conseguiti che rischiano di essere revocati perché non utilizzati, opere pubbliche difformi ai progetti e/o non collaudabili. E una relazione contabile molto attenta sugli ultimi 15 anni di contabilita' dei bilanci consuntivi comunali, che non lascia adito a contestazioni.
E' stato molto preciso il sindaco di Rio Elba Claudio De Santi, nel corso del consiglio comunale che si è tenuto nella serata di venerdì 18 dicembre, nel rispondere alla minoranza che lo accusava di "rimuginare" su cose passate e lo invitava a governare, a finirla con la campagna elettorale, a fatti concreti e non a chiacchiere "fumose e non chiare".
La questione dei lavori pubblici di Bagnaia e di Nisporto e' molto tecnica e De Santi ha riassunto punto per punto i passaggi relativi ad ognuna delle due relazioni. "Ci sono state fatte contestazioni ben precise dalle competenti autorita' di vigilanza sui lavori pubblici - ha precisato il sindaco - ed e' tutto avvenuto sotto le amministrazioni precedenti alla nostra. Noi stiamo lavorando per sanare queste situazioni e non perdere i finanziamenti in atto, ma c'e' qualcosa che manca, qualcosa che non quadra".
Pare infatti che in alcuni casi i soldi dei finanziamenti, o almeno una loro parte, siano stati trasferiti su spese correnti e quindi non siano più disponibili. Inoltre, pende una richiesta di diversi milioni di danni da parte di una società privata: in primo grado il tribunale ha dato ragione al comune, ma il caso non e' ancora chiuso. "A Nisporto rischiamo di dover rifare parte dell'opera perche' non conforme - ha aggiunto De Santi - e ci sono diverse concessioni edilizie rilasciate che rischiano di dover essere considerate illegittime". La discussione è molto delicata, e il folto pubblico presente nel Teatro Garibaldi assiste in silenzio con grande attenzione alla esposizione tecnica del sindaco De Santi è stato molto chiaro con i suoi interlocutori e con i cittadini: "Sto lavorando da un anno su queste questioni – ha detto - con la Regione Toscana e l'Autorità di Bacino per i lavori pubblici e con i nostri consulenti per la parte contabile. Mi sto impegnando, e con me gli uffici e i nostri funzionari, ma quelli che ci siamo trovati a dover affrontare non sono problemi superficiali, ci sono situazioni molto pesanti.
Mi interessa poco fare addebiti politici, mi interessa di più far capire alla gente che per situazioni pregresse ci sono dei problemi enormi da superare".

Tutto è diventato tremendamente più chiaro quando è iniziata la relazione tecnica del consulente del Centro studi enti locali Luca Eller Vainicher, chiamato dall’amministrazione De Santi per scoprire la causa delle sofferenze economiche del Comune in occasione della redazione del bilancio previsionale 2015, e che ha poi dovuto allargare la propria ricerca ai 15 anni precedenti. “Il Comune ha vissuto a lungo al di sopra delle sue possibilità economiche – ha detto in estrema sintesi il consulente – producendo un debito che ora è davvero difficile da coprire”.
I numeri fatti sono decisamente preoccupanti: si parla di 4,4 milioni di euro di debito che, fra mancate entrate e aumento della spesa, producono una perdita annua di oltre 500mila euro. "Quello che stupisce - ha continuato Eller Vainicher - è la sistematicità del comportamento.
Nel periodo fra il 1999 e il 2014 le entrate correnti sono andate a coprire spese correnti ingiustificate quando invece potevano - e dovevano - essere destinate a strade, scuole, parcheggi, insomma ad opere pubbliche. Opere che ora difficilmente possono essere realizzate”.
Ora la situazione diventa estremamente difficile da gestire: si dovrà quantificare, da qui alla fine dell’esercizio 2015 e con la conseguente stesura del bilancio consuntivo, l’entità definitiva del debito. In conseguenza di ciò, si potranno verificare le possibilità di un piano triennale di rientro, o nella peggiore delle ipotesi di un piano decennale, in entrambi i casi da sottoporre all’esame della Corte dei Conti.
Una situazione molto simile a quella recentemente affrontata (e superata) dal Comune di Porto Azzurro.
