Isola d'Elba

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Autore Messaggio
Ivano
Messaggio 15754 del 10.03.2018, 17:21
Sono 35 parole quelle di Pino(?).
35 parole in cui lui vuole ancora tenere diviso il paese in due alla faccia della tanto auspicata pacificazione, ancora nella logica della dx e della sinistra.
Un paese che viceversa ha dato prova con il referendum, con il si trasversale a tutti gli schieramenti politici, di voler rifiutare la sua logica divisiva, conservatrice, per un nuovo modo di fare uno sviluppo di versante.
E' giusto parlare di programmi, ma allora che venga proposto un programma, anche da più parti e su quello si faccia una sintesi su cui la maggior parte si possa trovare d'accordo ed esprimere una squadra capace indipendentemente dalle singole opinioni politiche.
Per Rio un'idea, un progetto, una risorsa, è buona solo se è di LeU o del PD, o del M5S?
Ma vai a c@c@re, vai, ... vai

Intanto, fra coloro che stanno scaldando i motori per candidarsi o proporre, ... c'è qualcuno che sta seguendo cosa stanno facendo nel nuovo comune di Rio?
Come stanno andando le entrate, ... le uscite? Eh si ... le uscite, perchè intanto i diné hanno ripreso ad uscire, ora che ci sono.
Fare programmi senza queste conoscenze è aria fritta, come al solito. Aria fritta, a meno che non si prendano i soldi dove non ci sono, come è già stato fatto.
Comunque, su un punto sono d'accordo con Pino (?). La partecipazione attiva di qualche Grillino.
Forse potrebbe portare la ventata di freschezza che promettono, in alternativa alla dichiarata fiducia al vecchio modo di amministrare della cosiddetta sinistra fatta dal coordinatore Elbano del PD De Rosas.
Rio marina
Messaggio 15753 del 10.03.2018, 16:06
Il danno più grosso fatto a Rio non è quanto è stato speso male nel passato, non sono le irregolarità di cui alcune gravi, non è là polvere nascosta sotto il tappeto dai politici passati. È di aver fatto di tutto per levare il sindaco De Santi ed il consulente Arrighi che avevano avviato un processo virtuoso che aveva portato un grande inizio di risanamento. Adesso, Una volta perse e tentato di umiliare queste due persone, che facciamo? Non ne ritroveremo mai di uguali. O pensate che Coluccia e compagnia possano competere con questi?
Al sig Mafioso
Messaggio 15752 del 10.03.2018, 14:15
Hai perfettamente ragione. De Santi e il suo amico consulente avevano il senso delle cose, la conoscenza aziendale, l’abilita e la forza di difendere l’ente di Rio trovando anche nuove energie per risolvere situazioni pregresse con l’unificazione ma devono stare a casa. Devono ritornare gli incapaci, anzi sono già ritornati e hanno già ricominciato nell’indifferenza di tutti. Rio dovrà essere votata nel futuro ad una nuova situazione di distruzione annunciata e di sottosviluppo non solo verso il resto dell’Italia ma anche dei paesi confinanti elbani come e’ sotto gli occhi di tutti. Ma si fa finta o si vuole non vedere. Poi magari qualcuno dirà: hai visto che anche l’unificazione non è servita a niente? Largo agli incapaci ( e sono buono a definirli così!). Ora il patto in casa di Coluccia + Coluccia e siamo a posto.
Pino Coluccia
Messaggio 15751 del 10.03.2018, 13:53
Provenienza: Rio nell'Elba
PER RIO. Io vedrei bene anche per Rio, dati i risultati elettorali, un sostegno, non partitico, ma programmatico di M5S, LeU è PD, ad una lista che si contrapponga a quella sponsorizzata dal centrodestra locale.
Grilli riesi al 33%
Messaggio 15750 del 09.03.2018, 18:05
Provenienza: Fordiporta
Sta a vede che zio Pino si presenta come candidato sindaco a nome del fratello. A Nisportino pole succede di tutto.
Gufo II
Per i grilli
Messaggio 15749 del 09.03.2018, 11:16
Il M5S a Rio ha preso il 33% dei voti. Non ha un candidato sindaco da proporre? Lascerà il campo a qualche vecchio volpone della politica locale? Se non colluso, certo poco incline a inimicarsi i vecchi potentati che hanno portato i Riesi al dissesto finanziario e del territorio?
Claudio de Santi
Messaggio 15748 del 08.03.2018, 20:25
Comunicato stampa
“Se saremo forza di governo, come ci auguriamo nella logica conseguenza del risultato delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, una priorità assoluta per noi sarà una legge-quadro che riordini tutti i provvedimenti relativi alle piccole isole, i cui abitanti  subiscono quotidianamente disagi insostenibili a causa della loro condizione di insularità”.
A parlare sono i parlamentari  Stefano Mugnai, coordinatore regionale di Forza Italia, neo eletto alla Camera dei Deputati, insieme ai colleghi di partito  Roberto Berardi ed Elisabetta Ripani , che con lui hanno fatto lo stesso percorso conquistando un seggio a Montecitorio,   Claudio De Santi, già sindaco di Rio nell’Elba, che è stato candidato al Senato della Repubblica ed il coordinatore Elbano di Forza Italia Gianluigi Palombi.
“Abbiamo apprezzato– ha detto Mugnai -  le iniziative della amministrazione comunale di Portoferraio a favore della stabilizzazione della sede distaccata del Tribunale di Livorno all’Elba, tematica che avevamo toccato direttamente con mano durante la nostra campagna elettorale. Siamo convinti che la distanza del governo uscente da questi problemi, che gravano direttamente sulla pelle dei cittadini insulari, sia un vuoto da colmare al più presto da parte di chi avrà la responsabilità di governare questo paese.
Il nostro intervento legislativo – hanno concluso Mugnai, Berardi, Ripani ,De Santi  e Palombi -  ci permetterebbe inoltre di affrontare con provvedimenti di immediata efficacia anche altri problemi primari, quali quello della sanità insulare e della continuità territoriale”.
Gli esponenti di Forza Italia si sono infine riservati un contatto diretto nei prossimi tempi con le amministrazioni comunali di riferimento all’Isola d’Elba, per approfondire ulteriormente le problematiche da trattare.
PC
Messaggio 15747 del 08.03.2018, 19:02
Provenienza: Rio nell'Elba - da tenews
IL DOPO VOTO ELBANO: APRIRE UN CONFRONTO CON IL M5S PER CONTRASTARE LA DESTRA RAZZISTA.
Lo tsunami elettorale e politico è arrivato anche all'Elba, con gli stessi effetti, in alcuni casi più gravemente accentuati rispetto alla Toscana ed al dato nazionale. Sinteticamente riassumo: i votanti sono stati circa il 60%, circa un 10% in meno al dato nazionale, a segnalarci che c'è ancora forte un "rifiuto" alla partecipazione ad una politica vista lontana dalla vita e dai problemi concreti dell'esistenza. Il secondo dato è che il centro destra ha conseguito un forte risultato pari al 43% con la novità significativa al suo interno di una forte affermazione, più alta della media nazionale, della Lega con oltre il 20%, che gli ha dato un nuovo ruolo di traino all'interno dello schieramento, ma con posizioni poco moderate.
La novità è anche che questa Lega non è più quella originaria, separatista, identitaria, ma una forza a base razzista, xenofoba, nazionalista, che fa da pandant con FdI per allusioni fascistoidi. Una cosa che può preoccupare è che molti giovani elbani abbiano votato Lega in chiave razzista. Forza Italia ha perso la leadership del cdx Elbano, forse perché percepita più moderata sulle questioni etniche e razziali.
Poi c'è stato il forte successo del M5* che ha raccolto la protesta, il malessere e disagio sociale dei cittadini elbani e di molti giovani. Il M5S ha rappresentato la critica per la lontananza della politica della casta e del sistema politico attuale dai cittadini Elbani, che vivono e sentono una condizione di abbandono, isolamento, di difficoltà quotidiana su tutti gli aspetti della vita, dal lavoro, dal reddito, dalla cura della salute, dalla istruzione e assistenza, dalla carenza dei servizi alla persona e collettivi (sanità, scuola,trasporti, collegamenti marittimi,). Ultimo, la debacle della Sinistra, nelle varie sigle e del PD, ma anche del nuovo tentativo di rilanciarla rappresentato da LeU. Semplificando potrei dire che l'alternativa alla destra ed il malcontento verso l'attuale sistema politico locale e nazionale e le politiche governative del PD, nazionali e Regionali, è stato convogliato, percepito e sentito più nel voto al M5S che non nelle formazioni di sinistra(LeU, PaP) presentatesi a queste elezioni e nel PD.
Qui la riflessione si fa, secondo me sulle forme che oggi, nella società attuale potrà assumere quella che storicamente è stata la sinistra, legata a determinati valori e referenti sociali, il lavoro, la giustizia sociale, la democrazia partecipata, ecc. che oggi sembra, identitariamente e ideologicamente scomparsa.
Il dopo voto è comunque iniziato ed il rischio che vedo è che l'Elba continui ad essere amministrata ed egemonizzata dal cdx, oggi con pulsioni razziste e isolazioniste più accentuate. Il M5*, per il consenso ricevuto su questo territorio, sbalzandolo a prima forza con un ruolo dirigente, dovrà assumere una fisionomia programmatica ed organizzativa più definita di quanto sia stata fino ad oggi sull'Elba ed avanzare la sua proposta politica per amministrare Comuni e istituzioni locali e Regionali.
Le forze residue della sinistra e democratiche, per parte loro, spiazzate dal voto, dovranno rivedere i contenuti, i modi e le forme per recuperare credibilità e affidabilità di forze del cambiamento e alternative. In questo senso un confronto con il M5S, diventa essenziale, se si voglia ridare una prospettiva politica alternativa alla destra, anche sul territorio Elbano, ma credo anche in Toscana.
