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Autore Messaggio
Ivano
Messaggio 12455 del 14.02.2016, 10:52
Provenienza: Vialfrè
Caro Roberto, sono addolorato e ti sono vicino.
Sentite condoglianze a te e a tutta la famiglia.
X 12453
Messaggio 12454 del 14.02.2016, 10:41
Provenienza: Rio
Caro mio, la tu gnoranza un si pesa manco co la bascula di Rialbano. Meno male che sete rimasti in poghi.
Padeterno
Riese
Messaggio 12453 del 13.02.2016, 18:15
Provenienza: Piano
Per me 12453 continui a non capire, non leggere e non essere preparato ma solo fazioso. La gestione associata del turismo non gestisce i soldi del contributo di sbarco. Leggi dopo , è' la consulta dei sindaci e le percentuali a cui ti riferisci, bassissime per Rio nell'Elba sono quelle che Rio deve pagare, non prendere. Se vuoi ti rispiego come ha detto il Sindaco...capra
S. Cirillo che ... i microbi! A me ...
Messaggio 12452 del 13.02.2016, 17:56
Provenienza: Paradiso
Per Carrozzone
Un segretario serio, un funzionario al bilancio preparato, funzionari all'edilizia pubblica e privata, seri e preparati. Il tutto a prendi 3 e paghi 1.
Il carrozzone
Messaggio 12451 del 13.02.2016, 16:48
Provenienza: San Remo
E alla fine ci siamo arrivati . L'attrazione fatale del fiorentino per terrazzo, alias Barbetti comincia a dare risultati . Di corsa il consiglio. Subito come bravi maggiordomi perché la promessa era 150 mila euro contanti dalla tassa di sbarco e ora .... Siamo legati e lui lo accoltella, neanche alle spalle . Gli ha dato tutto quello che voleva e non basta, lo uccide e uccide anche noi poveri Riesi , tanto fieri del nostro passato e assai modesti del nostro presente . Gli paghiamo in parte la segretaria che ubbidisce a lui , gli paghiamo in parte architetto che viene proprio pochino. Gli paghiamo il ragioniere e quello fa quel che dice la dottoressa B1 . Ma noi cosa abbiamo guadagnato da diventare il sobborgo popolare di capoliveri ?
Claudio de Santi
Messaggio 12450 del 13.02.2016, 15:31
Provenienza: Rio nell'Elba
Lei non ha capito o non ha letto tutta la convenzione. Le percentuali a cui si riferisce sono relative alla gestione associata turismo e al canile/gattile dove noi partecipiamo alle spese per una cifra irrisoria del 3 % circa. Gli importi residui sarebbero decisi dalla consulta dei Sindaci ove ogni sindaco conterebbe per il n di consiglieri che ha, quindi in modo praticamente paritetico. Questa consulta deciderà quanto dividere e come. La proposta Di Ruggero Barbetti è' favorevole a Rio, speriamo che anche qualcun altro sia disponibile.
Contributo di Sbarco:briciole per Rio Elba
Messaggio 12449 del 13.02.2016, 14:14
Contributo di Sbarco, ecco la proposta fatta da Barbetti Ripartizione a scapito Rio Elba Ipotesi di iscrizione a bilancio dei proventi dal contributo di sbarco : 30% in funzione della popolazione residente, 70% in funzione delle presenze turistiche. Allora caro Sindaco De Santi facciamoci pagare .....il RALLY....perchè senza le ns "importanti e spettacolari strade" non verrebbe certamente fatto.....
Grazie M5S
Messaggio 12448 del 12.02.2016, 13:11
VITTORIA M5S! VI RICORDATE IL PASSAGGIO LIRE-EURO? ANCHE STAVOLTA GOVERNO E BANKITALIA HANNO PROVATO A FREGARE NOI CITTADINI. Il MoVimento 5 Stelle ha proposto ed è riuscito a fare approvare alla Camera dei Deputati un ordine del giorno al decreto Milleproroghe. Una speranza in più per chi ha dimenticato qualche vecchia banconota di lire e ora vorrebbe convertirla in euro.
Centro Studi Enti Locali
Messaggio 12447 del 12.02.2016, 10:21
Provenienza: Consiglio Comunale
15 anni di storia Riese - CONSUNTIVO 2010 - Parte 2 - continua dal post 12448
CONSUNTIVO 2010
DATI UFFICIALI - DCC n. 24 del 27.04.2011


(A) Come si desume dal relativo e obbligatorio Quadro riassuntivo, la “Gestione di competenza 2010” chiuse con un dato di -163mila euro. Un dato ancora negativo dopo i -241mila euro del 2009. In totale -404mila euro in 2 soli anni. Ad ogni modo, tecnicamente si ricorda che il valore era la somma algebrica fra una differenza negativa “Disavanzo della competenza” di -62mila euro (riscossioni meno pagamenti) e una differenza negativa “Disavanzo dei residui” (residui attivi meno residui passivi) di -101mila euro.
(B) Se poi andiamo al “Risultato della gestione di competenza 2010” abbiamo evidenza degli equilibri parziali che seguono. Sono evidenze e situazioni che avranno provocato attenzione.
Parte corrente Entrate: accertamenti di Entrate correnti con +2,297 mln/euro, ovvero in “caduta libera”; ciò in confronto ai risultati degli ultimi anni, ovvero rispetto ai +2,695 mln/euro del 2009, ai +3,003 mln/euro del 2008, ai +2,758 mln/euro del 2007, ai +2,537 mln/euro del 2006 e ai +2,227 mln/euro del 2005; quindi nel 2010 le Entrate segnavano un forte arretramento tornando ai livelli del 2005; su base annua 700mila euro in meno rispetto al 2008 e 400mila euro in meno rispetto al 2009; un “crollo” composto di 1,1 mln/euro in un solo biennio; ma, pur sempre 1,1 mln/euro in più nel 2010 rispetto ai “miseri” +1,201 mln/euro del 1999.
In breve, si trattava di importi in Entrata corrente da considerare preoccupanti per sostenere l’alta Spesa corrente del Comune di Rio nell’Elba; d’altra parte, se già la pur bassa Spesa corrente (con restituzione mutui) nel 1999 superava le Entrate correnti di ben 141mila euro, con un grave “deficit” di Bilancio, il Comune di Rio nell’Elba nel 2010, e sempre a maggior ragione, doveva riuscire ad agire poiché la Spesa corrente era lievitata dal 1999 al 2010 di circa 1,0 mln/euro su base annua (+82,6%) e quella con le rate dei mutui da restituire ogni anno era cresciuta di quasi 1,4 mln/euro (1.366mila euro), in pratica oltre che raddoppiata; una cifra che alla lunga poteva essere difficilmente sostenibile per le finanze pubbliche di un Comune della dimensione di Rio nell’Elba; ne consegue, ove si fosse ritenuta anche in termini “Politico-amministrativi” la Spesa corrente solo parzialmente contenibile o faticosamente controllabile, che non “restavano” molte soluzioni: agire ancora sulle Entrate correnti;

Parte corrente Spesa: a riprova di quanto appena sostenuto, veniamo agli impegni di Spesa corrente che marcavano nel 2010 un importo di 2,401 mln/euro rispetto ai 2,502 mln/euro del 2009, ai 2,555 mln/euro del 2008, ai 2,478 mln/euro del 2007, ai 2,291 mln/euro del 2006, ai 2,165 mln/euro del 2005 e ai 1,994 mln/euro del 2004; insomma, stabilizzata e in leggera decrescita nel 2008-2010, ma in pur sempre in aumento di ben +407mila euro in soli 6 anni; aumento piuttosto “ragguardevole” o “elevato” della Spesa corrente del +20,4% il 2010 sul 2004; con le Entrate correnti quell’anno che non reggevano bene il livello della Spesa corrente; comunque, nel 2010 il problema finanziario lasciato in eredità dalla precedente amministrazione 1999-2009 si esasperava sempre più poiché, come negli ultimi esercizi, la Spesa corrente era irrigidita rispetto alle Entrate correnti che invece tendevano a flettere; la criticità della situazione in certa parte si doveva ai 151mila euro di interessi passivi del 2010 più che raddoppiati, nonostante il calo dei tassi, in confronto ai 64mila del 2000 che erano a tasso fisso; gli interessi passivi erano diventati una vera costante del Comune rispetto ai bassi 64mila pagati nel 2000.
Si ribadisce che la scelta di indebitarsi continuava ad “asfissiare” sempre più il Comune, come un capestro, il quale deprimeva le finanze comunali, in particolare se si fosse deciso di utilizzare altre vie finanziarie per coprire quota della Spesa corrente e di scaricare così sul Bilancio, attraverso tale “sistema” contabile, i conseguenti oneri tramite nuovo indebitamento e ulteriori interessi passivi; a parte gli aspetti tecnico-contabili, le discutibili inclinazioni di “Politica finanziaria e di Bilancio” del Comune nel decennio 1999-2009, supportate dall’impostazione tecnica, continuavano a generare un negativo effetto moltiplicativo sulle finanze comunali e conseguente possibile detonazione finanziaria;
ad ogni modo, proseguendo con i dati, gli impegni per le Spese correnti più il rimborso quota capitale mutui di 307mila euro nel 2010, portavano il livello della Spesa “ordinaria” da finanziare (Titolo 1° e Titolo 3°), con i primi tre Titoli (1°, 2° e 3°) dell’Entrata corrente, al valore di 2,708 mln/euro; per chi analizza, questi dati sono nuovamente il segnale di vere sofferenze finanziarie; va però precisato che questi dati preoccupanti, anziché indurre a contenere lo “scarico” col ribaltamento della Spesa sul debito, all'opposto si accompagnarono nel 2010 ad un forte andamento della Spesa in C/Capitale e al suo connettersi, appunto, con l’aumento del debito a lungo termine, non confermando la nuova amministrazione 2009-2014 le scelte fatte nella seconda metà del 2009.
E' opinione degli analisti, sempre sulla base delle cifre, che nel 2010 si riprendesse ancora la creazione di condizioni di Bilancio che avrebbero generato ad una scadenza sempre più vicina nuovi problemi finanziari; in pratica, si allentava la prudenza del 2009.
basti dire che mentre nel 1999 la restituzione mutui e gli interessi passivi dovevano essere finanziati per 96mila euro all’anno, nel 2010 servivano risorse per ben 458mila euro annui; nel quasi sestuplicare questa particolare e durevole Spesa si faceva crescere il fardello sulle generazioni riesi poiché si stava riprendendo l’azione, forse non ben ponderata e imprevidente, di fabbricare una sorta di “dipendenza” finanziaria sul Comune di Rio nell’Elba attraverso tale Spesa con effetti perduranti; e duole constatare non solo 4 anni fa, ma anche nell’oggi, e così nel futuro, per la comunità riese; a riconferma dell’opinione tecnica qui espressa, il Comune di Rio nell’Elba nel 2010 sottoscriveva ulteriori mutui passivi per 1.369mila euro (p. 9 del Conto del Bilancio 2010), ovvero incrementava il debito già esistente di oltre 1 milione di euro (1.369mila - 307mila); davvero scelte politico-amministrativi da ritenersi poco avvedute e lungimiranti rispetto a quelle prudenti della fine del 2009;
• Parte straordinaria: il Titolo 4° e il Titolo 5° delle Entrate accertate ammontavano a +1.665mila euro, mentre le Uscite impegnate nel Titolo 2° segnavano 1.417mila euro per investimenti;
Conto terzi: 300mila in Entrata e altrettanto in Uscita, come doveva essere
Centro Studi Enti Locali
Messaggio 12446 del 11.02.2016, 14:09
Provenienza: Consiglio comunale
15 anni di storia Riese - CONSUNTIVO 2010 - Parte 1
CONSUNTIVO 2010
DATI UFFICIALI - DCC n. 24 del 27.04.2011


N.B. 2010/A. La deliberazione che di seguito trattiamo è, nel passare del tempo, ormai a noi molto vicina. Quasi vicinissima. Siamo soltanto a 4 anni da oggi. Comunque, si consenta, poiché lo riteniamo utile per inquadrare la situazione a metà del 2011, di sottolineare qualcosa che riguardava il ruolo politico-amministrativo nel Comune di Rio nell’Elba. Ciò vale, in special modo, perché gli amministratori erano stati eletti nel 2009 ed erano soltanto al loro 2° anno scarso di Consigliatura o di Giunta municipale per il Sindaco e per gli Assessori da lui nominati. In genere erano quindi ancora relativamente nuovi nel compito democratico da svolgere, almeno a Rio nell’Elba. Viceversa, come detto più ampiamente per l’anno 2010 (a cui si rimanda), altre esperienze amministrative e/o tecniche altrove vissute potrebbero esserci sempre state e, ovviamente, la sottolineatura potrebbe cambiare verso: meno di 2 anni a Rio nell’Elba, ma tanti altri anni altrove con vari incarichi negli Enti Locali. E’ una questione di non poco conto.