“Tutto questo se non succede niente di nuovo – ha aggiunto ancora il sindaco De Santi – perché se qualcuna delle situazioni pendenti nei confronti del Comune si concludesse in maniera sfavorevole, non ci resterebbe che rendere le chiavi e dichiarare il dissesto finanziario”.
“Altro che dimissioni, noi restiamo al nostro posto”, ha quindi concluso De Santi rispondendo ancora alla minoranza: il Sindaco e la Amministrazione riesi sono intenzionati ad intraprendere un percorso di risanamento dei conti del quale dare via via contezza a tutti i cittadini e all’opinione pubblica con la massima trasparenza"
Nel frattempo però - ha annunciato alla fine del consiglio il primo cittadino - ho avviato la procedura per far arrivare gli ispettori del ministero dell'economia e della finanza perchè controllino tutti i conti del Comune e ci aiutino a trovare una via d'uscita.
Solo in caso della estrema ipotesi di dissesto finanziario potrei decidere di dimettermi".
Notizie
Messaggio 11976 del 18.12.2015, 23:56
Vai su www.quinewselba.it
Cittadino Riese Send an email to Cittadino Riese.
Messaggio 11975 del 18.12.2015, 22:16
perp
Qualche concittadino potrebbe comunicare gli esiti del consiglio di oggi??? Grazie 0g
Assemblea
Messaggio 11974 del 18.12.2015, 20:01
Provenienza: Rio Elba
E’ il momento della verità per il comune di Rio Elba. Nel consiglio comunale di stasera l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Claudio De Santi porterà all’approvazione dell’assemblea , insieme ad altri punti di ordinaria amministrazione, delle prese d’atto relative a delle relazioni sullo stato dell’arte delle opere pubbliche realizzate a Bagnaia e a Nisporto, ma soprattutto su una relazione del Revisore dei Conti e su una del Centro Studi Enti locali, consistente quest’ultima in una macroanalisi dei bilanci consuntivi degli ultimi 20 anni. Le notizie su questa vera e propria indagine interna in atto ormai da mesi si rincorrono da tempo; se per le opere pubbliche nelle due frazioni riesi si parlerebbe di irregolarità procedurali e di conseguenti problemi legati alla disponibilità dei finanziamenti necessari per il corretto completamento delle opere, ben più grave sarebbe la rendicontazione fatta dagli incaricati della attuale amministrazione sui bilanci consuntivi. Di fronte all’assemblea pubblica il sindaco De Santi spiegherà , cifre alla mano , i risultati assunti agli atti e trarrà le dovute conseguenze, coinvolgendo – come del resto è inevitabile – sia la minoranza che la stessa cittadinanza nel dedurre le conclusioni. Sembra che dalle relazioni siano emersi alcuni passaggi contabili non propriamente corretti, tali da accumulare negli anni un deficit finanziario notevole e comunque tale da mettere in ginocchio l’amministrazione. Non sarebbero escluse clamorose azioni di fronte all’assemblea, anche se sembra che il Sindaco e la Amministrazione riesi siano intenzionati a restare al loro posto e ad intraprendere un percorso di risanamento dei conti del quale dare via via contezza a tutti i cittadini e all’opinione pubblica con la massima trasparenza.
Gestione Associata
Messaggio 11973 del 18.12.2015, 18:43
Provenienza: Capoliveri
Verso lo scioglimento della Gestione Associata dell’Area Tributaria fra i Comuni di Capoliveri e Rio nell’Elba. Il Consiglio Comunale di Capoliveri convocato per il prossimo lunedì 21 dicembre sarà chiamato a deliberare in ordine allo “Scioglimento consensuale del vincolo associativo come previsto dall’art 5 della convenzione ai sensi dell’art 30 TUEL per la gestione in forma associata delle funzioni e dei servizi in materia di “Gestione entrate di natura tributaria, contributiva, perequativa e dei servizi fiscali” fra i comuni di Rio Nell’Elba e Capoliveri”. Il Consiglio Comunale non si dovrà, dunque, esprimere in merito allo scioglimento di tutte le gestioni associate già in essere con il Comune di Rio nell’Elba bensì l’atto sarà limitato al settore tributario e fiscale. La decisione, che successivamente dovrà essere posta in votazione anche nel consiglio comunale di Rio nell’Elba, poiché trattasi di scioglimento consensualmente voluto da entrambe le amministrazioni comunali, porterà inoltre alla nomina di un nuovo responsabile del servizio. Con decreto sindacale n. 11 del 18.12.2015 il sindaco Ruggero Barbetti ha individuato il nuovo responsabile del servizio nella persona del rag. Giancarlo Ridi. Tale incarico ha decorrenza dalla data del 21.12.2015 coincidente con la seduta del Consiglio Comunale.