È una sfida per tutti e credo sia importante l'apertura e la voglia di comprendere e indicare nuove ed efficaci soluzioni ai problemi degli Elbani. Lo slogan #senzadime coniato da Renzi a significare che non intende partecipare ad un confronto con il M5S lo considero un errore è la prova di una chiusura, così come si manifestò dopo il referendum, verso il Paese, che con questo voto ha dato segnali che devono essere interpretati per apportare i cambiamenti a quelle politiche che non hanno ricevuto consenso.
Paradossalmente il rischio di questo atteggiamento di chiusura è quello di lasciare alla destra la credibilità di essere l'unica forza in campo per governare.
Di Pino Coluccia
Per matteo
Messaggio 15746 del 08.03.2018, 16:54
Indubbiamente De Santi non è destinato a fare carrieera politica ed è bene che ritorni ai suoi affari quotidiani, ovvero la gestione di un colossale impero finanziario creata in decenni di lavoro. E' bene che lasci la politica ai professionisti , ovvero a chi non ha realizzato in vita sua nient'altro che poltrone pubbliche; a chi ha gestito il denaro dei riesj in modo da avere voragini di bilancio; a chi e' stato ripetutamente sconfitto ( alle co.unali, al referendum) e che -dopo aver cambiatp bandoera ha condotto al nuovo partito una miseria di voti.... I dilettanti vanno allo sbaraglio, ma i professionisti...
Ma che ci voleva ?
Messaggio 15745 del 08.03.2018, 16:27
A quanto vedo in giro, tutto il popolo del PD si è mobilitato per dare in testa agli avversari politico , locali o nazionali che siano, nel nome ed in difesa della propria dignità e dei propri ideali. Evidentemente era necessaria una colossale batosta elettorale per risvegliarli... Meglio tardi che mai . sara' di buon auspicio per le prossime elezioni del 2023 !
Orgoglio #senzadime
Messaggio 15744 del 08.03.2018, 15:25
Il referendum tra gli iscritti e i militanti del Pd, sul governo con i 5 stelle, è come se fosse già cominciato e già finito. Tutti per il No, per il No e poi No, per il Not in my name, per il #senzadime. Una valanga di tweet e di messaggi, migliaia e migliaia, piovono sul Nazareno e per lo più il popolo della sinistra, anche in vista della Direzione del partito prevista per lunedì prossimo, avverte i dirigenti: con i grillini, mai! La base scende in campo, ecco. E una volta tanto - ma mai dire mai - sembra in consonanza con gli orientamenti dei vertici del partito. Michele Emiliano, il più aperturista di tutti e da sempre verso M5S, diventa bersaglio di insulti sui social. «Vacci tu con Di Maio! E non tornare più indietro, please». Scrive Antonella Manili: «Da elettrice e tesserata Pd, se farete un accordo con M5S per un'eventuale governo, lo farete #senzadime». Enzo Capasso: «Pidiota, mafioso, colluso, disonesto, ladro, amico di Berlusconi, fascista, comunista, democristiano, schiavo, nemico dell'Italia. Questi sono solo alcuni epiteti che ho ricevuto dai grillini. E il Pd, il mio partito dovrebbe appoggiarli? No, grazie, #senzadime per favore. ZECCHE ROSSEE ancora, una pioggia di cinguettii così: «Io sto con Renzi. I numeri, cari M5S, trovateveli voi. E soprattutto #senzadime», «Le mie idee sono antitetiche alle loro, a cominciare dall'antifascismo. Non c'è nessuna ragion di Stato che può rendere tollerabile questo obbrobrio», «Io non voglio che il mio partito governi con chi dice pericolose baggianate sui vaccini, non sa fare i conti, diffonde clamorose bufale, e prova a far saltare le unioni civili e lo ius soli. Se governo con i 5 stelle sarà, #senzadime». Maria Pappini dice: «Non siamo una stampella». Cristina Favati è sconvolta: «Mia hanno detto zecca rossa e puttana comunista. Mai con loro!». Naturalmente, girando sui social e vedendo queste reazioni, Renzi si è convinto che la sua linea dura anti-M5S è quella giusta. «Il nostro popolo è con noi», esultano ai piani alti dem. Ed è con Carlo Calenda. Di cui compaiono fotomontaggi nei panni di Fidel Castro e sempre lui, come si sa, è stato soprannominato Carlo Callende, anche perché lo vedono resistere - come fosse Salvador Allende - con un metaforico mitra in pugno in difesa del palazzo del Nazareno diventato come il palazzo della Moneda sotto assedio dalle truppe di Giggino. Che vogliono imporre non tanto un golpe, ma un «inciucio» e un «incesto». Suona insomma come un beffa, per il popolo della sinistra, la manovra di Di Maio. Ma come - così si ragiona nella base dem - prima i grillini ci rubano tanti dei nostri voti, specialmente nel Mezzogiorno, e ora noi dovremmo dare una mano a questi distruttori? L'IMBROGLIO C'è chi vuole con il suo #senzadime lavare l'offesa che i 5 stelle inflissero a Bersani nel famoso streaming del 2013 per il «governo del cambiamento» a cui i pentastellati risero in faccia. C'è chi minaccia i vertici: «Se fate l'accordo, vi mollo». Chi s'indigna: «Quella è gente che specula sulle disgrazie della gente». Chi accusa: «Promettono cose impossibili e demagogiche». E «sono un partito azienda», «quasi quasi meglio Berlusconi». Giorgio Vascotto: «Votai Renzi in tutte le primarie. Ho votato Sì al referendum costituzionale. Mi sono riconosciuto nei governi Renzi e Gentiloni. E ora dovrei sostenere la politica di chi ci sputa addosso? Il nostro posto è all'opposizione». Barbara Ricci: «Questo è il primo tweet della mia vita. Per dire: no al suicidio politico!». E ciò che dà fastidio ai piddini de core e de bbase è anche il tentativo da parte dei 5 stelle di presentarsi come nuova sinistra pur di piacere a sinistra. E c'è chi stronca questa manovra dicendo «ciao core!», e chi grida: «A fintoniiii».
Reddito di cittadinanza
Messaggio 15743 del 08.03.2018, 15:14
Provenienza: La Stampa
Leggo da La Stampa: "Se venite al Sud, invece, non vi troverete nulla di paralizzato. Da anni il Sud rimane, anche nei dati statistici, una fucina di piccole attività, la reinvenzione del lavoro - dalla distribuzione delle mozzarelle fresche spedite ai grandi consumatori, tipo la Regina di Inghilterra, ai vinai che hanno inventato nuove marche e prodotti di gran successo, alle attività urbane di recupero e a quelle del turismo. Non vedrete in giro nessun giovane nel Sud con le mani in mano. Il fatto vero, che tutti sappiamo, è che quasi tutte queste nuove attività sono in nero. E dunque anche i suoi lavoratori non sono emersi. Essi vivono nel mercato parallelo della evasione fiscale, delle regole aggirate, dei pagamenti cash. E che la malavita, la corruzione, trovi un suo forte posto in questo mondo non è sorprendente." Quindi sono disoccupati ufficiali a cui spetterà il reddito di cittadinaza.
Scherzare col fuoco
Messaggio 15742 del 08.03.2018, 15:08
Giovinazzo è uno dei tanti comuni del Sud dove il M5S ha trionfato alle elezioni politiche del 2018. In questa cittadina pugliese, in provincia di Bari, di 20 mila abitanti i Cinque Stelle hanno sfiorato il 40% alla Camera dei Deputati. La candidata del M5S nel collegio uninominale di Molfetta, dove è stato inserito Giovinazzo, Francesca Galizia, è stata eletta col 43%. Benché il M5S non sia arrivato al governo, numerosi cittadini di Giovinazzo, come racconta la Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, hanno contattato i Caf locali per sapere come ottenere il reddito di cittadinanza. Come spiega Mino Ciocia, all’inizio i dipendenti dei patronati pensavano fosse uno scherzo o poco più, ma quando le telefonate si sono moltiplicate ai Caf si sono resi come molte persone davvero pensassero di poter ricevere il reddito di cittadinanza.
matteo
Messaggio 15741 del 08.03.2018, 11:49
Provenienza: Rio
nel collegio plurinominale toscana2 al senato forza italia ha preso il 9.4% la più bassa in italia, la lega il 22% la più alta. Non mi sembra che stia facendo dei gran capolavori politici considerando che era anche il presidente del comitato del NO a Firenze per il referendum del 4 dicembre, unica provincia in italia dove il SI ha vinto largamente superando il 51% e che a rio elba si è dimesso dopo 3 anni. Insomma c'e'poco da battersi le mani sul petto, Per quanto riguarda il referendum delle due rio deve ringraziare la maggioranza che non ha votato , altro che capolavori. Secondo la politica non è fatta per te lascia perdere.
da rio alto e basso
Messaggio 15740 del 08.03.2018, 11:45
Provenienza: camminando
Gentilissimo ex Sindaco, nonché mancato Onorevole, sono a farle presente che se il Centrodestra ha vinto diversi collegi in Toscana non è certamente per merito Suo né di Forza Italia. Il successo è da attribuire interamente al grande risultato della Lega Nord. In parte, anche alla scissione di LeU dal PD. Se analizziamo il numero dei votanti, infatti, vediamo che la Lega, che nel 2013 prese poco più di 16.000 voti oggi ne ha presi oltre 370.000. I cinquestelle hanno confermato i loro elettori, anzi ne hanno perso qualche decina rispetto al 2013. Se sommiamo i voti del PD a quelli di LeU, la differenza rispetto al 2013 è di soli 100.000 voti in meno. Scrivo soli, perché sono la metà rispetto a quelli persi da Forza Italia. Il Partito per cui Lei era candidato, infatti, ne ha persi quasi il doppio, passando dai quasi 390.000 del 2013 ai poco più di 200.000 di oggi. A questo, quindi, ha contribuito. Arrivederla
x Marcello Gemelli
Messaggio 15739 del 08.03.2018, 10:36
Provenienza: Rio unzù
Documentarsi sul passato come aiuto per capire l'oggi e per accrescere la probabilità di fare qualcosa di buono pepensare di fare qualcosa di buono per domani.