Ad ogni modo, la domanda è, dopo quasi 2 anni di amministrazione: nessuno si stava rendendo ben conto di ciò che pare accadesse circa alcune anomalie contabili, gestionali e non solo? Spesso significative se non importanti? Forse andrebbe chiesto, ma non compete certamente agli analisti che ora sono qui e leggono le carte e la documentazione messa a disposizione dagli attuali amministratori 2014-2019. E che svolgono il lavoro soltanto con un certo livello di approfondimento in considerazione del ridotto tempo disponibile e che ci è stato concesso.
In ogni caso, ciò detto, nella DCC di cui trattasi (la n. 24 del 27.04.2011), in premessa a “verbale” a proposito della discussione tenutasi in Consiglio comunale, intervenne dapprima l’allora Assessore con delega che, come il precedente anno, illustrò la deliberazione e concluse rilevando “… una situazione da correggere rappresentata dall’avanzo vincolato che rappresenta [sic], purtroppo, una carenza dell’amministrazione sul piano organizzativo ed operativo …”. Poi il Sindaco disse che concordava con l’analisi dell’Assessore che aveva parlato e sostenne, rimarcando, quanto segue e cioè “che la principale carenza riguarda il settore tecnico …”. Insomma, il Sindaco e il suo Assessore sostenevano tesi molto ma molto importanti [n.d.r.: per gli analisti questi sono argomenti importanti da valutare, incrociare e contestualizzare con l’attività di verifica contabile ad ampio spettro in corso anche su altri versanti comunali e per poter, così, validare sotto il nostro profilo professionale la consistenza o l’inconsistenza di quanto affermato nel 2011 o, comunque, pur da esterni, forse comprenderne l’arcano]. Tuttavia, nessun altro intervento. L’esito del voto andò così: su n. 10 votanti del Consiglio comunale, n. 8 votarono a favore e n. 2 contrari. Si segnalavano n. 3 assenti.
Altresì, la DCC n. 24 del 27.04.2011 pare evidenziare talune “anomalie” (imperfezioni, mancanze, errori, ecc.) non solo rispetto alle principali norme di legge raccolte nel TUEL del 2000, ma anche se volessimo confrontare tale Deliberazione consiliare col DPR 194 del 1996, ovvero col Decreto del Presidente della Repubblica che va sotto il titolo “Regolamento per l'approvazione dei modelli di cui all'art. 114 del D.Lgs. 77/1995, concernente l'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali”. Si ricorda che l’art. 114 è stato poi trasfuso nell’art. 160 del Tuel medesimo dal nome “Approvazione di modelli e schemi contabili”, . L’art. 160 del Tuel dispone con forza di legge: “1. Con regolamento, da emanare a norma dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono approvati: … (b) il sistema di codifica del bilancio e dei titoli contabili di entrata e di spesa; … (d) i modelli relativi al conto del tesoriere; (e) i modelli relativi al conto del bilancio ivi incluse la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e la tabella dei parametri gestionali; (f) i modelli relativi al conto economico ed al prospetto di conciliazione; …”.
Allora, ecco cosa sembra palesarsi di più anomalo nella Deliberazione, salvo altre cose che abbiamo tralasciato, e che un occhio minimamente esperto o avveduto avrebbe dovuto cogliere, ragionevolmente, con una certa applicazione e facilità.
1. Alla luce di quanto si dimostrerà nel proseguo di questa Relazione, qui riferita all’anno 2010, e in altri elaborati conclusi o in corso di predisposizione, talvolta non pare proprio che sia stata sempre rispettata nell’allegato “Conto del Bilancio 2010” al “Rendiconto della gestione 2010” la corretta codifica del bilancio e dei titoli contabili di entrata e di spesa, con ciò producendo diverse e rilevanti “anomalie”;
2. Non si sosteneva in delibera, come l’anno precedente, che i dati di cassa del Tesoriere “coincidono perfettamente con le scritture contabili di questo Comune”; invece si asseriva in modo neutro “il Tesoriere di questo Ente ha reso il conto della propria gestione relativa all’esercizio finanziario 2010”; però mancava in allegato il Modello di legge “Conto del Tesoriere” come da allegato n. 11 del DPR 194/1996; quindi, come era possibile riscontrare i conti del Tesoriere con quelli del Comune resta qualcosa di ambiguo; alla luce dei vari N.B. che si trovano in precedenza a questa Relazione tecnica finale o che saranno illustrati più avanti, nonché alla luce del Report 1° Stadio in via di elaborazione e di altro ancora, la questione non è assolutamente di poco conto e pare piuttosto “anomala”;
3. Si citava in delibera il “Conto del patrimonio”, però tale documento di legge, come da Modello n. 20 del DPR 194/1996, in atti non si trova; non c’è; altresì, abbiamo in allegato alla DCC n. 24/2011 una “Relazione economico-patrimoniale al rendiconto anno 2010” che in qualche modo pare rimpiazzasse il Modello di legge, ma assolutamente in modo non conforme alle regole e alle disposizioni poiché mancavano le codifiche di legge che consentissero di evidenziare e valorizzare puntualmente l’articolazione e la composizione della situazione patrimoniale del Comune di Rio nell’Elba; non si sottovaluti la questione perché non si trattava di quisquiglie; si pensi che tra Attivo e Passivo stiamo parlando di 37,584 milioni di euro, cioè di decine di milioni di euro dei cittadini di Rio nell’Elba ovvero 37.583.839,58 euro se prendiamo per valida la suddetta Relazione; parliamo di oltre 30.000 euro ad abitante; 30.000 euro pro capite che riguardano ogni singolo cittadino; pare propria una importante “anomalia”; come sia stato possibile scordare ufficialmente in atti pubblici un documento siffatto, addirittura scrivendo che era presente nella deliberazione e che veniva deliberato, resta un episodio indefinibile al quale non sappiamo davvero rispondere;
4. Non si citava in delibera e addirittura mancava in allegato il “Conto economico” di cui all’art. 229 del Tuel da predisporre secondo il Modello n. 17 del DPR 194/1996; ciò è alquanto, o forse proprio del tutto, “anomalo”; come sia stato possibile dimenticare ufficialmente in atti pubblici un documento siffatto resta un avvenimento inspiegabile al quale non sappiamo davvero come ragionare;
5. Parallelamente, mancava accluso al “Conto economico”, neanche citato, pure il “Prospetto di conciliazione” di cui all’art. 229, comma 9, del Tuel e di cui al Modello n. 18 del DPR 194/1996; ciò è alquanto “anomalo”; come sia stato possibile dimenticare ufficialmente in atti pubblici un elaborato del genere resta un rompicapo al quale non sappiamo davvero dare risposta;
6. Si scriveva “Vista la Relazione al rendiconto di gestione, redatta ai sensi del combinato disposto dall’art. 151 del D.Lgs. 18 agosto [n.d.r.: manca l’anno che era il 2000] n. 267 e presentata con deliberazione della G.C. n. 41 del 1.4.2009”; ma in realtà tale deliberazione n. 41/2009 come poteva certo illustrare un “Rendiconto della gestione 2010” che si era chiuso ben oltre il 1 aprile 2009, ovvero temporalmente il 31.12.2010 e nei fatti e formalmente a marzo/aprile 2011; tanto ciò è più vero che tale Deliberazione n. 41, una volta rintracciata, si è scoperto che era del 3 aprile 2009 ed aveva ad oggetto: “Gestione di bilancio – Approvazione Peg 2009 …”; insomma, non ci incastrava nulla; una “anomalia”, seppur modesta, sempreché tale Relazione sia stata fatta e approvata; e contenga dati corretti, sulla qualcosa nutriamo fortissimi dubbi;
7. La Relazione dell’Organo di revisione è chiaramente citata in delibera, e con una data 22.04.2011; peccato che tale Relazione non si trovi allegata nel tomo della DCC n. 24/2011 e non sia possibile leggerla; anche in questo caso si resta oltremodo stupefatti per questa “anomalia” poiché la legge parla in modo molto chiaro nel Tuel, con l’art. 227 “Rendiconto della gestione”, comma 5 che tassativamente e seccamente dispone: “Sono allegati al rendiconto: … b) la relazione dei Revisori dei conti di cui all’art. 239, comma 1, lettera d)”; ulteriore “anomalia” a cui non sappiamo dare risposta;
8. Ai sensi dell’art. 228 del Tuel “Conto del bilancio” il comma 5 detta “… sono annesse la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e la tabella dei parametri gestionali con andamento triennale …”; ma in atti non vi è traccia di tali tabelle; un’ulteriore e plurima “anomalia” poiché non veniva rispettata le legge;
9. Non è allegato l’elenco dei Residui attivi e passivi; eppure, a proposito dei Residui, già il vecchio “Regolamento di contabilità” del Comune di Rio nell’Elba, approvato con DCC n. 57 del 28.10.1997, all’art. 104 “Allegati al rendiconto di gestione” obbligava chiaramente e tassativamente quanto segue: “1. Al rendiconto di gestione sono allegati: … c) l’elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza; …”; poi, col “Regolamento di contabilità” approvato con DCC del 28.09.2010 tale articolo in vigore per 13 anni, pare mai rispettato in proposito, è stato “cassato” del tutto dalla nuova Amministrazione e dal Consiglio comunale 2009-2014; ma, è pur sempre “sopravvissuta” la norma di cui all’art. 228/3 del Tuel, tra l’altro citata all’art. 28 del nuovo “Regolamento di contabilità” dal titolo “Riaccertamento dei residui attivi e passivi”; una particolare “anomalia” che andrà compresa meglio alla luce di alcuni approfondimenti in corso;
10. Nella seconda pagina dell’atto si scrive “Con voti n. 8 voti favorevoli e n. 2 contrari …”, però nell’ultima pagina si scrive “Con voti n. 10 voti favorevoli espressi in forma palese (per alzata di mano) dai n.ro 10 Consiglieri presenti e votanti”; come per lo scorso anno 2010, come andò in effetti la votazione?
RENZI non si smentisce mai...