Vince metodo M5S ?
Messaggio 11972 del 17.12.2015, 19:51
Provenienza: Dagospia
I Cinque stelle si scongelano, ma la base e' in rivolta: "Questo e' un inciucione", scrivono i militanti sui social network. Beppe Grillo canta vittoria, perche' alla fine ha prevalso il metodo Cinque stelle. "Due volte s'e' ricorso al metodo 5 stelle e due volte si e' raggiunto l'obiettivo. Piu' di un anno fa, con l'elezione della professoressa Silvana Sciarra, e ieri con i tre giudici mancanti - Modugno, Barbera, Prosperetti - nominati alla Corte costituzionale che potra' finalmente lavorare a pieno regime. Nelle altre 30 volte in cui il M5S non e' stato coinvolto, sono stati soltanto buttati via i soldi dei cittadini", e' la parola del blog. Ma la base a Cinque stelle non la pensa cosi' e bolla quello con il Pd volta a volta come "un inciucione", "un pateracchio", "una cazzata". Sergio Ladu scrive in calce al post di Grillo: "Secondo me qui si tratta di un autentico autogol. La mia fiducia vacilla se penso che stavate tenendo duro proprio per non fare nulla con il partito dei ladri. Avete creato un precedente pericoloso. Evitate di ripetere lo steso errore". La sua, in fondo, e' una voce moderata, in una selva di proteste a squarciagola. Ancora sul blog di Grillo interviene Adriano G. di Ascoli Piceno: "Ma non si poteva fare una votazione online per decidere tutti insieme? A parte che son convinto che gli iscritti che votarono Prodi l'anno scorso avrebbero detto di si' anche a sta cazzata. Che dio ci protegga". I profili dei parlamentari sui social network testimoniano identico malessere (anche se bisogna scorrere i commenti, per superare quelli 'cliccati' dagli staff). Danilo Toninelli, il capogruppo in commissione affari costituzionali, 'regista' dell'accordo col Pd e' preso d'assedio. "Che vergogna, vi siete cacati addosso, avete offerto a Renzi una spalla. Proprio ora che e' in difficolta' palese, siete il peggio del peggio", scrive Francesco Aiello, che tiene a precisare di aver "votato 5 stelle". L'accordo con il Pd "e' stato un errore- rimarca- dovevano pretendere 3 nomi completamente vicini ai 5 stelle, cosi' facendo hanno fatto passare il tutto come una vittoria dell'innominabile". La discussione e' vivace. "Coglione, non si e' data nessuna spalla a Renzi, ma si sono scelti i 3 giudici della Corte, evitando che ci finissero dentro degli impresentabili... ma informatevi prima di sparare accuse vergognose e ridicole", gli replica Raffaele De Guida. Niente da fare. La strategia non convince. Rita Corbi ammette: "Io sono delusa... Era la volta buona che cadeva il governo come dite sempre quando andate in tv. Cominciate anche voi a dire cazzate? Siete l' ultima spiaggia". E cosi' Michele Manin: "Il miglior risultato e' che avete mantenuto in piedi il teatrino. Ma non preoccupatevi che il tempo degli onori finisce anche per voi. Non c'e' peccato piu' vergognoso che ingannare chi crede in te". Sui social network a cinque stelle si raccoglie una copiosa messe di critiche. Roberto Cerrato osserva: "Due mesi fa Barbera non andava bene perche' uomo di partito. Oggi diventa super-partes? Ci siamo piegati alle logiche di palazzo. Sono molto deluso". Salvatore Milione ribadisce: "È stato un errore grave aver votato Barbera alla Consulta. Leggete cosa diceva Di Maio su di lui qualche giorno fa... E poi in caso di empasse sulla Consulta Mattarella avrebbe potuto e dovuto sciogliere le Camere". Neppure il vicepresidente della Camera, membro del direttorio pentastellato, sfugge al tiro incrociato. Matteo Casali e' chiarissimo: "Avete intrapreso un accordo con il Pd per eleggere un barone bella scuola che gode da anni di soli privilegi. Al Senato, dove la Boschi ha serie possibilita' di andare a casa non avete presentato la mozione. State andando fuori strada, parecchio!". Damiano Innocenti e' lapidario: "L'inciucio e' fatto. PD-M5S-NCD-SC si mettono d'accordo. Ma non eravate quelli che non scendevano a patti con il Pd di Renzi e con il partito di Alfano!? Ma non eravate quelli che Barbera, scelto dal Pd, non lo avreste mai votato, perche' troppo legato a Renzi!? Evidentemente no...", scrive Damiano e correda il messaggio, com'e' nello stile dei Cinque Stelle, con una foto "dell'inciucione", dove stavolta accanto ad Alfano, Boschi e Renzi compaiono i volti di Grillo, Di Maio e Di Battista. Conclusione: "Ora attendiamo il consueto video di Di Battista: questa volta pero' invece di parlare degli altri ci spieghi l'inciucio con Renzi!".