La faccia nascosta della medaglia

Mauro Ciraldo
marcello gemelli Send an email to marcello gemelli.
Messaggio 15738 del 08.03.2018, 00:38
Provenienza: livorno
Per quanto mi riguarda le medaglie hanno sempre un rovescio,alcune sono di valore altre solo di rappresentanza,spero che la tua sia di valore,ma permettimi di avere qualche dubbio
x Marcello Gemelli
Messaggio 15737 del 07.03.2018, 20:42
Provenienza: Rio unzù
Caro Marcello, da che mondo è mondo le idee sono una cosa, le opinioni un'altra e la storia ancora un'altra cosa. Qui si tratta esclusivamente di storia e di fatti. Mi rendo conto di aver aver fatto un torto imperdonabile a Silvio Gelli, provvedo subito e lo metto al centro.

http://i63.tinypic.com/rhuxza.jpg

Mirco Giraldo
X Riesi
Messaggio 15736 del 07.03.2018, 19:17
Avevo voglia di intervenire ma dopo l’intervento di "per fiducioso" è assolutamente tutto chiaro. Gli spazi finanziari decadono con l’esistenza del comune di Rio nell’Elba. Danno d’immagine: e chi lo ha fatto? Parliamone! Tutto ciò dara’ maggiore stimolo alla conclusione delle indagini della Procura? Datevi voi una risposta.
Per Fiducioso
Messaggio 15735 del 07.03.2018, 19:09
Se è un problema di memoria, provo a ricordare che:
- in data 6 marzo 2017 sono state formalizzate le dimissioni di tutte le gestioni associate e quindi dei funzionari di Capoliveri, compresi i due agli uffici finanziari;
- il 19 giugno la Corte dei Conti correggeva il bilancio 2014 in - 3.505.421 €, di fatto buttando all'aria tutta la contabilità passata, presente e futura (grazie alla bravura di chi se ne era occupato fino al 2015), nel momento in cui il comune era senza un funzionario alle finanze.
- dal 15 settembre ci sono state le dimissioni della Giunta

Domanda:
nei tre mesi successivi, con il commissario Parascandolo e l'altro commissario alle finanze Cramarossa, ma che c@zzo hanno fatto?
Perché non hanno compiuto tutto quello che era in sospeso visto che c'erano i tempi e le risorse?

Certo c'è un altro danno di immagine, ... che si va a sommare e da ripagare insieme a tutti gli altri che avete fatto, come dimostrato!
Bravo marcello
Messaggio 15734 del 07.03.2018, 19:05
W Craxi
marcello gemelli Send an email to marcello gemelli.
Messaggio 15733 del 07.03.2018, 18:51
Provenienza: livorno
Se per te difendere le proprie idee e i propri convincimenti vuol dire prendere cenciate,dimostra quanto sei infantile e volgare,non meriti di vivere in una democrazia,anche a te faccio invito a firmarti VIGLIACCO
x Marcello Gemelli
Messaggio 15732 del 07.03.2018, 18:28
Provenienza: Panchina di rio
E bravo Marcello, te la sei proprio guadagnata questa cenciata. Speriamo che ti passi il vizietto di fare il censore saputone. Tribbio
marcello gemelli Send an email to marcello gemelli.
Messaggio 15731 del 07.03.2018, 16:48
Provenienza: livorno
Dato che in 2 righe e mezzo non hai fatto altro che inserire parole offensive e prive di fondamento,non posso far altro che dirti ciao,facendoti presente che non è mia consuetudine inquadrare le persone in schedature preconfezionate,questi erano metodi di altre ideologie
FIDUCIOSO
Messaggio 15730 del 07.03.2018, 15:37
Provenienza: CANALI
IN FONDO AL TUNNEL SI INCOMINCIA A VEDERCI CHIARO Dalla determina n.1 del 23-02-2018 del nuovo comune di Rio: Omissis... "RILEVATO inoltre che sono state riscontrate numerose inadempienze nella gestione dell'esercizio 2017, attinenti in special modo a: - mancata regolarizzazione delle carte contabili in uscita per il periodo maggio - settembre 2017 e sul versante delle entrate anche per il periodo precedente (Gennaio - Aprile) ; - mancata trasmissione alla Banca dati delle Amministrazioni Pubbliche del bilancio 2017/2019, cosa questa che ha comportato il blocco dei trasferimenti del Ministero degli Interni, provocando cosi una riduzione delle entrate; - mancata comunicazione dei dati attraverso il portale del Ministero dell'Economia e Finanze dedicato al Pareggio di Bilancio; - Il mancato impiego degli spazi finanziari vincolati agli investimenti che potevano essere realizzati attraverso l'utilizzo degli avanzi di amministrazione determinati negli esercizi precedenti o con ricorso all'indebitamento, cosi come richiesti dall'Amministrazione a fine aprile 2017, e autorizzati dalla Regione Toscana per € 985.587,00. Visto che gli spazi per gli investimenti non sono stati utilizzati, ancorché richiesti, dovranno essere restituiti e potrebbero comportare il mancato rispetto del vincolo del pareggio di bilancio con le conseguenti azioni di applicazione delle disposizioni a carattere sanzionatorio. Queste prime inadempienze, sommariamente rilevate, ed altre che potranno emergere nel proseguo del lavoro di verifica e riapprovazione dei documenti contabili principali, determinano un danno economico e di immagine che dovrà essere riscontrato negli atti approvati e da approvare." Allora anche quelli bravi qualche errore l'hanno fatto ?
x Marcello Gemelli
Messaggio 15729 del 07.03.2018, 15:20
Provenienza: Rio unzù
Da che mondo è mondo il 'se' è patrimonio dei coglioni. Ciò premesso, qualora dovesse interessarti la mia opinione, non dovresti fare altro che chiedermela. Evidentemente, poichè mi chiedi nome e cognome, hai già confezionata la mia mia opinione in qualche 'scheda segnaletica' o in qualche archivio personale o magari nei cassetti delle proprie stupide presunzioni.
Mirco Giraldo
marcello gemelli Send an email to marcello gemelli.
Messaggio 15728 del 07.03.2018, 12:10
Provenienza: livorno
Caro 15720 se con questo post la tua intenzione era di offendere CRAXI ti invito a firmarti così potremmo capire da che parte viene la critica
alfin ci capiamo
Messaggio 15727 del 06.03.2018, 19:22
Il suo pensiero è CHIARO. Non lo condivido affatto, ma da democratico ( di sx) quale sono lo rispetto. cordialmente
Ivano
Messaggio 15726 del 06.03.2018, 19:18
Sembra proprio che i soldi non ci siano! Infatti viene affidato per otre 7.000 €, un incarico a Cramarossa per rifare i bilanci 2015-16-17 partendo da quel famoso deficit di 2.400.000 € del 2014, che la stessa ragionera che ora firma questa determina, fino a pochi mesi fa negava insieme a Coluccia, Alessi, etc.
7.000 € come quanto pagato al prof. Luca Eller che aveva trovato il deficit lavorando su bilanci e dati dal 2000 al 2014.
7.000 € per 14 anni di bilanci anziché 3 che furono considerati tanti e inutili. Relazione fantasiosa e priva di qualsiasi fondamento fu definita da Coluccia.
122 voti di troppo!