Messaggio 12445 del 11.02.2016, 13:53
RENZI, IL SOLITO PINOCCHIO - NUOVO RINVIO PER I RIMBORSI AI RISPARMIATORI FREGATI DAL DECRETO SULLE POPOLARI: IERI, ALL'ULTIMO MINUTO, È STATO SFILATO DAL DECRETO SULLE BANCHE IL PACCHETTO SUGLI INDENNIZZI - IN COMPENSO SONO STATI ACCONTENTATI I BANCHIERI Al momento la bozza che circola a palazzo Chigi taglia fuori dai risarcimenti l'80-90% dei clienti fregati dal salvataggio del 22 novembre - Il premier ha fiutato polemiche e ha stoppato il via libera ma ha comunque accontentato i banchieri : approvate nuove norme per velocizzare il recupero crediti… -
Il solito PD dalla parte dei Forti
Messaggio 12444 del 11.02.2016, 11:07
“Azienda fatta fallire per speculare sulle aree” Licenziati 400 operai, ora processo per bancarotta. Per i pm di Milano, la Novaceta di Magenta è stata volontariamente “depauperata” fino alla chiusura per poter costruire sui terreni di proprietà di Unicredit e Snia. Ok della giunta Pd. Gli ex lavoratori parte civile. Gli operai hanno perso il lavoro, i dirigenti sono a giudizio per bancarotta fraudolenta e la giunta Pd di Magenta valorizza l’area ‘maledetta’, simbolo della crisi economica e insieme, secondo la Procura di Milano, della spregiudicatezza di finanzieri senza scrupoli, che avrebbero distratto 70 milioni e provocato il fallimento di un’azienda chimico-tessile famosa nel mondo. Imputato anche Roberto Tronchetti Provera, fratello di Marco. Coinvolto (ma non indagato) il candidato sindaco di Napoli Lettieri. Oggi il via al processo di Ersilio Mattioni
Cogito
Messaggio 12443 del 11.02.2016, 10:56
Provenienza: Ergo sum
Meditate, meditate ... meditate pure!
Il solito/a con i soliti discorsi sgangherati opposti a dati concreti su cui chi deve starà lavorando. La relazione è lunga e ripetitiva perché, a quanto pare, tanti e ripetitivi sono gli errori, orrori ed omissioni riscontrati per nascondervi la realtà dei fatti, a cui fino ad ora non è stato opposta alcuna controdeduzione, invocata anche da Alessi, in difesa dell'operato di giunte e addetti degli ultimi 15 anni.
Sempre i fatti!
Libeccio
Messaggio 12442 del 10.02.2016, 22:25
Provenienza: Rosa dei venti
Ivano...... Non ti arrabbia! È inutile pubblicare notizie vecchie di due mesi . Anche se la graffiante giornalista free lance che frequenta nisporto è stata cattivella ! I fatti che si vedono sono diversi . Ispettori niente interrogatori niente arresti niente . La relazione lunga noiosa ripetitiva non ha trovato le magagne sperate nonostante il consulente super sia stato pure pagato ! Nel frattempo le discussioni e gli urli si cominciano a sentire anche fori .... Arrancate arrancate . .. Meditate Riesi meditate ....
Ivano
Messaggio 12441 del 10.02.2016, 22:19
I fatti hanno la testa dura. Fatti. Non parole.
DALLA NAZIONE
Messaggio 12440 del 10.02.2016, 21:09
Provenienza: 20 dicembre 2015
La Nazione 20 dicembre 2015 Ci piace Il "sinkhole" di un sistema Commenti Buona domenica di Paola Zerboni Per anni - gli ultimi quindici - ha vissuto al di sopra delle sue possibilità producendo un debito ingiustificato che ora, a vacche grasse morte e sepolte, diventa un «sinkhole» incolmabile. Le entrate correnti sono andate a coprire spese correnti (quindi ormai perse) ingiustificate. Soldi che mancano dai finanziamenti ottenuti per realizzare opere, finanziamenti che rischiano di essere revocati perché inutilizzati. Opere realizzate in maniera difforme dai progetti e quindi non collaudabili. Ma poi collaudate lo stesso, alla zitta. Faldoni che nascondono lettere di contestazione di cui non si aveva notizia. Non siamo a Livorno e per una volta non si parla di Aamps, anche se il sistema gli somiglia. Siamo a Rio nell’Elba, 1.200 anime e un buco di 4,4 milioni di euro (perdita annua di altri 500mila) nel bilancio, scoperto dagli analisti Centro Studi Enti Locali. Al superconsulente Heller Vainicher il sindaco De Santi (l’outsider fiorentino della lista civica che un anno e mezzo fa, come Nogarin a Livorno, sbaragliò la roccaforte elbana del Pd ) si era rivolto in vista del bilancio previsionale 2015, a luglio. Le prime anomalie son saltate fuori allora. «Mi scuso con i miei concittadini per averci messo tanto tempo a capire come stavano le cose, a comprendere quanto grande sia il problema», ha detto venerdì sera il sindaco al consiglio comunale. Ci avrà messo un po’, ma almeno lui c’è arrivato. E quando lo ha capito non lo ha nascosto. Chi lo ha preceduto nella migliore delle ipotesi, non si è accorto di nulla. Né degli errori, né delle irregolarità. Nell’ipotesi peggiore (chi di dovere lo accerti, please) invece faceva parte del «sistema». Pari pari a Livorno, pari pari al caso Aamps, anche se sotto i Quattro Mori, il sindaco non ha chiesto scusa per aver preso coscienza in ritardo, né è stato fin da subito altrettanto chiaro sulla situazione di Aamps. Eppure prima di finire in mano al sindaco «alieno» (anzi, peggio, fiorentino) sbarcato dal Continente, nel piccolo borgo elbano ha sempre comandato il fior fiore del Pd. Danilo Alessi, predecessore di De Santi, era stato presidente della Comunità Montana, dirigente della Sinistra elbana e nel suo cursus honorum figura anche un incarico (1996-2001) di collaboratore per l’allora Pds alla vicepresidenza della Camera. Prima di lui, Catalina Schezzini, segretaria Figc, consigliere regionale, assessore (ai lavori pubblici) in Provincia, ultimamente presidente dell’associazione isole minori. Politici e amministratori navigati, che tanto si sono dati da fare sullo Scoglio e sulla terraferma. Gente scafata, all’Elba come a Livorno. Figli di un sistema che ha funzionato senza falle, né invasioni aliene, a lungo e in molti casi anche bene. O almeno ha tenuto bòtta. Finché è stato quello che in fisica si chiama «sistema chiuso», in perfetto equilibrio tra massa ed energia, tra poltrone e voti. Poi è accaduto qualcosa. La crisi è arrivata. Non è stata la crisi della politica. È la crisi economica che ha fatto saltare il banco, costringendo tutti alle vacche magre: meno finanziamenti a pioggia, meno poltrone. È qui che l’equilibrio perfetto ha collassato in un «sinkhole».
E io pago.
Messaggio 12439 del 10.02.2016, 19:01
Provenienza: Piazza di rio
TRIBUTI: chi non paga, non ha pagato e chi ha pagato e non doveva. Abbiamo (tramite il blog) visto il lungo elenco (circa 250 persone ) dei cittadini e imprese messi alla gogna per un omesso o ritardato e/o parziale pagamento dell’ICI; c’era perfino il codice fiscale. Sicuramente c’è confusione per incorrere in simili cappellate, perché tali sono e non possono essere fatte da chi ricopre il massimo ruolo di un ufficio. Analoghe inconcepibili cappellate sono state fatte per il pagamento di alcune aree che per anni (sin dal 1975, si suppone) sono state destinate, dopo consistenti interventi pubblici, a parcheggio. E’ accaduto, allora, che indispettiti da ingiunzioni di pagamento ritenute .. possiamo dire, quantomeno, stravaganti, alcuni destinatari dei tributi da pagare (per adesso pochi), hanno deciso di far valere i propri diritti. Hanno delimitato i parcheggi che da 40 anni, hanno avuto una destinazione pubblica, rendendoli privati. Il ragionamento deve essere stato il seguente: tu, comune, mi fai pagare i tributi per l’area che da anni hai destinato a parcheggio pubblico (investendoci denaro pubblico) perché ti risulta intestata a me, ed io mi riapproprio dell’area, anche se su questa, tu hai investito denaro pubblico, e la utilizzo come parcheggio privato (per me, la famiglia e gli amici). A ben vedere, a monte c’è un grosso abuso, un’odiosa vessazione nei confronti di cittadini che per anni hanno pagato il tributo che illegittimamente gli veniva attribuito. L’altra possibilità è che l’errore, madornale, sia stato fatto dagli organismi tecnici che dovevano provvedere all’esproprio delle aree che venivano destinate a parcheggio e sulle quali venivano spesi denari pubblici per renderle fruibili. Sappiamo, tramite le discussioni fatte in piazza, che qualche proprietario è andato in comune (a parlare con amministratori e segretario comunale della precedente amministrazione) per cercare di sanare questa situazione ma, pare, gli sia stato suggerito di provvedere pure alla delimitazione dell’area per il proprio utilizzo. Sono cose dimostrabili eh! L’interessato l’ha sbandierato ai quattro venti. E, come eredità, invece di aumentare i parcheggi diminuiscono. Sarebbe veramente il colmo se dopo averci speso dei bei soldini (vedi il lastricato) si dovesse arrivare, ora, all’esproprio sborsando ulteriori soldi pubblici. Non c’è il rischio di intravederci un danno erariale?
Q
Messaggio 12438 del 10.02.2016, 18:51
L'Ancillotto sei un eroe.... a quei poverini del comune li voi proprio mandà in galera. Comunque non tutti i mali vengono per nuocere,se vanno a Forte S.Giacomo li possiamo sempre riprende per destinalli a verde pubblico!!!
Pappa Pig
Messaggio 12437 del 10.02.2016, 18:14
Provenienza: Canali
Ma Ivano insiste ancora col dissesto ? Non lo nomina più nemmeno il fiorentino che cerca di darsi da fare anche se fino a che non si libera del concone farà pochi passi avanti . Ivano tira fuori sempre tribunali e danni da pagare ! Del resto il maiale sogna ghiande ! Lui vorrebbe dalla striscia di terreno che non ci avrebbe fatto niente cento mila . Poi deve dividere e a fare il consulente gratis alla fine ci andrà pari . Sempre che le sud richieste vengano esaudite . Ma se poi gli va buca se la piglia anche con questo sindaco ? E poi le minacce che fa spesso non sono vere . Aspettiamo ancora con ansia l'arrivo degli ispettori . La prossima settimana sono due mesi dal consiglio dei ladri . E poi è sicuro che non si possa pubblicare elenco dei morosi di tasse ? Lui ha fatto esempio con la banca , ma non sembra la stessa cosa . Consulente senior affini la sua ricerca su internet . Mi sembra che voglia imballare tutto troppo presto ... O si fa consigliare dal personale interno ? Ma anche li ... C'è da fidassi ? Perché chiacchiere tante minacce e urli pure ma poi ... Meditate Riesi meditate ... Siamo su una china pericolosa
Marcello
Messaggio 12436 del 10.02.2016, 17:58
Provenienza: Livorno
Vedo con disappunto che la caccia alle streghe continua,ma se alla fine ci fossero delle ripercussioni nei confronti del comune, colui o coloro che hanno causato questo danno paghera' o come al solito finisce tutto a tarallucci e vini. Speriamo bene!!!! Baffino
pan x focaccia
Messaggio 12435 del 10.02.2016, 15:25
Provenienza: trasparenza
Propongo semplicemente a tutti i creditori verso il comune di rio nell'elba di pubblicare la cifra,i tempi e quant'altro e magari anche una recensione verso i dipendenti comunali per cortesia ed efficenza, tutto su questo blog
Ivano
Messaggio 12434 del 10.02.2016, 14:00
Provenienza: Albo Pretorio
Ma qualcuno in comune si rende o no conto della estrema gravità del fatto che sono stati pubblicati e sono ancora visibili nome, cognome, indirizzi, C.F. importi, sanzioni, ecc. di circa 250 persone relative a omessi o parziali versamenti ICI?
Se fosse fatta una class action o comunque tutti i 250 facessero una richiesta danni, seconda la sentenza sotto riportata il comune potrebbe pagare oltre 6.000.000 di €.
Altro che dissesto!
Ma ci siete o ci fate?