Metodo M5S
Messaggio 11971 del 17.12.2015, 19:09
Provenienza: Bologna
Farsa M5S a Bologna. Il vicepresidente della Camera e membro del direttorio grillino Luigi Di Maio va in tv, a Porta a Porta, a dire che “chiunque può candidarsi alle primarie” e sfidare quello che alla fine si rivelerà il prescelto dalla premiata ditta Grillo-Casaleggio Massimo Bugani. Sì, perché in effetti qualcuno ha provato a candidarsi e però, invece che essere “ben accetto”, è stato espulso. E’ il caso di Lorenzo Andraghetti che nei giorni scorsi, insieme ad altri 75 tra militanti ed iscritti, aveva scritto una lettera aperta chiedendo l’effettivo svolgimento di una consultazione popolare.
Consulta:vince il Metodo M5S
Messaggio 11970 del 17.12.2015, 14:17
#Consulta: Vince il Metodo 5 Stelle "Due volte s’è ricorso al metodo 5 stelle e due volte si è raggiunto l’obiettivo. Più di un anno fa, con l'elezione della professoressa Silvana Sciarra, e ieri con i tre giudici mancanti - Modugno, Barbera, Prosperetti - nominati alla Corte costituzionale che potrà finalmente lavorare a pieno regime. Nelle altre 30 volte in cui il M5S non è stato coinvolto, sono stati soltanto buttati via i soldi dei cittadini, impegnando il Parlamento in votazioni inutili invece di impiegarlo in ciò a cui sarebbe deputato: fare le leggi. Quelle stesse leggi che, se sono sospettate di non rispettare la Costituzione, vengono giudicate proprio dalla Consulta. Il M5S ha preteso di eleggere personaggi di alto profilo giuridico e accademico. Perché ciò che fa la Corte costituzionale riguarda tutti i cittadini: dalla procreazione assistita all'ingiusta legge Fornero, dal blocco degli stipendi dei dipendenti statali all'abolizione del Porcellum. Tanto per citare soltanto gli ultimi provvedimenti. Grazie al M5S è stata scongiurata la possibilità che alla Consulta andassero politici di professione, prima Luciano Violante, poi Francesco Paolo Sisto, che avrebbero continuato a perseguire gli interessi dei soliti noti. È stato impedito l'accesso anche al collezionista di poltrone Giovanni Pitruzzella, finito incagliato anche in un'inchiesta per corruzione in atti giudiziari. Il MoVimento 5 Stelle ha reso un servizio al Paese." M5S Parlamento
Per tutti
Messaggio 11969 del 16.12.2015, 14:09
Retiambiente SpA: la nuova società unica di gestione dei rifiuti dell’ATO Toscana Costa Problematiche occupazionali e di gestione del servizio Il passaggio alla nuova società unica di gestione dei rifiuti nell’ATO Toscana Costa (costituito dalle provincie di Pisa, Massa, Lucca, Livorno), ed in particolare l’individuazione del socio privato (con il 40% delle azioni) pone delle enormi preoccupazioni in termini occupazionali e di qualità del servizio offerto. Altro carrozzone pubblico/privato che gestirà il Servizio Rifiuti....della Toscana Costa(95 comuni) ....e vedrete che col tempo ci costerà ancora di più di quello che paghiamo oggi......