OGGETTO: AFFIDAMENTO INCARICO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA OCCASIONALE AL DR. CRAMAROSSA- APPROVAZIONE DISCIPLINARE D'INCARICO E IMPEGNO DI SPESA
Determinazione assunta il giorno 23 del mese di Febbraio dell'anno 2018, dal Responsabile Servizio 2 - Finanza, Contabilita' E Patrimonio, Rag. Merlini Marcella

RICHIAMATI:
... Omissis
PREMESSO che la Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Toscana, con Delibera n. 160 del 13 luglio 2017, ha adottato una pronuncia di accertamento al rendiconto dell'esercizio 2014 del Comune di Rio nell'Elba, nella quale sono evidenziate situazioni di criticità e irregolarità ritenute gravi, in quanto suscettibili di pregiudicare gli equilibri economici - finanziari dell'Ente e di difficoltà nel conseguimento degli obiettivi generali di finanza pubblica, ed ha invitato l'Ente ad effettuare correzioni del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2014 e delle evidenze contabili riferite al 1 gennaio 2015 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui;
CHE con deliberazione n. 23 del 7 dicembre 2017, adottata con i poteri del Consiglio, il Commissario Prefettizio, nel prendere atto della pronuncia della Sezione, ha assunto le opportune determinazioni in merito alle irregolarità evidenziate, adottando le misure correttive e le modifiche da apportare al risultato di amministrazione al 31 dicembre 2014 ed al 1 gennaio 2015;
CHE la Corte dei Conti con deliberazione n. 190/2017 ha preso atto del provvedimento adottato dall'Ente, finalizzato alla rimozione delle irregolarità accertate con la deliberazione n. 160/2017 ed al finanziamento del disavanzo sostanziale 2014 e del maggior disavanzo al 1 Gennaio 2015 (c.d. extradeficit);
CHE conseguentemente a questo l'Ente dovrà procedere, in prima istanza:
1) Alla rideterminazione delle risultanze contabili del Conto consuntivo dell'esercizio 2014;
2) alla riapprovazione del risultato di amministrazione dell'esercizio 2015;
3) all'approvazione dei rendiconti degli esercizi 2016 e 2017 definendo, per ogni esercizio, la quantificazione dei risultati di amministrazione e l'effettivo reperimento delle risorse necessarie per il completo riassorbimento del disavanzo;

4) all'adeguamento degli atti di programmazione contabile e finanziaria del periodo 2017/2019 (salvo ulteriori atti che potranno rendersi necessari dopo gli adeguamenti discendenti dalle nuove approvazioni degli atti contabili);
RILEVATO inoltre che sono state riscontrate numerose inadempienze nella gestione dell'esercizio 2017, attinenti in special modo a:
- mancata regolarizzazione delle carte contabili in uscita per il periodo maggio - settembre 2017 e sul versante delle entrate anche per il periodo precedente (Gennaio - Aprile) ;
- mancata trasmissione alla Banca dati delle Amministrazioni Pubbliche del bilancio 2017/2019, cosa questa che ha comportato il blocco dei trasferimenti del Ministero degli Interni, provocando così una riduzione delle entrate;
- mancata comunicazione dei dati attraverso il portale del Ministero dell'Economia e Finanze dedicato al Pareggio di Bilancio;
- Il mancato impiego degli spazi finanziari vincolati agli investimenti che potevano essere realizzati attraverso l'utilizzo degli avanzi di amministrazione determinati negli esercizi precedenti o con ricorso all'indebitamento, così come richiesti dall'Amministrazione a fine aprile 2017, e autorizzati dalla Regione Toscana per € 985.587,00.
Visto che gli spazi per gli investimenti non sono stati utilizzati, ancorché richiesti, dovranno essere restituiti e potrebbero comportare il mancato rispetto del vincolo del pareggio di bilancio con le conseguenti azioni di applicazione delle disposizioni a carattere sanzionatorio.
DETERMINAZIONE NR. 19 DEL 02/03/2018
Queste prime inadempienze, sommariamente rilevate, ed altre che potranno emergere nel proseguo del lavoro di verifica e riapprovazione dei documenti contabili principali, determinano un danno economico e di immagine che dovrà essere riscontrato negli atti approvati e da approvare.
... Omissis ...
DETERMINA
1) Di conferire, per le motivazioni in premessa indicate, al Dott. Giuseppe Cramarossa, omissis l'incarico di collaborazione autonoma occasionale presso il Servizio Finanziario, per il periodo febbraio - aprile 2018, al fine di assicurare, anche attraverso lo svolgimento di compiti operativi, l'opportuno ausilio tecnico/amministrativo e contabile nelle attività relative alla conclusione dei procedimenti contabili dell'estinto comune di Rio nell'Elba, in esecuzione della deliberazione Commissariale n. 23/2017 richiamata nella premessa; ... Omissis
DETERMINAZIONE NR. 19 DEL 02/03/2018
d) le clausole ritenute essenziali: il prezzo di € 6.207,96 per mesi tre oltre il rimborso delle spese effettivamente sostenute e certificate;
Anno Importo
2018 7.207,96
Per post 15715 e16
Messaggio 15725 del 06.03.2018, 17:30
Stalin assassinava gli avversari politici, comunisti e anarchici, perfino molto prima del '39. anche attraverso il compagno Togliatti nella guerra di Spagna.
Non essendomi mai illuso circa gli orientamenti di questo stato, da questo stesso stato non ho mai preteso né tantomeno richiesto la testa né di insegnanti di dx, né dei celerini della Diaz, né del commissario Calabresi, né dei depistatori delle stragi nere, etc. ... etc. E' così. Democraticamente così.

Da L'Espresso del 2 agosto 2017:
"Sono rimasti quasi tutti impuniti. E oggi non si sentono vinti, ma vincitori. Sono i precursori e gli ispiratori dei movimenti neonazisti e neorazzisti di oggi.
Il più famoso dei terroristi neri, Franco Giorgio Freda, è libero da anni. Vive ad Avellino con una giovane scrittrice e fa ancora l’editore di ultradestra, con un sito che lo celebra come «un pensatore» da riscoprire: il padre «preveggente» di un «razzismo morfologico» da opporre «alla mostruosità del disegno di una società multietnica».
Freda è stato condannato in tutti i gradi di giudizio per 16 attentati con decine di feriti che nel 1969 aprirono la strategia della tensione: bombe contemporanee sui treni delle vacanze, all’università di Padova, in stazione, in fiera e in tribunale a Milano.
La sua casa editrice però parla solo dell’assoluzione in appello per piazza Fontana (17 morti, 88 feriti), per insufficienza di prove (e abbondanza di depistaggi). Liberato nel 1986, Freda si è rimesso a indottrinare neonazisti fondando un movimento chiamato Fronte Nazionale: riarrestato, è stato difeso dall’avvocato Carlo Taormina e nel 2000 la Cassazione gli ha ridotto la condanna a tre anni per istigazione all’odio razziale. Dopo di che è tornato libero.
Il suo braccio destro, Giovanni Ventura, che aveva confessato gli attentati del 1969 che prepararono piazza Fontana, non ha mai scontato la condanna: è evaso nel 1978 e ha trovato rifugio sotto la dittatura in Argentina, che ha rifiutato di estradarlo. A Buenos Aires è diventato ricco con un ristorante per vip, fino alla morte per malattia nel 2010. Nell’ultimo processo su piazza Fontana, la sentenza conclude che Freda e Ventura erano colpevoli, ma le nuove prove sono state scoperte troppo tardi, dopo l’assoluzione definitiva.