Pazzia! ... Pazzia!
http://dgegovpa.it/Riodellelba/albo/dati/20160005D.PDF

"Con l’atto di citazione in epigrafe indicato Tizio conveniva dinanzi al Tribunale di Venezia la Banca di Roma s.p.a. ed esponeva che: era titolare dal 1995 di un conto corrente aperto presso la filiale 2 di Padova dell’istituto di credito, sul quale gli era stata concessa una linea di credito per oltre Lire 3.000.000 assistita da fideiussione prestata dalla sig.ra Caia, all’epoca sua compagna ... omissis ...
Che la condotta posta in essere dalla convenuta, ossia l’avvenuta indebita propalazione a terzi estranei dell’esposizione debitoria, possa essere nell’ambito di applicazione della legge indicata lo si desume dall’ampiezza della nozione di trattamento di cui all’art. 1, comma 2, lett. b), laddove si legge "per "trattamento" (si intende), qualunque operazione o complesso di operazioni, svolti con o senza l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati, concernenti la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la conservazione, l’elaborazione, la modificazione, la selezione, l’estrazione, il raffronto, l’utilizzo, l’interconnessione, il blocco, la comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione di dati" e da quella di dato personale, dovendosi intendere come tale (art. 1, comma 2, lett. c) "qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale" ... omissis
P.Q.M.
Il Tribunale, definitivamente pronunciando nella causa in epigrafe riportata, respinta ogni altra domanda o eccezione, così provvede:
1) in accoglimento della domanda proposta ed accertata la responsabilità della convenuta in relazione ai fatti oggetto di causa, condanna la Banca di Roma s.p.a., in persona del legale rappresentante p.t., al pagamento in favore di Tizio, a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale, della somma di € 20.000, oltre gli interessi dalla presente sentenza al saldo;
2) condanna la convenuta alla rifusione in favore dell’attore delle spese di lite, liquidate in complessivi € 7.244,69, di cui € 348,69 per spese, € 2.271,00 per diritti ed € 4.625,00 per onorari, oltre IVA e CPA se dovuti
New economy
Messaggio 12433 del 10.02.2016, 09:04
Provenienza: Va bene parlare di Rio ma nel mondo...
http://www.huffingtonpost.it/roberto-sommella/il-crollo-delle-borse-sharing-economy_b_9195646.html?1455045488&utm_hp_ref=italy
aquila
Messaggio 12432 del 09.02.2016, 22:52
Provenienza: terazza
Se meo è sul campo vole di che la segretaria non la vonno. Perché? Meo a chi e a cosa serve?
cittadino
Messaggio 12431 del 09.02.2016, 22:32
Provenienza: rio
ICI, non solo la privacy che non è poco, ma l'ex segretario meo che ci sta a fare nella determina; sbaglio o è a campo? anche se, come sembra, per certi versi sia sempre in campo!
Paolo e Francesca
Messaggio 12430 del 09.02.2016, 21:12
Provenienza: università di Grassera
È vero ...è vero... Galeotto fu il libro e chi lo scrisse .... Albo pretorio pubblicazione n.40 ( babbo ride e mamma canta ) .... Ci so' tutti i nomi e col codice fiscale pure ... Un ci si po' sbaglia' ... In barba la privacy e chi l'ha scritta ....
L'ANCILLOTTO
Messaggio 12429 del 09.02.2016, 20:17
Provenienza: PIAZZA
OH!!!! COSA VEDONO I MIEI OCCHI !!! SUL SITO DEL COMUNE CI SONO PUBBLICATI ALL'ALBO PRETORIO TUTTI I NOMI DI CHI NON PAGA E NON HA PAGATO L'ICI ... VEDERE PER CREDERE ... QUESTO E' IL LINK
http://dgegovpa.it/Riodellelba/albo/dati/20160005D.PDF
MA C'E' ANCHE LO ZIO DI MINORANZA ? E' LUI O NON E' LUI ???? MA NON E' UN CONFLITTO DI INTERESSI AVERE UN DEBITO CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHE SI GESTISCE ?????
Pina Send an email to Pina.
Messaggio 12428 del 09.02.2016, 20:15
Provenienza: rio elba
Ivano ,la famiglia Cignoni ti ringrazia!!
RE ARTU'
Messaggio 12427 del 09.02.2016, 19:51
Provenienza: PIAZZA
in risposta a mistero messaggio 12425 Per informazione : il progetto di ristrutturazione del Palazzo comunale prevede pochissime lavorazioni al piano primo e nulla al piano secondo dove si trova l'ufficio del Sindaco e la Sala Consiliare . La ristrutturazione totale con ridistribuzione degli uffici , nuovi servizi igienici e climatizzazione inverno/estate è prevista solo per pochi eletti o per gli impiegati di serie A - solo al piano terra , così come da progetto ordinato e approvato dalla precedente Amministrazione . Si è reso necessario ridurre lo spazio dell'ufficio tecnico per ricavare una stanza archivio , a seguito della riduzione dello spazio non ci sarà il posto per nessun nuovo armadio. Consiglierei da amico alla Signora dell'ufficio tecnico di farsi assegnare un nuovo ufficio al piano terra quando saranno finiti i lavori con tanto di aria condizionata ! E a proposito di soldi ! vogliamo parlare dei due quadri comprati per euro 24.500,00 , si quasi venticinquemilaeuro di quadri esposti nella sala del Consiglio ! Forse si riteneva più importante appendere due quadri piuttosto che aggiungere un ascensore al progetto di ristrutturazione del palazzo comunale per l'abbattimento delle barriere architettoniche! Sono certo che i disabili e gli anziani preferiscono i quadri e fare due rampe di scale per arrivare agli uffici tributi , ragioneria e tecnico ....
Centro Studi Enti Locali
Messaggio 12426 del 09.02.2016, 18:48
Provenienza: Consiglio Comunale
15 anni di storia Riese - CONSUNTIVO 2009 - Parte 4 Prosegue dal post 12419
CONSUNTIVO 2009 DATI UFFICIALI - DCC n. 21 del 23.04.2010


N.B. 2009/B.: a riprova della gestione forse non proprio irreprensibile in termini di “Politica di bilancio” e di sostenibilità nel tempo dei conti del Comune, gli Oneri di urbanizzazione accertati vennero destinati a Spesa corrente nel limite massimo (Relazione Organo di revisione Consuntivo 2009, p. 16); sebbene ciò fosse consentito, pur in via eccezionale, dalle norme succedutesi negli anni, tale destinazione andava gestionalmente e amministrativamente temperata e ponderata sulla base delle altre scelte di Bilancio che abbiamo illustrato, ovvero anziché a Spesa corrente forse sarebbe stato opportuno e molto meglio destinare tali risorse in sostituzione del nuovo pesante indebitamento deciso all’epoca dal Comune di Rio nell’Elba.
Su 1,911 mln/euro del quadriennio, ben 1,312 mln/euro, ovvero il 68,7% (oltre i 2/3) di tali Entrate furono fatte deviare per sostenere una Spesa corrente già molto alta e, indirettamente, lasciarono lievitare l’indebitamento di oltre 1,3 mln/euro; queste scelte, pur legittime leggendo le norme in termini puramente letterali e formali, forse sarebbero meno legittime e diventerebbero discutibili, se non censurabili o peggio, alla luce dei principi di sana gestione finanziaria.

ANNO LIMITE MAX ACCERTATO IN ENTRATA A SPESA CORRENTE
2006 50% 482mila 241mila
2007 75% 610mila 457mila
2008 75% 550mila 412mila
2009 75% 269mila 202mila
TOTALI 1.911mila 1.312mila
(D) Il Quadro riassuntivo della gestione finanziaria, insomma la “Gestione finanziaria ‘complessiva’ 2009” (cassa, competenza e residui) chiuse con un avanzo di ben 770mila euro. Ciò si doveva anche alla consistenza di cassa a fine esercizio che era di 1,634 mln/euro per alcune operazioni finanziarie.
Ma in realtà non era “vero” avanzo poiché era tutto vincolato a spese da effettuare per 766mila mln/euro. L’avanzo libero era una misera cifra: 4.227,32 euro. Nulla. Insomma, si offriva ai Consiglieri e ai cittadini una situazione di pareggio che forse proprio tale non era anche alla luce di ciò che è stato dimostrato in precedenza. Che si volessero smussare i problemi dei conti per non affrontare la dura realtà?
(E) Ciò detto, il Conto del Patrimonio 2009 si trova in atti. Andando ai dati riportati ecco una precisa consistenza, ovvero C.I. “Debiti di finanziamento”, C.I.2. “Per mutui e prestiti” 5.584.458,16 euro. Dalla Relazione dell’Organo di revisione al Rendiconto 2009, p. 24, avremmo questi dati: 5,220 mln/euro nel 2007, 5,160 mln/euro nel 2008 e 4,986 mln/euro nel 2009. Quali saranno i dati autentici e veri?
Questo è un tema assai importante sul quale si dovrebbe ritornare. E va constatato, indipendentemente da questi rilievi contabili, a riprova di quanto sostenuto in precedenza, che il debito del Comune di Rio nell’Elba, più o meno “mascherato od occultato” negli esercizi precedenti, nel 2009 si palesava per essere un vero “macigno” finanziario pesante e voluminoso. Sulla base dei frammentati dati raccolti era 3,923 mln/euro nel 2006 per poi diventare 5,666 mln/euro nel 2008.
Un balzo enorme di oltre 1,743 mln/euro?
Oppure i dati di tutti gli anni precedenti al 2008-2009 non erano veri per milioni e milioni di euro?
Quale sarà la risposta? Comunque, rispetto ai soli 700mila euro del 1999, il debito a lungo termine che si sarebbe scaricato sulle altre amministrazioni e sui cittadini ignari forse per mancanza a tal proposito di dati veri, era cresciuto di circa 8 volte. L’evidenza si commenta da sé stessa. E non era finita nel 2010.
N.B. 2009/C. Ormai una ricorrenza “pervade” i conti del Comune di Rio nell’Elba anche nel 2010 riguardo al Consuntivo 2009, come già era accaduto nel 2009, nel 2008, nel 2007, nel 2006, nel 2005 e nel 2004 con riferimento ai Consuntivi 2008, 2007, 2006, 2005, 2004 e 2003. E’ qualcosa di seriamente ripetuto e veramente macroscopico. Definibile assai grave. Per non commentare oltre, come meriterebbe. Anche “all’ingrosso” dovrebbe essere facile comprenderlo. Di conseguenza, è bene segnalare la questione che sta assumendo volumi finanziari di milioni e milioni di euro.
Nel “Quadro Riassuntivo della Gestione finanziaria 2009”, vedi sopra (D), che in forma cartacea è parte integrante sempre della DCC n. 21 del 23.04.2010 rilegata in apposito “Libro” delle Delibere del Consiglio anno 2010, libro che tale è e tale pare in effetti essere rimasto non alterato per 5 anni poiché mancano segni di manomissione, troviamo alcune ragguardevoli discordanze. Evidentemente queste discordanze a noi tecnici stridono nuovamente in modo tremendo come negli anni passati. Si tratta, tra l’altro, di valori consistenti, di oltre 760mila euro nel 2009. Sempre tantissimi euro. Davvero incredibile.
Andando al merito della faccenda, già il Risultato di amministrazione non corrisponde in termini di “Risultato di amministrazione 2009” e, pertanto, di “Avanzo di amministrazione 2009” perché a livello informatico è riportato il valore di 764.292,48 euro, mentre a livello cartaceo l’Avanzo somma 769.879,08 euro. La differenza sembra modesta, 5.586,60 euro. Ma, come si è scritto a proposito della differenza di 167 euro nel Consuntivo 2003, qui potremmo svolgere un certo ragionamento sulla questione, poiché sono i valori positivi e negativi “a monte” dei conti che servono a determinare il saldo, valori allora che forse potrebbero essere stati ritoccati.
Ciò porterebbe a valori che potrebbero essere ben più consistenti dei 5mila euro e rotti. Anche di migliaia di euro a crescere sino a decine o centinaia di migliaia di euro. Se non, in ipotesi si spera solo astratta, milioni di euro. Chissà?