Comune di Rio Nell'Elba
Messaggio 11968 del 15.12.2015, 23:40
IL SINDACO

Visto il D.Lgs.vo 18 Agosto 2000, n. 267 recante “Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli EE.LL.” e successive modificazione ed integrazioni;
Visto , in particolare, l’art. 50, comma 2, della predetta norma;
Visto il vigente Regolamento consiliare ed in particolare art. 2 comma 8;
Avverte la S.V. che è convocato il Consiglio Comunale in seduta STRAORDINARIA presso il Teatro Garibaldi – Via I. Zambelli – Rio nell’Elba (causa lavori presso il Palazzo Comunale) per il giorno 18 Dicembre 2015 alle ore 16.30 per la trattazione del seguente:
ORDINE DEL GIORNO
1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.
2. Ratifica Deliberazione G.C. n. 90 del 26.11.2015 “ Variazione al B.P. anno 2015”.
3. Riconoscimento di legittimità debiti fuori Bilancio art. 194 TUEL.
4. Schema di convenzione per l'affidamento in concessione del servizio di tesoreria comunale per il periodo 2016/2020. Approvazione.
5. Approvazione schema convenzione “ Colle La Piana “.
6. Conferimento azioni Esa S.p.A per adesione aumento di capitale a RetiAmbiente s.p.a. Approvazione.
7. Presa d’atto Relazione Bagnaia.
8. Presa d’atto Relazione Nisporto comunicazioni Avvocato Tieri “ Pian di Loto “
9. Presa d’atto Relazione del Revisore dei Conti del 14.11.2015 prot. n. 5862 e successiva nota prot. 6506 del 14.12.2015 .
10.Presa d’atto Relazione Centro Studi Enti Locali - Macroanalisi bilanci consuntivi comune Rio nell’Elba -
Rio nell’Elba, 14 Dicembre 2015
IL SINDACO (Arch. Claudio De Santi)
Era meglio farle fallire?
Messaggio 11967 del 15.12.2015, 19:49
Provenienza: Banche
Puff. Ottantamila euro vaporizzati. Bond subordinati? No, soldi su un conto corrente bruciati nel crac di una banca online, Banca Network. Enzo Buccioni aveva 181 mila euro sul conto che in prima battuta è stato congelato e poi la procedura è stata automatica: 100 mila euro garantiti dal Fondo Interbancario, 80 mila dispersi nel crac. È un caso raro di «over centomila». Ora Buccioni ha avviato una causa amministrativa contro la Banca d’Italia: vuole accedere ai verbali delle ispezioni. Banca Network è nata 15 anni fa da una costola della Popolare Lodi e poi è stata venduta nel 2007 a una cordata guidata da Sopaf e con Aviva, De Agostini, Banco Popolare. Nel novembre 2011 Bankitalia ha disposto l’amministrazione straordinaria e, a maggio 2012, 28mila clienti si sono visti congelare i conti. A sorpresa? No, considerato che il primo provvedimento di Bankitalia è anteriore di sei mesi. Hanno pagato la fiducia nell’istituto o forse si sentivano garantiti proprio dall’insediamento dei commissari. Ora l’istituto è in liquidazione coatta amministrativa. E il Fondo Interbancario di tutela dei depositi garantisce solo fino a 100mila euro. Buccioni è rimasto con un cerino in mano del valore di «81.325,31 euro», secondo quanto si legge in una sentenza del Tar del Lazio depositata il 2 dicembre scorso. La cifra è quella «iscritta nello stato passivo della liquidazione e ad oggi non recuperata».