Per la catena di bombe nere che hanno insanguinato l’Italia fino agli anni Ottanta, oggi in carcere si contano solo due condannati. A Opera è detenuto Vincenzo Vinciguerra, esecutore della strage di Peteano, un irriducibile che rifiuta la scarcerazione e oggi accusa i servizi. Il secondo è Maurizio Tramonte, condannato solo ora per la strage di Brescia, commessa nel 1974 mentre collaborava con il Sid del generale Maletti (che è libero in Sudafrica).
Tramonte è stato arrestato 
in giugno dopo l’ultima fuga in Portogallo. Il suo capo, Carlo Maria Maggi, leader stragista di Ordine Nuovo nel Triveneto, condannato per la strage Brescia (8 morti, 102 feriti), sconta la pena a casa sua, perché ha più di 80 anni ed è malato.

VEDI ANCHE:
Strage-Bologna-jpg L'Associazione delle vittime: «Lo Stato non vuole la verità sulla strage di Bologna»
«Se si sapessero come sono andate veramente le cose si innescherebbe un effetto a catena che a molti farebbe paura» afferma il presidente Paolo Bolognesi. Sulle polemiche dopo l'archiviazione dell'indagine sui mandanti: «Anche noi abbiamo il diritto di critica, non parliamo solo in tribunale»

Sconti e benefici di legge hanno cancellato il carcere anche per Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, i fondatori dei Nar (con Massimo Carminati), che dopo l’arresto hanno confessato più di dieci omicidi e sono stati condannati anche per la strage di Bologna (85 vittime), nonostante le loro proteste. E nonostante i depistaggi: due ufficiali del Sismi fecero trovare armi ed esplosivi su un treno, nel 1981, per salvare i neri incolpando inesistenti terroristi esteri.
Fioravanti e Mambro hanno ottenuto la semilibertà nel 1999. Paolo Bolognesi, presidente dei familiari delle vittime, notò «hanno scontato solo due mesi di carcere per ogni morte causata». Anni dopo Bolognesi, mentre parlava in una scuola di Verona, si vide attaccare da uno studente di destra poi arrestato come uno dei picchiatori che nel 2008 hanno ucciso a botte un ragazzo di sinistra.
Per le carneficine nere le condanne si limitano a pochi esecutori. I mandanti e tutti gli altri complici sono sconosciuti. E per molte stragi, da piazza Fontana a Gioia Tauro all’Italicus, l’impunità è totale."

Quindi, per quanto riguarda l'odio, da non credente, concludo “vita per vita, occhio per occhio, dente per dente” (Esodo 21:23-25).
Spero con questo di aver chiarito il mio pensiero.
p.s.
Messaggio 15724 del 06.03.2018, 16:04
dimenticavo... le rammento che un certo Adriano SOFRI fu condannato a svariati anni di galera ( non poi integralmente scontati) per essere stato il responsabile morale ( se non fisico) dell'omicidio di un onesto servitore dello Stato, tale commissario Calabresi. Reo - quest'ultimo ( verità storica) di non avere saputo bloccare dal suicidio un suo confidente infiltrato fra gli anarchici. di fronte a quel terribile evento il buon prof. SOFRI rammentava nelle piazze ai suoi adepti che "la giustizia proletaria avrebbe colpito i fascisti venduti allo stato". .... e qualcuno lo prese in parola , ammazzando il nemico sotto casa. ... se si semina odio, qualcuno lo raccoglie sempre !!!!
visto che si continua...
Messaggio 15723 del 06.03.2018, 15:56
Provenienza: rio
complimenti per la cultura storica, anche se un poco troppo monotematica ed orientata. Cmq. -ripeto- il fatto che qualcuno , nella sua assoluta ignoranza e cattiveria, abbia commesso atti nefandi non consente a nessun altro di ripeterli. Se vuole , infatti, basterebbe parlare del trattamento degli Ebrei e dei nemici politici fatti da Stalin DOPO lo sterminilo nazista... Cmq. , visto che continua a non rispondere , avrei piacere che mi desse una risposta diretta : qualora una insegnante "politicamente schierata a dx" avesse sostenuto che le forze dell'ordine avevano fatto bene a far malmenare chi manifestava pacificamente il proprio dissenso , Lei non avrebbe richiesto la testa ??? se - come presumo - la risposta sia affermativa , si faccia un esame di coscienza-
Scanzi
Messaggio 15722 del 06.03.2018, 13:38
Mi domando se davvero Renzi non abbia amici.
Non c'è davvero nessuno che lo aiuti, che gli voglia bene, che lo induca anche solo a migliorarsi un po'? E' appena riuscito a sbagliare tutto anche nel suo discorso post-voto. È andato persino oltre le dimissioni surreali di Tavecchio.
Nello specifico.
1. Dopo una sconfitta clamorosa e totale, peraltro l'ennesima, Renzi (presentandosi in largo ritardo) esordisce dando la colpa a chi ha votato "no" il 4 dicembre. Geniale: finge di non sapere che quel troiaio di Italicum è stato bombardato dalla Consulta, che il vile Rosatellum l’ha imposto il suo partito e che quell'abominio di "riforma costituzionale" scritta da Boschi&Verdini, laddove approvata, gli avrebbe consegnato il paese. Gettandoci seduta stante nella merda.
1 bis. Dice che è colpa della data, come se nel 2017 avrebbe preso il 50%.
1 ter. Prende a esempio Minniti sconfitto "perfino" da Cecconi, non rendendosi conto di quanto ormai stia così sulle palle agli italiani che, pur di vederlo perdere, gli elettori appoggerebbero chiunque.
2. Continua a non capire che doveva e deve smettere, come aveva promesso, e se lo avesse fatto un anno e mezzo fa avrebbe arrecato bene anzitutto a stesso. Nonché incidentalmente al paese.
3. Si dimette, ma non si dimette. Decide lui il come e il quando. Minaccia, pontifica, straparla. E lascia intendere che imporrà un suo nome alle Primarie (Richetti, azzardo da mesi).
4. Soprattutto: fa ancora il ganassa e lo sbragione. Mena fendenti a Mattarella, a Franceschini, a Orlando e ad Emiliano, dall'alto di questo eminentissimo stocazzo. Quest'uomo perde da anni ogni partita, anche a briscola col Poro Asciugamano, eppure ancora fa il bomba e si pavoneggia. Quanto ci mette ancora il Pd a liberarsi di questo Mister Bean frainteso per Adenauer?
5. Si stupisce che dopo 14 anni a Firenze ancora lo votino (ammissione inconscia della propria insipienza) e si vanta di essere "il politico più amato a Scandicci". E non lo fa per scherzo. Per molto meno, nel Novecento hanno internato per disagio psichico milioni di persone. 6. Continua a essere spaventosamente refrattario a qualsivoglia autocritica, roba che in confronto Fonzie era umile.
7. La mena ancora con l'europeismo (lui che a novembre 2016 tolse le bandiere dell'UE su consiglio di Jim Messina per vincere il referendum), col Pil, col lavoro, con la "ripartenza" e con questa narrazione da Hello Kitty disagiato tipo "crediamo nell'ottimismo, nell'apertura e nel futuro". Parla di un mondo che esiste solo nella sua testa e non capisce che il tempo dell'asilo nido è finito da un pezzo.
8. Detta la linea al partito, come se nel frattempo il partito non esistesse quasi più e non fosse dilaniato da spaccature enormi al suo interno, figlie anzitutto del superomismo (ahahahah) renziano e di una classe dirigente che fa schifo al Gasparri.
9. Straparla del desiderio di essere un semplice membro del Senato (che ha peraltro finto di abolire), ma in realtà è sempre ben ancorato non solo alla poltrona quanto al dominio.
10 (e concludendo). Renzi oggi non si è dimesso: ha rilanciato la sfida. E nel Pd temo saranno in tanti a credergli ancora.
Una prece.
Per post 15713
Messaggio 15721 del 05.03.2018, 16:30
Vuole parlare di foibe?
Quali? Anche quelle utilizzate dai fascisti o solo quelle di risposta al fascismo?
Se proprio storia deve essere, ... che storia sia!

"Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava…non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani”.
Benito Mussolini, 1920

Queste le parole del capo del fascismo che diedero il via all’italianizzazione forzata nel territorio istriano.
Già nei primi anni ‘20 gli squadristi avevano mano libera( e solidi appoggi politico-mediatici-repressivi) nelle loro incursioni violente ai danni della popolazione slava; partì poi nel ‘22 la campagna di italianizzazione vera e propria: divieto di parlare in sloveno, chiusura di scuole “non italianizzate”, devastazioni di sedi associative modifiche radicali alla toponomastica e anche i ai nomi/cognomi delle persone.
Di quell’epoca ci rimane inoltre una filastrocca in voga tra gli squadristi come testimonianza delle loro “attività ricreative” (testo dialettale e traduzione italiana a fronte) che diceva:
A Pola xe l’Arena /
la Foiba xe a Pisin :
/ che i buta zo in quel fondo /
chi ga certo morbin .
(A Pola c’è l’Arena, /
a Pisino c’è la Foiba : /
in quell’abisso vien gettato /
chi ha certi pruriti).