Questo il punto qualitativo. Non tragga in inganno la cifra modesta di 5mila euro abbondanti. Questa che si segnala è una questione che lasciamo in sospeso ai tecnici e agli amministratori del Comune di Rio nell’Elba. Resta il fatto che questi 5.586,60 euro di differenza a livello di memoria informatica nel 2015 rispetto a quella cartacea del 2009 significano qualcosa che forse si può definire inquietante.
Ognuno ne tragga le proprie considerazioni e le conseguenze del caso.
Inoltre, tale “Risultato 2009” e consequenziale “Avanzo 2009” cambiano, e davvero di tanto, nella distribuzione di cui all’art. 187 del Tuel. Ovverosia, nella memoria informatica 2015 tale valore di circa 764mila euro è allocato tutto sotto “Fondi non vincolati”, mentre nel corrispondente Quadro del “Libro” delle delibere del Consiglio comunale del 2010 è diversamente distribuito in più parti: “Fondi vincolati” per 54.852,75 euro, “Fondi per finanziamento Spese in conto capitale” per 710.799,01 euro, “Fondi di ammortamento” per 0,0 euro, “Fondi non vincolati” (detti “liberi”) per 4.227,32 euro. In sostanza, nel primo caso (memoria informatica del 2015) abbiamo “Fondi non vincolati” per oltre 764mila euro, nel secondo caso (memoria cartacea del 2010) abbiamo “Fondi non vincolati” che sono poco più di 4mila euro.
Facendo la differenza, ecco che circa 760mila euro (o 765mila se prendiamo il dato informatico) da vincolati per investimenti e Spese in C/Capitale (o destinazioni simili) del 2009, diventano da una data per ora non determinata ma rilevata nel 2015, non vincolati e liberi per effettuarci forse altre Spese, magari correnti e non in C/Capitale. O chissà che cosa di altro.
Insomma, come si può constatare per tabula, le cifre della distribuzione deliberata dal Consiglio comunale a suo tempo (2010) non corrispondono più a quelle che ora si trovano nella memoria informatica (2015). Ciò non sarebbe dovuto assolutamente accadere.
Dovrebbe essere impossibile intervenire a posteriori sui dati memorizzati a livello informatico. O, comunque, non è normale che ciò avvenga a meno che non ci sia stata tutta una procedura di legge. Ed è il 7° anno di seguito che le differenze tra memoria cartacea e memoria informatica vengono alla luce.
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Non resta che immaginare delle “dita invisibili” (non certo di Adam Smith), forse imbellettate, che abbiano cambiato le carte e i dati. Ciò desta nella testa degli analisti grande turbamento tecnico: come è stato anche solo immaginabile che a posteriori, rispetto alla Deliberazione del Consiglio comunale dell’aprile 2010, si sia potuti intervenire e modificare i dati?
E siccome, pur al trascorrere del tempo, quelle cartacee restano ferme e immutate mentre quelle informatiche sono poi quelle utilizzate nella gestione concreta anno dopo anno, in una forma di continuum senza soste, se ne potrebbe arguire con grande preoccupazione che i vincoli per 760/765mila euro come deliberati nel 2010 dal Consiglio comunale si potrebbero essere allentati e persi “chissà dove” nel corso degli anni 2010-2015. Forse sarebbe assolutamente necessario comprendere le ragioni per cui 766mila euro nel 2010 con i 1.028mila euro nel 2009, i 501mila nel 2008, i 317mila euro nel 2007, i 215mila euro nel 2006 per un totale di 2.827mila euro che avevano vincoli per legge o per investimenti sono poi, in apparenza, diventati “Fondi non vincolati” come definiti dalle leggi, con tutte le possibili conseguenze del caso. Che si tratti di una alterazione dei conti? .
Speriamo proprio di no, ovviamente. Sarà stato un nuovo errore dopo quelli degli anni precedenti? Non pare proprio possa avverarsi. Per il 5° anno consecutivo sui Fondi vincolati. Per non dire con tutte le altre alterazioni informatiche negli anni che sommate fanno sfiorare i 3 milioni di euro, esattamente 2.966.618 euro al 2009. Si ripete, 3 milioni di euro.
La questione merita un commento apposito. Se nel caso del precedente disallineamento tra dati a “libro” e dati “informatici” relativo al Consuntivo 2003, si trattava di spiccioli che potevano sottendere anche cifre consistenti, nel Consuntivo 2004 ci troviamo davanti a cifre consistenti di per sé poiché si tratta di decine di migliaia di euro. Ma nel 2005, e a maggior ragione nel 2006, per non dire il 2007 e poi nel 2008 nonché nel 2009, si va oltre poiché ormai siamo innanzi a differenze di milioni di euro.
In più, ci si domanda, come sia stato possibile, così pare, modificare per la 7^ volta, dopo la deliberazione del 2010, i valori del Bilancio 2009 nella memoria informatica, valori che dovevano essere cristallizzati e immodificabili per sempre come risultano riportati nel Libro cartaceo del 2010 stesso (ed ovviamente doveva essere nella memoria informatica di allora dalla quale si poté stampare su carta il Bilancio 2009 e i quadri riassuntivi che ora sono nei libri rilegati delle deliberazioni del Consiglio comunale). E perché questo è potuto accadere. O perché si è fatto.
Viene da pensare che non si tratti più di una sciocchezza. Viene da pensare che sia qualcosa di peggio. Qualcosa che diventa difficile anche solo commentare. Per chi è Ragioniere questa anomalia ormai suona in modo sinistro per la tenuta e la veridicità autentica dei conti perché non dovrebbero assolutamente succedere certe cose.
Non si possono cambiare i “conti in tavola” e, forse, “barare” in questo modo così eclatante.
La questione, piuttosto seria, la lasciamo in sospeso ai tecnici e agli amministratori del Comune di Rio nell’Elba che, ci auguriamo, sapranno trovare la risposta alle nostre preoccupatissime domande.
Solo per inciso ripetiamo che i verificati “disallineamenti contabili” tra versione cartacea 2010 e versione informatica 2015, già formalmente gravi in termini di conformità, accumulati nei 7 anni sono in totale 2,966 mln/euro che diventano oltre 5,932 mln/euro in volume assoluto tra Entrate e Spese. Davvero una cifra enorme, quasi 3 milioni di euro per il Comune di Rio nell’Elba. In particolare se non si trattasse di semplici alterazioni dei dati contabili, ma dietro ad essi ci fossero vere e proprie successive Entrate e Uscite di cassa: la questione sarebbe ancor più distorcente e allarmante. Sulla quale si suggerisce di intervenire con necessaria rapidità.
(F) Si deve anche in questo 11° anno di analisi, come per i Bilanci 1999-2008 già esaminati, vergare una Nota extra. Come già specificato, il Tuel disponeva all’art. 227 “Rendiconto della gestione”: “1. La dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto, il quale comprende il conto del Bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio (…) 5. Sono allegati al rendiconto: a) la relazione dell'organo esecutivo di cui all'articolo 151, comma 6; b) la relazione dei revisori dei conti di cui all'articolo 239, comma 1, lettera d); c) l'elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza”. Come già ricordato, le “Finalità e postulati dei principi contabili degli Enti Locali” hanno poi precisato che: “Punto 17: La serie di documenti che costituisce il sistema di Bilancio include, a livello rendiconto: (a) il conto del Bilancio; (b) il conto economico; (c) il conto del patrimonio; (d) gli allegati al rendiconto.”. Inoltre, anche il Principio contabile n. 3 “Il Rendiconto degli enti locali” al Punto 31 ha poi dettato: “Il rendiconto di gestione costituisce un insieme unitario ed organico di documenti formali per la rappresentazione dei risultati dell’attività amministrativa svolta nell’esercizio di riferimento, considerati nei diversi aspetti finanziario, patrimoniale ed economico e fa parte, insieme ai documenti di previsione, del Sistema di Bilancio, come definito nel documento Finalità e postulati dei principi contabili degli enti locali. I valori di rendiconto, pertanto, devono essere confrontabili e devono essere confrontati con quelli di previsione e costituiscono conferma e dimostrazione del grado di attendibilità di questi ultimi, che devono essere formulati nel rispetto del Principio contabile n. 1, Programmazione e previsione nel sistema di Bilancio.” Esaminiamo che cosa pare emergere dalla documentazione ufficiale. Ufficiale, si badi bene. Di legge. Il Libro delle Deliberazioni del Comune è stato, in questo caso, rintracciato. Altresì, nella DCC n. 21 del 23.04.2010 non si rinvengono tutti gli allegati dettati dalle norme di legge, tra cui il Conto economico (neppure citato in Delibera) e l'elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza (neanche citato in Delibera). Saranno altrove? Eppure, a proposito dei Residui, anche il “Regolamento di contabilità” del Comune di Rio nell’Elba, approvato con DCC n. 57 del 28.10.1997, all’art. 104 “Allegati al rendiconto di gestione” obbligava chiaramente e tassativamente: “1. Al rendiconto di gestione sono allegati: a) la relazione dell’organo esecutivo …; b) la relazione del Revisore dei conti; c) l’elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza; …”.
Spiace stancare il Lettore e doversi ripetere sino al suo sfinimento, ma ci si chiede come sia stato possibile formulare, ai sensi di legge, parere favorevole di regolarità tecnica e di regolarità contabile sul provvedimento di cui trattasi considerato che si presentò addirittura, oltre a tutto il resto che è stato scritto sopra, incompleto della documentazione “minima” essenziale che doveva servire a comporre in modo perfetto l’atto in Consiglio comunale, tra cui il Conto economico e l’elenco dei residui.
(G) Si ripete che andrebbe reperito il Conto del Tesoriere che non è nella cartellina del Consiglio comunale né della Giunta comunale. Come già detto, sarebbe importante per svolgere alcune verifiche
Ivano
Messaggio 12425 del 09.02.2016, 17:53
Sentite condoglianze a Lidos, Paolo e a tutta la famiglia.
Ma dove vanno i marinai
Messaggio 12424 del 09.02.2016, 12:06
Provenienza: Piazza
Ma se c'erano Riesi si doveva interessa' lo stesso . Anco se era a Firenze . Chiamava i consulenti e si faceva di come doveva fa . Oppure chiamava i carabinieri , i finanzieri , la forestale , la stradale , la polizia venatoria ... Tanto è abituato ! Lo strano è che anche zio pino è stato zitto . Si vede che non è ancora tornato nemmeno lui ..... Oppure gli fa piacere soltanto ricevere gli auguri sulla pagina Facebook e per quanto riguarda il fare opposizione diciamolo chiaramente è una farsa e i fatti lo dimostrano
Mistero
Messaggio 12423 del 09.02.2016, 11:56
Provenienza: Via Garibaldi
Ma che cosa é successo sabato in comune ? Gli uffici erano chiusi e tutti a lavorare . Dice che la signora dell'ufficio tecnico si fa l'ufficio nuovo .e per essere sicura di sgombra per bene tutto e butta via non gli so bastati l'operai ma s'è portata rinforzo da casa . Ma in un ufficio pubblico quando è chiuso ci possono entra estranei ? Non funziona la privacy per loro ?e poi ma se Ili soldi non ci sono come fa a comprassi tutti i mobili novi ?per quelli c'enno ? Solo per la scuola e le cose che servono al paese so finiti ? Ma quando arrivano sti controlli e finiscono ste pagliacciate ? Perché per ora so discorsi
Lo sapevate?