Per tutti
Messaggio 11966 del 15.12.2015, 15:42
Provenienza: Ivano
Se ho fatto qualche scoperta di valore,
ciò è dovuto più ad un'attenzione paziente
che a qualsiasi altro talento
Isaac Newton
Per tutti
Messaggio 11965 del 15.12.2015, 13:46
Lo sapevate che : Finanza Il debito pubblico si spinge su un nuovo record (Teleborsa) – Continua a lievitare il debito pubblico italiano, nonostante la minor spesa per interessi garantita dallo Spread basso. Secondo il rapporto di Finanza pubblica di Bankitalia, il debito ha raggiunto un nuovo record di 2.211,8 miliardi, riportando un incremento di 19,8 miliardi solo ad ottobre e registrando il terzo aumento consecutivo. Il debito si spinge così poco sotto il massimo storico di 2.219 miliardi toccato nel maggio scorso, confermando un trend in crescita: il debito è aumentato di 75,9 miliardi nei primi 10 mesi dell’anno. ......nonostante i MONTI,LETTA e.......il Renzi.... Vedrete che prima o poi, a noi poveri mortali cittadini, e non certamente ai politici colpevoli, ci toccherà salvare l'ITALIA....
Dagospia
Messaggio 11964 del 14.12.2015, 17:13
AVVISATE I GRILLINI CHE IL VOTO A DOPPIO TURNO NASCONDE LA TRAPPOLA PER I PARTITI “DI LOTTA” - COME DIMOSTRA IL CASO DEL FRONT NATIONAL, GLI ELETTORI AL PRIMO TURNO SCELGONO CON LA PANCIA, AL SECONDO CON LA TESTA http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/avvisate-grillini-che-voto-doppio-turno-nasconde-trappola-114925.htm
Per Rio
Messaggio 11963 del 14.12.2015, 09:51
Dei se e dei ma sono piene le fosse!
Ci si dimentica sempre di chi di fatto ha il potere reale e conseguentemente fa e disfa le leggi affinché queste possano meglio rispondere alle proprie esigenze e interessi.
E non mi sembra che al momento in parlamento ci sia qualcuno che voglia rappresentare interessi di classe realmente diversi, con rapporti di forza maggiori e conseguentemente abbia la benché minima intenzione di sovvertire questi chiamiamoli così ... privilegi.
Ivano
x Ivano e il rischio
Messaggio 11962 del 13.12.2015, 20:05
Provenienza: Rio
Si, ma è' vero anche che uno rischia se ha convenuto di avere buone probabilità di farla franca o comunque di restare impunito. Se fosse certa la condanna, pena e maltolto, i rischiatori sarebbeno dimorti di meno, un ti pare? L'impunità è il problema ed è il carburante che alimenta il motore di un sistema politico-corruzione autoreferenziale che permea tutti gli strati sociali orizzontalmente e verticalmente tutte le categorie. So caz@i!! In attesa del botto,Hasta siempre Riese
Panchine della Piazza.....
Messaggio 11961 del 13.12.2015, 18:34
Svolta epocale Zio Pino si sta muovendo nelle alte sfere xel PD nazionale Vuole riproporre la sua candidatura a sindaco del paese alle prossime elezioni Coadiuvato da nuovi e talentuosi personaggi i suoi Cardinali pronti a incoronare il loro Papa Pino II Senzazionali novita abolis e ex ICI Nisporto e Nisportino Fee tax zone come Livigno Bagnaia porto franco. una nuova pavimentazione nella piazza sara fatta in granito della migliore qualita Wifi in tutto il paese Ci teniamo aggiornati su questa svolta epocale che portera il piu grande Papa della storia al palazzo Vaticano in Via Garibaldi Votamus Pino Gaudium Magnum
Enrico Rossi
Messaggio 11960 del 13.12.2015, 18:23
Sulla vicenda di Banca Etruria e delle altre banche, il governo e Bankitalia devono dare ai cittadini molte risposte e chiarire ritardi, insufficienze e errori. La colpa maggiore risiede nel passato e nella scelta arrogante di Monti di non ricorrere al denaro dell'Europa per risanare il nostro sistema bancario. E così, con i nostri soldi si sono risanate le banche tedesche e spagnole che ora comprano le nostre su cui l'Europa alza severa e ipocrita il dito accusatore. Erano i tempi in cui la sinistra PD e Fassina sostenevano il governo Monti. E anche questo non si può far lasciar correre. Ora Renzi deve provvedere per restituire agli obbligazionisti i loro risparmi. E chi ha sbagliato deve pagare. Senza guardare in faccia a nessuno. Ma che si ponga all'indice, come fa Saviano, la ministra Maria Elena Boschi e se ne chieda addirittura le dimissioni per il fatto di essere figlia di un signore che ha fatto parte del cda di Banca Etruria, a me pare semplicemente pazzesco. L'idea che eventuali colpe dei padri ricadono sui figli è profondamente autoritaria e illiberale e rappresenta un regresso e un imbarbarimento