L’azione del governo fascista, volte a difendere la “razza italica” ( quindi molto prima delle infami leggi razziali) annullò l’autonomia culturale e linguistica delle popolazioni slave ed esasperò i sentimenti di inimicizia nei confronti dell’Italia.
Una situazione destinata a peggiorare con la brutale occupazione del ’41: insieme ai nazisti, l’Italia fascista occupò Dalmazia, Slovenia e Croazia, imponendo a quest’ultima la crudele dittatura degli Ustascia del nazionalista Ante Pavelic.
Seguirono stupri, massacri, bombardamenti e deportazioni di massa specialmente a danno di serbi e altre minoranze; deportazioni di cui gli italiani furono parte attiva con la creazione dei campi di concentramento della Risiera di S. Sabba, a Trieste o di Gonars a Udine.
Alla fine della guerra la Jugoslavia conterà circa un milione di vittime di cui 300.000 direttamente attribuibili alle truppe d’occupazione italiane.

Per il giorno del ricordo!
Ricordiamo il criminale di guerra, Mario Roatta, tre medaglie d'argento al valore militare!
La Repubblica Socialista di Jugoslavia aveva richiesto l'estradizione di Roatta per essere processato come criminale di guerra.
Le accuse mosse al generale Roatta erano:
di aver proceduto su ordine di Mussolini allo sterminio del popolo sloveno;
quale principale responsabile, nella sola provincia di Lubiana, della fucilazione di circa 1.000 ostaggi, della uccisione proditoria di 8.000 persone, dell'incendio di 3.000 case, dell'internamento di 35.000 persone, della distruzione di 800 villaggi, della morte per fame nel campo di concentramento di Arbe di 4.500 persone;
di aver infranto disposizioni della Convenzione internazionale dell'Aja relativa ai prigionieri, ai feriti e agli ospedali;
di aver disposto la fucilazione di partigiani fatti prigionieri e di ostaggi, di internare i componenti di intere famiglie e villaggi e di consegnare i civili in massa ai tribunali militari;
di aver disposto che i civili fossero ritenuti responsabili di tutti gli atti di sabotaggio commessi nelle vicinanze della loro abitazione e che per rappresaglia si potesse sequestrare il loro patrimonio, distruggere le loro case e procedere al loro internamento;
di aver disposto di consegnare ai tribunali militari i partigiani catturati feriti, le donne e gli uomini inferiori ai 18 anni e di fucilare sul posto tutti gli altri partigiani caduti prigionieri.
Per 15712
Messaggio 15720 del 05.03.2018, 12:29
Visto che si trova in vena di rivedere eventi storici Le rammento i tristissimi eventi delle foibe nonché le decine di individui ( non fascisti, ma meri elementi "scomodi") scomparsi nel nulla nel 45-47 ( anni della guerra civile non dichiarata). Per quanto consta gli insegnanti fascisti sono da condannarsi ( e da buttarsi sulla strada)i se istigano violenza contro chi manifesta in naniera pacifica. Non lo sono se esprimono in maniera pacifica la loro opinione, accettando lo scontro dialettico. Democrazia insegna
Per post 15711
Messaggio 15719 del 05.03.2018, 11:15
Gli insulti non sono nel mio stile, se non sono offeso prima.
La sua mi sembra la vecchia teoria degli opposti estremismi in nome della quale chi poi governa, nasconde altrettante efferatezze per il mantenimento del suo potere.
Ci sono continui esempi nella storia dei paesi cosiddetti democratici, Italia compresa, con appoggio a nazioni e a guerre di carattere economico. Nell' Italia "democratica" potremmo partire dalle cariche di Tambroni, Scelba, alla Gladio di Cossiga, alla Diaz e ... perché no alla difesa di Casa Pound.
Fino a invocare da parte del Renzi democratico (estremizzando) "la fucilazione sul posto" della Cassaro. Io sono democratico, e la mia democrazia è fra gli uguali.

Mancano le sue risposte:
E quanti sono gli insegnanti fascisti, che inevitabilmente in aula esprimeranno il loro giudizio sulla società? Licenziamo anche loro o no?
In quanto all'odio di classe, se esiste la società divisa in classi, come riconosci, spiegami perché dovrei amare quella che mi sfrutta e opprime?
Per per la stampa
Messaggio 15718 del 05.03.2018, 07:33
Purtroppo oltre a i fascisti dichiarati si trovano sempre altri individui che si dichiarano antifascisti e alla resa dei conti sono più assolutisti dei più biechi destrorsi. Chi - come Lei - sostiene l'odio contro lo Stato e le sue istituzioni come può autodefinirsi democratico ? Eviti di rispondermi con insulti per cortesia.
Per Per La Stampa
Messaggio 15717 del 04.03.2018, 20:20
E tu ti fidi di un ex presidente del consiglio, segretario di un partito che aspira a guidare ancora l'Italia che anziché affidarsi alla magistratura dichiara "E' da licenziare su due piedi?".
Alla faccia dello stato di diritto!
Se questo è il concetto di stato che ha chi guida il paese ... allora tutto è permesso.
E quanti sono gli insegnanti fascisti, che inevitabilmente in aula esprimeranno il loro giudizio sulla società? Licenziamo anche loro o no?

In quanto all'odio di classe, se esiste la società divisa in classi, come riconosci, spiegami perché dovrei amare quella che mi sfrutta e opprime?
Per La Stampa
Messaggio 15716 del 04.03.2018, 15:42
Indipendentemente dal profilo penale e-o amministrativo: vi fidereste voi di affidare i vostri figli ad una persona che incita all'odio di classe e che istiga l'avversione nei confronti delle istituzioni dello Stato ? Mi sa che questa persona avrebbe dovuto scegliere un altro mestiere !!! ( e badate bene : io sono di sinistra e in più' di una occasione le forze di polizia mi hanno indispettito)
Da La Stampa
Messaggio 15715 del 04.03.2018, 12:31
La Stampa - I giuristi democratici: “Illegittimo il licenziamento della docente che urlava contro la polizia”
«Il lavoratore non vende se stesso ma solo le attività indicate nel contratto e nell’orario ivi previsto, restando irrilevante la sua vita extralavorativa»

Pubblicato il 03/03/2018
Ultima modifica il 03/03/2018 alle ore 10:55
I Giuristi Democratici esprimono «preoccupazione per il violento attacco con conseguente gogna mediatica da parte di personalità politiche e rappresentanti delle istituzioni che in questi giorni sta investendo la giovane docente di Torino, Lavinia Flavia Cassaro».
«Quel che indigna non è l’incitamento alla magistratura ad appurare l’eventuale commissione di reati: ciascuno è libero di farlo - meglio se tramite esposto che via Twitter -, ma l’intenzione di colpirla nella sua vita lavorativa, ponendo definitivamente fine al suo difficile e precario percorso lavorativo. E ciò al di là di qualsiasi eventuale processo e di qualsiasi condanna» si legge in una nota.
«Ciò che ha segnato la costituzionalizzazione del rapporto di lavoro è la sua contrattualizzazione: il lavoratore non vende più se stesso ma solo le attività indicate nel contratto e nell’orario ivi previsto, restando irrilevante la sua vita extralavorativa -spiegano i Giuristi democratici -.
Lavinia Flavia Cassaro, in una situazione di esasperazione (erano in corso cariche contro i manifestanti antifascisti), si è lasciata andare a un non condivisibile sfogo rabbioso: se verrà rilevato in ciò una condotta giuridicamente rilevante, ne risponderà all’esito del relativo processo».