Messaggio 12422 del 09.02.2016, 10:56
9 feb 2016 09:37 1. NELLE PRIME 5 SETTIMANE DEL 2016 LA BORSA DI MILANO HA PERSO IL 23%, OVVERO 129 MILIARDI, CIRCA IL 7% DEL PIL. PER LA VELOCITÀ, UN ANDAMENTO CHE HA POCHI PRECEDENTI 2. PERCHÉ RENZI NON DICE QUALCOSA? E PERCHÉ IL MINISTRO PADOAN NON PROVA A FERMARE QUESTA EMORRAGIA VIRALE? DOV'È FINITA LA BAD BANK DI CUI SI DICEVA 10 GIORNI FA? 4. CHI PENSA CHE QUELLO CHE SUCCEDE IN BORSA NON LO RIGUARDI, SI SBAGLIA: LAGGIÙ, IN QUEL -23%, CI SONO FETTE DEI NOSTRI RISPARMI, FONDI, FONDI PENSIONE, POLIZZE VITA O LE UNIVERSITÀ DEI NOSTRI FIGLI. E QUELLO CHE NON È LÌ, È NELLA BANCA CHE NON RIESCE A FARSI DARE INDIETRO I NOSTRI SOLDI, PRESTATI A CHI STA ANCORA PEGGIO DI NOI
x Piazza
Messaggio 12421 del 08.02.2016, 20:01
Provenienza: Rio
Te chiaccheri bene, ti volevo vede se toccava a te aspettà a voto quattr' ore che attraccasse la nave in ghiostra con quella ventolata fredda e il sindaco invece di fa qualcosa, se ne stava al caldo in casa. Eppoi hanno fatto anco la piazza delle Capitanerie di Porto che un c'ha mai attraccato manco una boga. O di queste mi...
Cottoio
Notturno
Messaggio 12420 del 08.02.2016, 18:28
Provenienza: Porto
Domenica 7 febbraio, le navi non partono perché la forza del mare non lo consente, molti passeggeri sono costretti a rimanere a Piombino, le attività di ristoro all’interno della stazione marittima chiudono senza che, come giustamente fa notare il sindaco di Portoferraio, ci fosse un piano di emergenza che doveva essere previsto e attuato dalla port authority. Sull’inadeguatezza e trascuratezza dimostrata da chi gestisce questa istituzione nella quale, come noto, si accasano politici PD che hanno fatto e ormai superato il loro corso amministrativo, le menti politiche PD, locali vicine e lontane, non hanno niente da dire? Tutto va bene madama la marchesa?
x mess 12420
Messaggio 12419 del 08.02.2016, 15:05
Provenienza: piazza
ma con tutto quello che cha da fa il de santi in paese gli rompi le pa@@e coi traghetti? ci sono almeno altri 7 sindaci per i traghetti, il de santi lascialo lavorare h24 per rio elba e si deve anco applicare tanto
Per Sindaco De Santi
Messaggio 12418 del 08.02.2016, 10:59
IERI 7 Febbraio le navi non sono partite per il maltempo. Elbani accampati anche sulle navi a Piombino e Portoferraio.............BAR chiusi...Disagi........ Ma Lei cosa ne pensa e quali inziative potrà prendere per mettere fine a questa serie di disagi elbani(NON DIPENDENTI DA lEI)?????
Centro Studi Enti LOcali
Messaggio 12417 del 07.02.2016, 18:15
Provenienza: Consiglio Comunale
15 anni di storia Riese - CONSUNTIVO 2009 - Parte 3 Prosegue dal post 12416
CONSUNTIVO 2009 DATI UFFICIALI - DCC n. 21 del 23.04.2010


(C) Si fa notare che:
(1) il Titolo 3° relativo alle “Entrate extratributarie” riportava valori di 544mila euro, pur sempre alti rispetto ai 593mila del 2008 e ai dati precedenti; che cosa era successo di assai “anomalo” anche nel 2009 lo si vedrà più avanti; si rammenta che queste Entrate erano state 59mila nel 1999 e 73mila nel 2000, quindi in pochi anni erano lievitati enormemente e anche la rinnovata Amministrazione e l’immodificato Servizio finanziario riuscivano ancora a moltiplicare molte volte tali valori; quasi decuplicate in 10 anni; come era stato possibile anche nel 2009?
(2) la Spesa corrente per la Funzione 1^ “Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo” pesava 1,498 mln/euro, quindi finalmente in calo rispetto ai 1,649 mln/euro del 2008 e ai 1,512 mln/euro del 2007, ma pur sempre più alta rispetto ai 1,349 mln/euro del 2006, ai 1,193 mln/euro nel 2005, a 1,063 mln/euro nel 2004 e 0,841 mln/euro nel 2003; insomma, un bel contenimento del 2009 sul 2008 di 151mila euro, ma pur sempre 657mila più alta sul 2003 cioè del 78,1% in termini relativi in pochi anni; e ciò accadeva a riprova delle rigidità della Spesa corrente in Bilancio che ormai era diventato parzialmente insostenibile; Spesa per la Funzione 1^ altissima, difatti dopo essere stata nel 1999-2003 di qualche punto percentuale sotto il 50% della Spesa corrente totale, nel 2004-2005 aveva oltrepassato stabilmente la metà della Spesa corrente totale, ma diventava il 58,9% di tale Spesa ordinaria nel 2006, il 61,0% nel 2007, il 64,5% nel 2008 e nel 2009 toccava pur sempre il 59,9%; si pensi che nel 1999 era soltanto 594mila euro ed ora era più che raddoppiata, era 2,5 volte superiore; il dato dovrebbe aver suscitato preoccupazione nel 2010, anno di approvazione del Consuntivo 2009;
(3) nel Titolo 3° in Uscita, tra le Spese, il “rimborso mutui” continuava a lievitare in valore assoluto poiché ora segnava nuovi record, 273mila euro, con un importo decuplicato rispetto al 1999 che segnò soltanto 27mila euro, ad indicare una volta ancora e nitidamente una avvenuta e pericolosissima svolta nelle politiche di Bilancio del decennio iniziato nel 1999, svolta che aveva, ha e avrebbe avuto conseguenze non solo nell’oggi (2015) ma anche nel futuro (2016 e avanti) poiché negli anni questa voce di Bilancio richiedeva un fabbisogno finanziario che pesava meno del 50% rispetto alla Spesa per interessi; poi avrebbe, come accadde dal 2006, quasi sorpassato e quindi sorpassato il costo degli interessi passivi; comunque, di questo sarà scritto ancora in altra parte se agli analisti verrà concesso il modo e il tempo;
(4) altresì, tra le Spese correnti del Titolo 1°, gli interessi passivi gravarono per 178mila euro, in regressione rispetto ai 297mila euro del 2008, ma pur sempre in forte e costante crescita rispetto ai 64mila del 2000; si sottolinea che, comunque, si erano pesantemente moltiplicati di alcune volte e che il calo dei tassi passivi variabili si doveva a fattori esterni e non certo interni;
(5) ancora, e purtroppo aspettandoci che quasi inevitabilmente si fosse operato nel 2009 come in precedenza (1999-2008), pare proprio ripetersi la rilevante anomalia tecnica, con importantissimi effetti sul Bilancio 2009 e sull’autorizzazione alla Spesa 2009, e ciò ancor più se si riflette sull’effetto additivo nel tempo, considerato che il Comune aveva già iniziato nel 1999 (forse prima, ma questo è l’anno da cui inizia sistematicamente l’analisi), e nel 2009 era giunto già all’undicesimo anno consecutivo; allora, nel “Rendiconto della gestione 2009”, “Peg finanziario 2009”:
• Purtroppo anche nel 2009, con “errori” di semplice conformità, dobbiamo rilevare dell’altro, ovverosia che sotto il Titolo 2° “Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri Enti pubblici …”, come nel 2001, nel 2002, nel 2003, nel 2004, nel 2006, nel 2007 e nel 2008, troviamo per la 8^ volta forse non propriamente appostato in Bilancio, pensando alla situazione del Comune, il Capitolo 82 articolo 0 “Trasferimenti dallo Stato: Fondo per lo sviluppo degli investimenti”; ormai sappiamo bene, per averlo affrontato più volte, che tali Entrate era meglio non fossero iscritte nel Titolo 2° della Parte corrente in Entrata, per poter contribuire a creare un equilibrio di Bilancio e finanziare evidentemente le Spese correnti; bensì, tali Entrate ed importi andavano più adeguatamente classificati nel Titolo 4° in Entrata della Parte C/Capitale, sotto la dizione “Entrate derivanti da … trasferimenti di capitale …”; difatti, come abbiamo già spiegato, nella classificazione obbligatoria per Legge e contenuta nel DPR 194/1996 “Regolamento per l'approvazione dei modelli di cui all'art. 114 del decreto legislativo 25 febbraio 1995 n. 77, concernente l'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali” si può trovare la coerente Categoria 2^ “Trasferimenti di capitale dallo Stato”; era in tale Categoria di legge che andavano iscritti tali importi, questa iscrizione nel “Bilancio Corrente” anziché nel “Bilancio Straordinario”, valeva nel Consuntivo 2009 un ammontare di ben +53mila euro accertati, cioè circa il 2,0% delle Entrate correnti iscritte a Bilancio;
• Di nuovo nel 2009, come in precedenza, un aspetto tecnicamente singolare è che nel Titolo 4° “Entrate derivanti da … trasferimenti di capitale …” troviamo anche e del tutto correttamente la Categoria di legge “Trasferimenti di capitale dallo Stato” e, poi, il Capitolo 549, Articolo 0 “Fondo nazionale ordinario per gli investimenti” con 22mila euro stanziati e poi zero euro accertati a fine esercizio; perché, viene da chiedersi, non si sono appostati tutti gli altri 53mila euro di cui abbiamo trattato in tale parte di Bilancio e con tale codifica?; magari, distinguendo in Bilancio tra “Fondo per Sviluppo investimenti” e “Fondo Ordinario per investimenti”, ma in entrambi i fondi sotto il Titolo 4° delle Entrate, per legge “Entrate derivanti da … trasferimenti di capitale …” e sotto la Categoria di legge “Trasferimenti di capitale dallo Stato”;
• Ora, dovremmo considerare anche gli anomali accertamenti di quasi 372mila euro effettuati tra le Entrate correnti, sotto il Titolo 3° “Entrate extratributarie”, Capitolo 463, articolo 2, anno 2009 “Rimborsi spese per opere finanziate” che dovevano essere accertati in Entrata C/Capitale e Spesi per investimenti e non certo in parte corrente; infatti, se ottengo un altro finanziamento sulla stessa opera l’importo andrà a scalare il debito del mutuo o dovrà andare a finanziare un altro investimento, ma non certo potrà andare a finanziare “anomala” Spesa corrente.
La questione è, a parere degli analisti, piuttosto grave; sappiamo bene che le Entrate in C/Capitale non potevano essere iscritte nel Titolo 2° della Parte corrente in Entrata, perché impropriamente poi sarebbero state utilizzate per concorrere a ricostituire un apparente e non effettivo equilibrio di Bilancio parte corrente e finanziare conseguentemente le Spese correnti.