disgustoso del discorso pubblico nel nostro Paese. La sofferenza e l'indignazione delle migliaia di risparmiatori truccati non deve essere strumentalizzata da populisti ipocriti, populisti e incompetenti. Come i leader della Lega e della destra che hanno raccontato la bugia che lo Stato faceva pagare ai cittadini i Monti Bond concessi al Monte dei Paschi di Siena e che oggi montano sulla protesta, legittima, degli obbligazionisti della Banca Etruria e delle altre banche chiedendo al governo Renzi di intervenire. Beninteso: Renzi deve farlo. Anzi doveva farlo prima. Ma la verità è che lo Stato ha guadagnato dal prestito al Monte dei Paschi centinaia di milioni di euro. Soprattutto, la verità amara è che nel Paese è mancata,e tuttora manca, una strategia per risanare e salvare il sistema bancario, come invece è avvenuto in Germania e Spagna e in tanti paesi europei con interventi di centinaia e centinaia di miliardi. Si motivò questa scelta dicendo che gli aiuti alle banche avrebbero avuto conseguenze negative sul debito. Ma in realtà la stretta creditizia ha contribuito alla recessione e quindi alla crescita del debito sul Pil. L'assenza di iniziativa da parte dei governi passati ha determinato che le banche entrassero in sofferenza e limitassero il credito alle famiglie e alle imprese riducendo in questo modo investimenti e occupazione. Il bel risultato è che ci sono banche che sono fallite e altre vicine al collasso con conseguente rischio per gli obbligazionisti e i risparmiatori. Ma nessuno pare seriamente intenzionato a discutere di questo e a trovare soluzioni la cui portata sarebbe decisiva per tante famiglie e per lo sviluppo del Paese. Si preferisce il populismo e l'invettiva. Meglio un pacco di voti, meglio un po' di fango sugli avversari... e chi se ne frega se il Paese arretra e se a rimetterci sono proprio quelli che, famiglie, imprese, risparmiatori, a parole si dice di voler difendere. Sarebbe davvero gradito un bel dibattito pubblico su questo tema. Un dibattito serio e competente, se possibile pacato, sulla stampa, nei partiti e persino nel Parlamento. La questione è grave e prioritaria. Sui giornali di economia e finanza, anche quelli internazionali (vedi Wolfgang Munchau su FT) si legge che il sistema bancario italiano è in affanno con 350 miliardi di crediti deteriorati. Sarà un caso che la nostra economia non cresce?
Emergenza pediatria
Messaggio 11959 del 13.12.2015, 13:13
Provenienza: da TENEW
Emergenza pediatria, 20 medici su 20 hanno rifiutato Risposta dell'Asl alla presidente della conferenza dei sindaci Bulgaresi: "Eseguita ogni azione per evitare sofferenze e carenze d'organico". Un'incredibile odissea burocratica: nessun professionista accetta l'Elba Almeno venti medici hanno rifiutato il posto da pediatra all'ospedale dell'Elba. E sono state compiute "tutte le azioni possibili per evitare sofferenze d'organico e difficoltò nell'erogazione dei servizi". Lo rende noto la Asl, rispondendo all'allarme lanciato due giorni fa dal sindaco di Marciana, Anna Bulgaresi, che come presidente della conferenza dei sindaci elbani dell'Asl 6 ha sollevato il caso della sofferenza in cui giace, con un solo pediatra, uno dei reparti più delicati dell'ospedale, la pediatria. L'azienda sanitaria, con la lettera firmata dal commissario Maria Teresa De Lauretis, ricostruisce tutta la vicenda, che ha aspetti paradossali. Il primo passo a agosto, quando viene chiesto all'ente di area vasta lo scorrimento della graduatoria per la zona Elba ma le tre persone disponibili non accetano. Allora - prosegue la Asl - si fa ricorso ad altre aree toscane ma anche in questo caso tute le persone contattate non hanno accetatto. Esaurite le graduatorie di ruolo, si passati a posti a tempo determinato: da queste l'Asl ha riceruto 17 rifiuti su 17 persone in lista. Sono in corso di pubblicazione bandi per specialisti ambulatoriali interni e nel frattempo è stata verificata la disponibilità al conferimento di incarichi temporanei confidando nella eventiale disponiblità di nuovi professionisti appena specializzati ma ancora una volta il tentaivo non ha dato esito. Ora l'Asl sta procedendo a bandi per incarichi libero-professionali che possano intercettare a livello nazionale professionalità adeguate. Insomma, una vera e propria odissea burocratico professionale con un esito certo: non c'è un pediatra che voglia venire all'Elba.