«Licenziarla ora - conclude la nota dei Giuristi democratici- significherebbe invece solo mediaticamente segnare un’equidistanza tra fascismo e antifascismo, tra chi spara e chi grida a volto scoperto e mani nude, e questo non è accettabile. I Giuristi Democratici auspicano quindi l’immediata sospensione del procedimento disciplinare».
riese
Messaggio 15714 del 02.03.2018, 18:04
Provenienza: Rio
Ormai prossimi al 4 marzo, dopo la sarabanda degli appelli e delle folli promesse giocate sui media, un elettore da sempre coerente con le sua scelte di sinistra si guarda intorno con non poco smarrimento. Gli risuonano nella testa echi del noto motivo: a Chi?, e non sa cosa rispondere con bastante certezza. Affidarsi alle note di “fin che la barca va”?. No, non è da lui. E allora? Allora non gli resta che turarsi bocca e occhi, confidando nella buona sorte, e cercare qualche barlume di luce a sinistra, sull’onda del ricordo e della nostalgia. Ma con lo sgomento dell’ incertezza.
Rio unificato
Messaggio 15713 del 02.03.2018, 02:45
Lo sapete che esiste un modo per far salire i “mi piace” su Facebook? Basta pagare ma non poi tanto. Con 13$ e fino a 20 euro si possono comprare fino a 3000 i like. E poi rinnovare la richiesta fino a quante volte si crede. Se è solo per vanita’ politica o personale la cosa è ridicola ma comunque tollerabile. Se invece viene espletata da enti, amministrazioni e varie per deviare l’informazione pubblica o dare false notizie, la cosa è grave e potrebbe dare luogo anche ad ipotesi di reato.
Ivano
Messaggio 15712 del 01.03.2018, 21:22
M5S, PD e altri
una considerazione personale.
La principale arma usata contro i grillini era l'accusa di incompetenza.
Ora che hanno presentato gli eventuali ministri, sicuramente con competenze specifiche migliori di molti ministri del vecchio e nuovo governo PD (un nome a caso ... Fedeli o ... Poletti ... o Alfano ... o Madia ... o Lorenzin ... o ...) l'arma principale si è spuntata.
E ora? Ho visto Renzi in affanno dalla Berlinguer.
Ansa
Messaggio 15711 del 01.03.2018, 20:49
E, in una nota, Giuliano liquida la Buona Scuola così: "Tutta da buttare e da riscrivere da capo". "Alle assunzioni fatte, e che restano, ne faremo altre - rileva -. Ci tengo a far sapere inoltre che mi sono dimesso dal sindacato ANP il giorno successivo alla dichiarazione avvenuta in un convegno, dove ANP utilizzava il termine "docente contrastivo" con riferimento ai docenti contrari alla buona scuola.
Non scioperai in occasione dello sciopero del 5 maggio contro la 107 poiché coincideva con le prove invalsi. Insieme a tanti docenti e dirigenti sostenemmo che la 107 andava superata, conclude Giuliano.
Sulla vicenda interviene il leader Pd, Matteo Renzi. "Giuliano è un nostro amico, è un consulente della Giannini e della Fedeli. E' un preside, anche bravo, che ci ha aiutato a scrivere la riforma della Buona scuola. In tanti momenti, anche di polemiche e insulti, lo ricordo darmi il sostegno pubblico: 'presidente sono con lei, vada avanti'. La nota di oggi? Penso che ce l'abbia fatta Casaleggio".
"Sono stato presentato 4 ore fa e ho scoperto di essere stato quello che ha scritto la Buona Scuola, non ho scritto un rigo.
Scopro di avere amicizie importanti, io l'onorevole Matteo Renzi l'ho visto due volte in pubbliche occasioni, ho una concezione di versa di amicizia.
Questa mattina in una trasmissione ho usato forse un termine troppo morbido, dicendo superiamo la riforma.
Allora dico riscriviamola", afferm Giuliano.
Dottor Salvatore
Messaggio 15710 del 01.03.2018, 19:32
Provenienza: da Huffpost
"Dottor" Salvatore e "Mister" Giuliano. Non è ben chiara l'idea che il ministro indicato come successore di Valeria Fedeli al Miur da Luigi Di Maio ha della riforma cardine per il mondo scolastico fatta dal Governo guidato da Matteo Renzi. Dopo il suo intervento a L'Aria che Tira in cui ha salvato alcune parti della legge, Salvatore Giuliano ha avvertito l'esigenza di correggersi e di inviare una nota di chiarimento. Nella quale il preside dell'istituto Majorana di Brindisi non usa mezzi termini sulla legge: "Tutta da buttare e da riscrivere da capo. Alle assunzioni fatte, e che restano, ne faremo altre". Non solo: in occasione dello sciopero del 5 maggio 2015 al quale presero parte decine di migliaia di insegnanti italiani (100mila solo a Roma, 30mila a Milano) proprio per protestare contro il disegno di legge del Governo Renzi, Giuliano non vi prese parte perché "coincideva con le prove invalsi. Insieme a tanti docenti e dirigenti sostenemmo che la 107 andava superata". Risposta sbagliata, da 2 in pagella, verrebbe da dire. Perché è di Salvatore Giuliano la firma sotto un documento, elaborato insieme ad altri tre dirigenti scolastici, e sottoposto a una platea di colleghi e docenti. Un documento dal titolo esaustivo: "Io non sciopero. E voglio migliorare la Buona Scuola". Nel documento si legge chiaramente che pur riconoscendo come il ddl sia "suscettibile di elementi migliorativi", "ne difendiamo con forza l'impianto e il coraggio con il quale interviene a riformare la scuola italiana con l'obiettivo di rinnovarla". Non solo: "Per questo vogliamo ribadire le nostre ragioni di contrarietà allo sciopero del 5 maggio, uno sciopero demagogico, peraltro proclamato nella data di svolgimento dei test del SNV, che riteniamo strumento indispensabile per la conoscenza dello stato di salute del nostro sistema educativo e per il suo miglioramento".
Rio
Messaggio 15709 del 01.03.2018, 19:17
Con decreto dirigenziale n.2400 del 14.2.2018 la Regione Toscana ha deliberato, con un impegno di 6.500.000 euro, la concessione dei contributi previsti dalla legge per le 13 fusioni attuate nella nostra regione. Fra i comuni assegnatari. il nuovo Comune di Rio riceverà la prima tranche di 500.000 euro delle cinque rate annuali previste. Pur nelle attuali ristrettezze di bilancio, sono stati quindi puntualmente onorati gli impegni assunti nella legge di incentivazione delle fusioni. Il nuovo Comune di Rio attende ora l’erogazione della quota spettante allo Stato, che dovrebbe aggirarsi sui 400/450.000 euro per la durata di 10 anni, cosi da raggiungere il previsto gettito di 6.500.000/7.000.000. E’ senza dubbio questa la migliore risposta a quanti, contrari alla fusione, manifestavano dubbi sulla reale consistenza delle provvidenze. Sta ora alla nuova amministrazione del Comune di Rio. che sarà eletta in primavera, di utilizzare al meglio queste risorse, prive di vincoli di destinazione, per contribuire ad un reale sviluppo del territorio La soddisfazione per chi scrive è di vedere avviato un progetto nel quale ha creduto e ritenuto ineludibile. Con la dotazione finanziaria complessivamente assegnata, ma anche con la devoluzione dei beni demaniali, il nuovo Comune di Rio si avvia a divenire fra i più ricchi della Provincia per risorse spendibili. I cittadini debbono ora trarre le conseguenze da una situazione irripetibile ed avviarsi, senza recriminazioni, su una traiettoria di sviluppo che li riconduca a quella Comunità ricca e orgogliosa del proprio passato. RENZO GALLI *Già Sindaco di Rio Marina
Sillogismo carpiato
Messaggio 15708 del 01.03.2018, 19:13
Provenienza: da Camminando
Caro grillo di campo, non è detto che pur partendo da due premesse vere, non si possano derivare conclusioni false. Concordo con te che l’ M5S vada 'provato', ma, aggiungo che non può essere la soluzione anzi accelererebbe il momento del colpo di grazia per il paese dopo di che ci si deve ricontare sul serio per ripartire da zero. Neanche il padreterno può far ripartire un paese fra i più corrotti al mondo con un sommerso pari ad un terzo del Pil , con un’evasione di circa 140 mld di Euro/anno, con debito pubblico di circa 2300 miliardi di euro pari al 130% del Pil, con livelli di disoccupazione e di povertà oramai fuori controllo. L’ M5S, dicevo, non può essere la soluzione perché immaturo, impreparato democraticamente, senza mestiere e terrorizzato dall’ipotesi di uscire dal mondo virtuale della Casaleggio & C. e mettere i piedi per terra per confrontarsi con gli altri esseri umani, ingenuo ed onesto forse, ma troppo arrogante e spocchioso. Governare democraticamente un paese già inventato, attrezzato con la più bella carta costituzionale esistente al mondo, vuol dire essenzialmente impostare delle line guida, delle visioni all'interno delle quali vanno trovate le migliori soluzioni operative condivise con le altre realtà del paese. Ciò presuppone una grande capacità di ricerca, di confronto, di mediazione, di cultura e di sani principi ed esperienze democratiche. Se ripercorriamo gli anni che dal dopoguerra arrivano a poco prima del craxismo, con tutti i limiti al confronto con altri paesi europei, ci rendiamo conto di cosa vuol dire governare, di cosa vuol dire far politica e di quali sono i profili minimi richiesti per ‘i politici’. Confronti serrati, talvolta così aspri da poter essere definiti scontri, animati però dalla volontà di trovare soluzioni condivise, hanno prodotto eccellenti riforme per la sanità, scuola, diritti e tutela del lavoro, diritto al divorzio, diritto all’aborto etc. etc. di cui tutt’oggi apprezziamo i benefici. Così si è mossa una destra liberale, D.C., al governo ed una sinistra con le palle, P.C.I., all’opposizione. Con questo voglio dire che in democrazia, non si possono produrre risultati significativi senza un serrato confronto, mediazioni, senza accordi che portino all’individuazione della miglior soluzione condivisa evidentemente e necessariamente coerenti con le linee guida tracciate dalle politiche dei governi e supportate della maggioranza parlamentare. Poi a partire da Craxi che riapre le porte ai populismi ed ai semidei dei colpi di mano ed il declino ha inizio al passo con la cultura becera del privilegio sul diritto sempre più messo al bando. Questa è la storia del mago, caro grillo di campo, diversamente avviene quello che oggi tocchiamo con mano. Morale: l’M5S al comando per gestire l’abbandono nave. Mauro
Claudio De Santi
Messaggio 15707 del 01.03.2018, 19:10
“Accolgo con grande soddisfazione la notizia dell’arrivo da parte della Regione Toscana dei primi contributi derivanti dalla fusione dei comuni di Rio Elba e Rio Marina a favore del neonato comune di Rio”. A parlare è Claudio De Santi, già sindaco di Rio nell’Elba, convinto promotore del referendum che ha portato alla riunificazione delle due Rio ed alla nascita di un nuovo soggetto amministrativo. “Prendo atto con soddisfazione dell’avvio delle procedure con cui la Regione finanzierà il nuovo comune – ha voluto sottolineare De Santi – e mi astengo dal commentare le dichiarazioni rilasciate a suo tempo dai ‘bastian contrari’ riesi, anche per non violare la par condicio elettorale, pur invitando chi ci legge ad un giudizio consuntivo inevitabile su come sono andate le cose a Rio”. “Devo però sottolineare che la scelta amministrativa fatta a suo tempo si sta man mano concretizzando esattamente come avevo progettato – ha aggiunto Claudio De Santi – gratificando chi, come me , ci ha messo , oltre all’impegno personale, anche la faccia, avventurandosi in una scommessa di semplificazione amministrativa che la gente dell’Elba aveva impietosamente bocciato solo pochi anni fa con la proposta di comune unico dell’Isola d’Elba”. “La notizia di oggi è la conferma che per il comune e per la gente di Rio si apre un futuro roseo proprio come avevamo auspicato che avvenisse; ora – conclude De Santi – toccherà ai riesi, fra poche settimane, scegliere chi dovrà guidarli in questo nuovo percorso amministrativo, verso la rinascita di un territorio che avrà solide basi grazie proprio alla scelta della fusione amministrativa. Il nuovo Comune di Rio si avvia a diventare fra i più ricchi dell’Elba per risorse e per operatività. Mi auguro che, sulla scia di quanto sta per concretizzarsi con le prossime elezioni politiche, si possano creare i presupposti per un buon governo di quel territorio così bisognoso di rilancio e di consacrazione delle proprie potenzialità”.
Riese
Messaggio 15706 del 27.02.2018, 13:49
GAVIN JONES - IL CORRISPONDENTE: “IN ITALIA I MEDIA NON SCRIVONO DELLE SUE CONDIZIONI, NÉ DEI PROCESSI”
di Tommaso Rodano