Insomma e al contrario, tali Entrate e relativi importi andavano classificati nella Entrata della Parte C/Capitale; difatti, come sappiamo, nella classificazione obbligatoria per Legge e contenuta nel DPR 194/1996 “Regolamento per l'approvazione dei modelli di cui all'art. 114 del decreto legislativo 25 febbraio 1995 n. 77, concernente l'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali” si possono trovare i coerenti Titoli e le coerenti Categorie; pertanto, era in tali Categorie di legge che andava iscritto tale importo a Consuntivo di 372mila euro, sempre salvo prova contraria; questa evidenza, che pare proprio si possa contabilmente definire anomala iscrizione nel “Bilancio Corrente” anziché nel “Bilancio Straordinario”, valse poi in competenza 2009 un ammontare di ben +372mila euro come accertati, quindi il 16,0% delle Entrate correnti (2,695 mln/euro – 0,372 mln/euro = 2,323 mln/euro di coerenti accertamenti) e potette coprire il 14,9% della Spesa corrente (2,775 mln/euro – 0,273mila mln/euro = 2,502 mln/euro); una possibile anomala alterazione di ragguardevole importo;
• Svolto questo ragionamento tecnico, di conformità e di regolarità, perveniamo così ad un possibile totale da 425mila euro che anziché andare a finanziare la Spesa in C/Capitale in sostanza avrebbero finanziato Spesa corrente; nel complesso pare così di assistere ad una presumibile parziale anomala alterazione del Bilancio che implementò di un significativo +18,7% le Entrate correnti di competenza (2.695mila euro – 0.425mila euro = 2.270mila euro effettivi) non utilizzate propriamente per gli investimenti, bensì per sostenere Spesa corrente che viceversa non avrebbe avuto copertura finanziaria in Bilancio e che, quindi, non si sarebbe potuta sostenere ed effettuare; ci ripetiamo come negli anni passati, ma l’importo e il peso relativo sono sempre così elevati da lasciare sconcertati; intendiamoci, anche in precedenza si era operato in tal modo, ma la sorpresa resta sempre molto forte considerata la metodicità del fenomeno rilevato nel tempo e nonostante fosse subentrata una nuova Giunta comunale;

Una sempre spiacevole conseguenza tecnica (e non solo per i cittadini di Rio nell’Elba) è stata che furono assunti mutui nel 2009 per 99mila euro (Titolo 5° “Entrate derivanti da accensione di prestiti”, Categoria 3^ “Assunzione di mutui e prestiti”, Codice e numero 5030503 “Assunzione di mutui da Cassa Depositi e Prestiti”); forse si sarebbe potuto più correttamente e più economicamente per il Comune di Rio nell’Elba destinare tali 425mila euro, non ben appostati in Bilancio, agli investimenti e così non aumentare l’indebitamento per 99mila euro; anzi, ci sarebbero state risorse per ulteriori investimenti pari a (425mila – 99mila) = 326mila euro che, con i valori del periodo precedente sarebbero 643mila euro non investiti su beni durevoli per Rio nell’Elba, ma consumati in una volta soltanto per sostenere Spesa corrente forse non effettivamente indispensabile ed obbligatoria; altrimenti tali risorse si potevano utilizzare per avere meno rate e interessi da pagare anno dopo anno; conseguenze che si lasciano alla valutazione amministrativa e tecnica dei Lettori.
Ciò detto e rimarcato, e quindi con le anomalie dette, in apparenza nel 2009 la gestione tipica corrente e di competenza annuale parte Entrate correnti (2,695 mln/euro) rimase sotto le Spese correnti (2,775 mln/euro compresa la restituzione dei mutui al Titolo 3°) per 80mila euro e mostrò un “deficit” del 3,0%. Però, se rettificassimo le Entrate correnti del valore di 425mila euro sopra discusso, diventerebbero 2,270 mln/euro, allora scopriremmo che tale “disavanzo” di 80mila euro diverrebbe un “deficit” di (2,270 – 2,775) = - 505mila euro e del 22,2%. Oltre 500mila euro di perdita. Una cifra altissima.
Ecco che nel 2009, come già in passato, riclassificando con modalità extracontabili e forse più appropriatamente i dati del Consuntivo per consentirne una migliore e più trasparente lettura, possono emergere “obiettività” diverse da quello che allora apparivano o si facevano apparire leggendo ciò che veniva tecnicamente offerto e avvalorato. Inoltre, guardando sempre meglio grazie alla comparazione della serie storica dei valori di Bilancio 1999-2009, cioè di un periodo lungo 11 anni, si vede palesemente che la “Politica di Bilancio” a quel tempo adottata aveva operato una importante e adeguata inversione di tendenza sull’indebitamento, ma aveva comunque lasciato dilatare la Spesa corrente annua compresa la restituzione dei mutui (oltre 1,4 mln/euro in più anche nel 2009 rispetto al 1999) e rimandato alcuni problemi finanziari al futuro.
Inoltre, ben si comprende che l’anomala allocazione in Bilancio dei 425mila euro abbia impedito nel 2010, anno di approvazione del Bilancio consuntivo 2009, come richiede la legge, di affrontare almeno in parte nella 2^ metà del 2010 (art. 193 del Tuel “Salvaguardia degli equilibri generali di bilancio”) la realtà dei conti e quindi di dover obbligatoriamente ripianare l’eventuale effettivo Disavanzo di amministrazione. Sembra proprio che, in parte, si sia continuato ad appannare la visibilità dei veri fenomeni finanziari in atto da molti anni e si sia lasciato gravare sul debito, attraverso alcuni movimenti finanziari non molto limpidi e opportuni, consistente parte della Spesa corrente che era superiore alle possibilità del Comune di Rio nell’Elba.
Si pensi che, se le ipotesi tecniche di cui si è dato sinora conto fossero definitivamente riscontrabili, allora dal 1999 al 2009 il Comune avrebbe goduto di una extra-Entrata corrente assai anomala di ben 3,370 mln/euro, con una media di oltre 306mila euro l’anno. E, addirittura, di ben 1,791 mln/euro solo negli ultimi 4 anni 2006-2009, con un improprio “benefit” medio di 448mila euro annui. Sul totale della Spesa corrente nel periodo preso in considerazione, sempre 2006-2009, pari a circa 10,764 mln/euro, in percentuale si tratta del 16,6%. Davvero tanto finanziariamente. Concludendo, in 11 anni quasi 3,4 milioni di euro in Spesa corrente anziché in Investimenti? Milioni di euro consumati una volta e via anziché tradotti in Opere e Investimenti durevoli per il Comune di Rio nell’Elba? Che sia accaduto tutto questo? Così parrebbe profilarsi.
Insomma e in realtà, il dato solo contabile del Bilancio consuntivo 2009 come a quel tempo costruito, e degli altri precedenti, probabilmente non faceva allora, e non fa ben apprezzare nell’oggi, il vero andamento della gestione in essere ad iniziare dal decennio scorso.
Ad esempio, sembra che non si fosse andati in anticipazione di cassa, ma ciò forse fu dovuto anche a tutta una serie di operazioni finanziarie, le quali saranno analizzate e discusse in altra nota in elaborazione, e che lasciarono in “dote” alle casse del Comune 2,457 mln/euro alla riapertura del 01.01.2008, 1,926 mln/euro alla riapertura del 01.01.2009 e 1,634 mln/euro alla riapertura del 01.01.2010. Però, già da questi 3 dati emerge una riduzione di 823mila euro della cassa comunale in un biennio. In effetti, la carenza effettiva di liquidità c’era stata per anni, e probabilmente sarebbe proseguita per la cassa libera poiché forse solo la cassa vincolata aveva creato l’apparente situazione positiva di 1,634 mln/euro; sappiamo che tale fatto è sintomatico di qualcosa che non andava bene.
Tra l’altro, la Relazione del Revisore nel 2008, a p. 4, suddivideva i 2,457 mln/euro indicando i vincoli sulla cassa di circa 2,1 mln/euro, ma l’anno dopo tale dettaglio scomparve dalla Relazione. Strano. Strano davvero. Dimenticanza o non voler far vedere qualcosa? Non sappiamo dire. Ma l’evidenza resta.
Cittadino Riese
Messaggio 12416 del 07.02.2016, 15:52
Provenienza: Rio Elba
Salve a tutti. Era molto che non passavo dal blog, e forse era meglio che continuassi l'astinenza, per la noia che vi si respira , per la delusione e lo spettacolo non entusiasmante degli avvitamenti e dei copioni ormai esauriti e logorroici delle fazioni " perché tali sono" Non portano a niente e credo che siano proprie di vecchie logiche e metodi ormai obsoleti che non fanno più presa. Piccole ma concrete azioni sono apprezzabili , come attualmente sta succedendo a Rio con la manutenzione spiccia al territorio. Pertanto invito i fruitori del BLOG a diventare parte attiva di questo nostro piccolo paese, come ? Segnalate le piccole cose al comune , buche da tappare, erbacce da estirpare, cimitero da sistemare, maggior controllo sul territorio e sopratutto nel centro storico per contenere la " libera iniziativa" di cittadini con interventi di manutenzione a volte discutibili e in maniera a volte impropria che alterano la originalità dei luoghi e dell'ambiente. Se non facciamo questo cosa altro c'è rimasto da fare a Rio Elba? POLEMICA, SFOTTO', TEATRO DI PARTITO, O TEATRO D'INTERESSE...., Ma serve questo a Rio? decidete voi. Ma per piacere smettiamo tutti di dire che le cose vanno male per colpa di qualcun altro, le responsabilità sono nostre e sono legate al nostro agire quotidiano, qualcuno passato alla storia disse: non ti domandare cosa può fare il tuo paese per te domandati cosa puoi fare te per lui. Ebbene facciamoci questa domanda e se abbiamo a cuore Rio aiutiamolo ciascuno a suo modo ma aiutiamolo, se andrà a finire male non sarà colpa ne del fato ne di qualcuno in particolare ma nostra i sindaci e le sindache li abbiamo letti noi e non basta dire : io non non l'ho votato. Donne e uomini di Rio in piedi .
Le comiche
Messaggio 12415 del 06.02.2016, 21:07
Provenienza: Rio
Unioni civili, Grillo sempre più comico. A cinque minuti dal voto esce fuori con la "Libertà di coscienza" e stavolta senza la rete. Ma di che coscienza sta parlando che non sa nemmeno dove sta di casa. Comunque Alfano ringrazia e anche Giovannardi. Noi un po meno.
Mavaffa.
Centro Studi Enti Locali
Messaggio 12414 del 06.02.2016, 10:32
Provenienza: Consiglio Comunale
15 anni di storia Riese - CONSUNTIVO 2009 - Parte 2 Prosegue dal post 12412
CONSUNTIVO 2009 DATI UFFICIALI - DCC n. 21 del 23.04.2010


(A) Come si desume dal relativo e obbligatorio Quadro riassuntivo, la “Gestione di competenza 2009” chiuse con un dato di -241mila euro rispetto ai +286mila euro del 2008.
Un peggioramento della gestione di 527mila euro in 1 solo anno.
Tecnicamente si ricorda che i -241mila euro erano la somma algebrica fra 2 dati negativi del 2009, ovvero un “Disavanzo della competenza” di -188mila euro (riscossioni meno pagamenti), e un “Disavanzo dei residui” (residui attivi meno residui passivi) di -53mila euro. Sembravano passati gli anni delle cd. “vacche grasse”, con risultati talora estremamente positivi come i complessivi +1,041 mln/euro del periodo 2005-2008 e come i +501mila euro del 2005; che cosa stava accadendo nel 2009-2010?
(B) Se poi andiamo al “ Risultato della gestione di competenza 2009” abbiamo evidenza degli equilibri parziali che seguono. Sono evidenze e situazioni che suscitano molta attenzione in chi scrive.