Ivano
Messaggio 11958 del 11.12.2015, 21:17
Riflessioni
Al timone del comune nel 2012, 13, e 14 non c'era un discepolo di Poletti o di Monti, bensì un noto compagno di Mussi della presidenza di SEL e rappresentante di SEL. Come mai non ha ritenuto di adempiere a certi pagamenti, sembrerebbe quelli di produttività, se questi erano davvero meritati e dovuti?
La maggioranza dei consiglieri comunali in quel periodo era del PD. Anche loro sono restati insensibili alle richieste dei dipendenti comunali? Ma le richieste furono fatte in quegli anni?
Se si, perché le organizzazioni sindacali hanno aspettato 3 anni per proclamare l'agitazione? Amici degli amici (meglio ex compagni)?
E se no, perché solo ora?
Rimborsi
Messaggio 11957 del 11.12.2015, 13:16
Certo che questa vicenda dei rimborsi ha fatto molto rumore Lo zio Pino addirittura si è attapirato.... Chissà se si sentiva o si sente bruciare il C@@@O Mai vedremo tanto ormai è inutile chiudere la stalla quando.....
Agitazione a Rio
Messaggio 11956 del 11.12.2015, 13:01
Rio Elba, dipendenti del Comune in stato di agitazione "Clamorosi ritardi nei pagamenti di istituti contrattuali relativi agli anni 2012,2013 e 2014 e mancata costituzione del fondo di comparto anno 2015" Le scriventi organizzazioni sindacali, su mandato dei lavoratori del Comune di Rio nell' Elba, nella giornata di ieri hanno aperto formalmente lo stato di agitazione, comunicando al Prefetto di Livorno i clamorosi ritardi nei pagamenti di istituti contrattuali relativi agli anni 2012,2013 e 2014 evidenziando inoltre la mancata costituzione del fondo di comparto anno 2015. Come dire, è ovvio che le relazioni sindacali sono pari a zero, quindi non abbiamo altra strada da percorrere se non quella di una vertenza prefettizia che, se non troverà risposte serie e adeguate, giungeremo alla proclamazione di una giornata di sciopero. Il Segretario provinciale FP CGIL Manuel Anselmi Il Responsabile CISL FP Elba Stefano Catalucci
Per tutti
Messaggio 11955 del 11.12.2015, 09:57
A proposito di Pensionati...In Italia si bloccano le pensioni mentre in Europa...... “In Europa il 30 per cento di tasse in meno” E ora anche i pensionati scappano all’estero Italia al 5° posto nell’Unione per pressione fiscale sulla previdenza. Su un assegno da 1.500 euro si pagano 600 euro di imposte, in Germania 60. Pesano no tax area, balzelli locali ed evasione fiscale Le pensioni italiane sono tra le più tassate d’Europa. Nella classifica che premia “i sistemi più favorevoli in termini di benefici fiscali per i pensionati rispetto ai salariati”, il nostro Paese si piazza al quintultimo posto. “Negli altri Paesi Ue i pensionati pagano in media il 30% in meno di tasse”, spiega Carla Cantone, segretario Ferpa, sindacato europeo pensionati. Dati confermati da un rapporto Confesercenti: il documento prende in esame un anziano tra i 65 e i 75 anni che vive a Roma, con un reddito di circa 20mila euro annui. La pressione fiscale è pari al 20,73%. In Spagna avrebbe pagato il 9,5%, in Francia il 5,2%. In Germania lo 0,2% di Stefano De Agostini
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