Gavin Jones è corrispondente di Reuters a Roma dal 1995. Segue la politica italiana dall’anno dopo la prima campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Osserva da vicino l’ex Cavaliere da 23 stagioni. E i suoi cambiamenti:
“In un’intervista di alcune settimane fa – annota Jones – gli ho sentito dire diverse frasi che mi hanno colpito: sembrava in uno stato di confusione evidente. Magari è normale per un uomo di 81 anni. Ma mi lascia perplesso che nessuno ne parli”.
In uno degli ultimi discorsi pubblici Berlusconi si è vantato di aver alzato le pensioni a “mille lire al mese”. La sua “fatica” è solo folklore o è un argomento politico?
Non solo confonde euro e lire, ma dimentica quasi sempre i miliardi quando parla del Pil o del debito pubblico. Mi ha colpito una frase in particolare: ha detto che quando era al governo ha abolito 411mila leggi. Non è un lapsus: è una cifra precisa. Un numero assurdo, senza alcun fondamento.
I media sottovalutano la confusione di Berlusconi?
Da osservatore esterno, mi sembra strano che non se ne parli affatto. Quasi come se tutti facessero finta di non vederlo, come nella fiaba “I vestiti dell’imperatore”: nessuno dice che il monarca è nudo, solo un bambino. Ma c’è una rimozione – e lo dico di nuovo da giornalista straniero – ancora più impressionante.
Quale?
Mi sembra che Berlusconi sia trattato con straordinario rispetto. Quasi con reverenza. Quando è intervistato, non vengono mai citati i suoi problemi: la condanna, il conflitto di interessi, i processi ancora in corso. Sono temi che la stampa estera ha enfatizzato molto. Qui non esistono. In Inghilterra sarebbe inconcepibile che in tutta la campagna elettorale non sia mai citato il fatto che un leader politico sia a processo per corruzione dei testimoni.
L’Italia sembra sotto anestesia. Non trova che queste elezioni siano tra le meno attese che le sia capitato di raccontare?
Trovo che sia stata una campagna spenta, quasi artificiale, finta. Probabilmente perché c’è l’idea di fondo che non vincerà nessuno e troveranno un accordo dopo il voto. Non ci sono idee originali per animare la campagna e non ci sono nemmeno soldi: i partiti sono in rosso. La campagna elettorale si fa tutta in televisione e pochissimo in piazza, ma poi neanche in tv ci sono duelli tra i leader. L’unico che avrebbe interesse a farli è Renzi, ma gli altri si negano, non vogliono riaccreditarlo.
Ricapitolando: B. è un capo politico anziano, poco lucido, senza più guizzi e idee. Com’è possibile che abbia ancora un ruolo centrale, di chi è la colpa (o il merito)?
La mia impressione è che nessuno abbia mai voluto dargli il colpo di grazia, né a sinistra né a destra. Renzi ha disegnato la legge elettorale insieme a lui, danneggiando i 5Stelle. Nel centrodestra nessuno ha mai provato a rimpiazzarlo. Berlusconi non è nemmeno più così popolare, ormai. Guardi i numeri. Forza Italia potrebbe prendere il 16%, con un’affluenza attorno al 70%. Dunque il 10% dell’elettorato.
Questo significa che 9 italiani su 10 non votano Berlusconi. Eppure è ancora lì, a capo dello schieramento che potrebbe vincere le elezioni.
Ivano
Messaggio 15705 del 25.02.2018, 12:34
Da un art. di Rita Guma, sulla Gelmini che ha tagliato nel 2010 l'unico corso di laurea breve esistente sul packaging presso l'università di Bologna.
Non che i governi di centro sinistra abbiano maggiore sensibilità sull'argomento. Potrei parlare (male) di Mussi e anche della Velo.
Comunque la sensibilità e i risultati sono in mare, dappertutto. Si preferisce aprire discariche anziché investire in formazione per la prevenzione. Negli usa ci sono circa 20 corsi di laurea, in Italia 0. L'aspetto più sconfortante è che questi, come probabilmente altri, sono ignoranti e non ne sono consapevoli!

" ... Oppure basterebbe vedere che alcuni atenei esteri, come l’Università di Stato dell’Indiana, hanno una facoltà con lo stesso nome, e che l’Università di Stato del Michigan ha addirittura una Scuola di Packaging. E questo solo per citare due università degli Stati Uniti, Paese mitizzato da questo governo, ad esempio, per quanto riguarda il sistema giudiziario."
Negli usa ci sono circa 20 corsi di laurea, in Italia 0.
" ... Ma, per sapere quanto è importante lo studio del packaging, anche non volendo approfondire, il ministro avrebbe potuto inserire su Google il tris di termini inglesi (visto che l’inglese e l’informatica sono – a parole – due bandiere di questo governo) “science”, “technology” e “packaging”, ed avrebbe trovato ben 7.150.000 risultati (e stiamo parlando solo dell’inglese). Quindi tale specializzazione non è un’inutile invenzione dell’università italiana che l’ha avviata (Parma), ma un tema importante dibattuto da atenei ed industrie di tutto il mondo."
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