• Parte corrente Entrate: accertamenti di Entrate correnti con +2,695 mln/euro, quindi in forte calo di 308mila euro rispetto ai +3,003 mln/euro del 2008; si tornava ai livelli del 2006-2007, che comunque erano già stati straordinari con +2,758 mln/euro del 2007 e +2,537 mln/euro del 2006; certo, nel 2009 avevamo 300mila euro meno del 2008, ma si era pur sempre 468mila in più rispetto ai +2,227 mln/euro del 2005; comunque nel 2009 le Entrate segnarono un consistente passo indietro del 10,3% rispetto al 2008; in valore assoluto le Entrate erano sempre alte rispetto ai “miseri” +1,201 mln/euro del 1999, cioè di 10 anni prima, poiché erano più che raddoppiate, ovvero erano 2,2 volte; si trattava di importi e percentuali pur sempre da considerare “notevoli” per sostenere la Spesa corrente del Comune di Rio nell’Elba; d’altra parte se già la pur bassa Spesa corrente (con restituzione mutui) nel 1999 superava le Entrate correnti di ben 141mila euro, con un grave “deficit” di Bilancio, il Comune di Rio nell’Elba nel 2009, e senza tregua a maggior ragione, doveva agire poiché la Spesa corrente era lievitata dal 1999 al 2009 di circa 1,2 mln/euro su base annua e quella con le rate dei mutui da restituire ogni anno era cresciuta di oltre 1,4 mln/euro (1.433mila euro), in pratica oltre che raddoppiata; una cifra che alla lunga poteva essere difficilmente sostenibile per le finanze pubbliche di un Comune della dimensione di Rio nell’Elba; ne consegue, ove si fosse ritenuta anche in termini “Politico-amministrativi” la Spesa corrente solo parzialmente contenibile o faticosamente controllabile, che non “restava” altra soluzione: agire sempre sulle Entrate correnti;
• Parte corrente Spesa: a riprova di quanto appena sostenuto, veniamo agli impegni di Spesa corrente che marcavano nel 2009 un importo per 2,502 mln/euro cioè quasi pari ai 2,555 mln/euro del 2008, ma in lieve crescita rispetto ai 2,478 mln/euro del 2007 e in forte crescita confronto ai 2,291 mln/euro del 2006, ai 2,165 mln/euro del 2005 e ai 1,994 mln/euro del 2004, cioè pur sempre in aumento di +508mila euro in soli 5 anni; aumento sempre “ragguardevole” o “elevato” della Spesa corrente del +25,5% il 2009 sul 2004; insomma, mentre nel 2009 le Entrate correnti calavano di oltre 300mila euro, la Spesa corrente si era irrigidita e le Entrate avevano problemi a reggerla; in definitiva, nel 2009 il problema finanziario si dilatava sempre più poiché, come negli ultimi esercizi, la Spesa corrente si dimostrava dura da aggredire mentre le Entrate correnti forse godevano meno delle particolari “straordinarietà” viste prima ad opera dei precedenti amministratori ( ma dagli stessi ragionieri ); la criticità della situazione in certa parte si doveva ai 178mila euro di interessi passivi del 2009, in riduzione rispetto al 2007-2008 per favorevoli fattori esogeni alle volontà del Comune, ma pur sempre quasi triplicati rispetto al 1999-2000; gli interessi passivi erano diventati una vera palla al piede del Comune rispetto ai modesti 64mila pagati nel 2000;
si ribadisce che la scelta di indebitarsi gravava sempre più, come un cappio il quale deprimeva le finanze comunali, in particolare se si fosse non giustamente deciso di utilizzare parte dei contributi C/Capitale per coprire quota della Spesa corrente e di scaricare così sul Bilancio, attraverso tale “dirottamento” contabile, i conseguenti oneri attraverso nuovo indebitamento e ulteriori interessi passivi da far pagare in futuro ai cittadini; si voleva, forse legittimamente, continuare a realizzare gli investimenti, e ciò era certo bene per Rio nell’Elba, ma attraverso l’incremento di nuovo debito e relativi interessi passivi da corrispondere poteva non essere un bene, anzi; a parte gli aspetti tecnico-contabili, le discutibili tendenze di “Politica finanziaria e di Bilancio” del Comune, adottate nel periodo 2000-2008, supportate e/o forse addirittura suggerite e propugnate dall’impostazione delle menti economico-finanziarie del Comune, stavano producendo un negativo effetto moltiplicativo sulle finanze comunali con scoppio sempre più prossimo.
Ad ogni modo, proseguendo con i dati, gli impegni per le Spese correnti più il rimborso quota capitale mutui di 273mila euro nel 2009, portavano il livello della Spesa “ordinaria” da finanziare (Titolo 1° e Titolo 3°), con i primi tre Titoli (1°, 2° e 3°) dell’Entrata corrente, al valore di 2,775 mln/euro, rispetto ai 2,815 mln/euro del 2008; un calo di 40mila euro, poco incisivo, ma pur sempre un calo; per chi analizza, questi dati sono nuovamente il segnale di forti difficoltà finanziarie; va però precisato che questi dati preoccupanti, pare abbiano indotto nel 2009 a contenere lo “scarico” col ribaltamento della Spesa sul debito e si accompagnarono ad una stabilizzazione della Spesa corrente senza miscelarsi con l’aumento del debito a lungo termine che fu solo di 99mila euro; è opinione degli analisti, sempre sulla base delle cifre, che dalla fine del 2009 i nuovi amministratori 2009-2014 provassero in qualche maniera ad affrontare le questioni di Bilancio con una certa energia e forza.
Naturalmente l’eredità ricevuta dai precedenti amministratori 1999-2009 era molto pesante: basti dire che mentre nel 1999 la restituzione mutui e gli interessi passivi dovevano essere finanziati per 96mila euro all’anno, nel 2009 servivano risorse per ben 451mila euro annui; nel quasi quintuplicare questa particolare e durevole Spesa, chi aveva amministrato nel 1999-2009 aveva deciso di lasciare un grossissimo fardello alla nuova Giunta comunale e sulle spalle dei cittadini; ma in specie a carico delle generazioni riesi poiché, per ottenere i propri obiettivi politico-amministrativi, si era costruito una sorta di “giogo” finanziario sul Comune di Rio nell’Elba con effetti perduranti, duole constatare, non solo 5 anni fa, ma anche nell’oggi, e così ancora nel futuro. Gli amministratori del decennio “d’oro” passavano, ma i debiti restavano;
a riconferma dell’opinione tecnica qui espressa, il Comune di Rio nell’Elba nel 2009 sottoscriveva mutui passivi solo per 99mila euro, ovvero in forte controtendenza non incrementava il debito già esistente, ma lo riduceva (99mila sottoscritti - 273mila restituiti) = 174mila euro in meno di debito a lungo termine; davvero scelte di natura politico-amministrativa da ritenersi all’epoca finanziariamente prudenti e sagge, delle quali tecnicamente complimentarsi; purtroppo, duole constatare, non sempre riconfermate nel proseguo;
Parte straordinaria: il Titolo 4° e il Titolo 5° delle Entrate accertate ammontavano a +289mila euro, mentre le Uscite impegnate nel Titolo 2° segnavano 449mila euro per investimenti;
• Conto terzi: 208mila in Entrata e 205mila in Uscita, come non doveva assolutamente essere.
Da quinewselba
Messaggio 12413 del 05.02.2016, 22:27
Provenienza: Portoferraio
Attualità, venerdì 05 febbraio 2016 ore 16:13 I ringraziamenti del parroco per una donazione ​Il gesto da apprezzare di una famiglia riese per la Chiesa di SS. Giacomo e Quirico, i ringraziamenti del sindaco De Santi e del parroco RIO ELBA — Recentemente una famiglia riese ha contribuito volontariamente ad alcune opere per il bene della comunità. E’ stato lo stesso sindaco di Rio nell’Elba, Claudio De Santi a darne notizia sulla sua pagina facebook. “Stamani una famiglia riese - ha scritto il sindaco - ha voluto donare il restauro e il rimontaggio della croce della chiesa e ha voluto contribuire ad altri piccoli lavori di riordino della piazza. Sento di dover esprimere a nome di tutta la cittadinanza il più vivo ringraziamento per tale grande e utilissimo gesto”. In merito a quanto accaduto è intervenuto anche Don Jarek Sienkowsky, parroco pro tempore della parrocchia dei SS. Giacomo e Quirico di Rio nell’Elba: “Come parroco pro tempore di Rio nell’Elba desidero ringraziare chi ha avuto l’attenzione per questo importante luogo storico di culto religioso e di comunità, contribuendo ad alcuni interventi che lo riguardano”.
Per Roberto
Messaggio 12412 del 05.02.2016, 20:50
Sul M5S mi sono già espresso. Da persona di sinistra non ne condivido le finalità, alcune in chiara contrapposizione con altre, tant'è che all'interno albergano allegramente ex di dx. ed ex di sinistra, come non condivido i metodi, volontaristici, disorganizzati, ... . Però ritengo, anche alla luce di recenti esperienze personali, che sarebbe buona cosa avere un cambiamento radicale nella gestione della res pubblica e sulla scena politica Italiana il M5S potrebbe esserne l'artefice.
Potrebbe servire per rompere un certo consociativismo, coperture, legami e linee di potere non formali, clientele e quindi rendere più efficiente l'apparato ... almeno per un po'.
Penso anche che sia meglio un M5S con Pizzarotti di un PD con Verdini e pertanto, poiché molti attacchi al M5S vengono dal PD, concordo con te che costoro, almeno gli ex PCI, dovrebbero prima di tutto interrogarsi su che cosa sono divenuti e con chi stanno. Forse non lo fanno per evitare il disgusto di se stessi, dovendo spesso riconoscere l'inversione di rotta di quello che una volta era un cosiddetto partito di sinistra, o ... forse per non perdere eventuali posizioni di privilegio, a volte anche piccolo piccolo, ma è tutto proporzionale.
Da rompere!
Saluti, Ivano
Roberto
Messaggio 12411 del 05.02.2016, 14:56
Provenienza: Rio Marina
Buongiorno, Come al solito (ormai ci siamo abituati ), si legge solo quello che si vuol leggere, di fronte a contestazioni certe si sceglie la strada del non confronto. Innegabile che anche nel movimento vi siano atteggiamenti e comportamenti che vanno al di fuori dei canoni di comportamento politici, a volte mi capita di non essere d'accordo e di arrabbiarmi perché vedo tali atteggiamenti come occasioni perse di confronto, ma da qui a dire che siamo, (noi simpatizzanti) delle pecore che belano a comando ce ne corre. Io ragiono con la mia testa , non con quella di Grillo ne tanto meno con quella di Casaleggio e per fortuna neanche con quella di Renzi e dei suoi supporters, Vedo in questa classe politica che ci governa il peggior modus operandi mai visto dall'alba repubblicana. Spesso mi domando da persona che ha sempre sostenuto con il proprio voto la ex sinistra, come si possa accettare questo andazzo se si crede veramente nella giustizia sociale , nell'uguaglianza, nei diritti come la casa e il lavoro, che una volta erano vanto del vostro partito. Insomma confrontiamoci sui problemi reali, il lavoro, l'emergenza profughi, la povertà, la disoccupazione giovanile, personalmente non mi ritengo ne spocchioso ne arrogante, non credo nelle scie chimiche ne nei chip impiantati nella nuca, credo però che sia veramente giunta l'ora di rinnovare il concetto di politica ( Arte di governare le città) e non i propri interessi ne quelli delle potenti lobbies economiche e bancarie. Saluti.
Centro Studi Enti Locali
Messaggio 12410 del 05.02.2016, 14:20
Provenienza: Consiglio Comunale
15 anni di storia Riese - CONSUNTIVO 2009 - Parte 1
CONSUNTIVO 2009 DATI UFFICIALI - DCC n. 21 del 23.04.2010

N.B. 2009/A. La deliberazione che di seguito trattiamo è, nel passare del tempo, sempre a noi più vicina rispetto al 2015. Siamo soltanto a circa 5 anni da oggi. Pertanto, questa deliberazione del 2010 è ancor più incidente sull’oggi a causa dei riflessi di ciò che fu fatto non molti anni fa. Comunque, si consenta ancora, poiché lo riteniamo indicato per inquadrare meglio la situazione dell’Ente a metà del 2010, di sottolineare qualcosa che riguardava i ruoli politico-amministrativi svolti nel Comune di Rio nell’Elba. Dopo tutto quello che abbiamo esaminato per il periodo 1999-2009 (e speriamo non sia poco per caratterizzare l’operato degli amministratori di allora), ci sono importanti novità. Una sostanziale discontinuità al vertice tra amministratori vecchi (1999-2009) e nuovi (2009-2014). Ciò vale, in special modo, pensando al fatto che gli amministratori erano stati eletti nel 2009 ed erano soltanto al loro 1° anno scarso di Consigliatura o di Giunta municipale per il Sindaco e per gli Assessori da lui nominati. In genere erano appena arrivati e forse del tutto digiuni sulle materie di cui stiamo trattando. Almeno puntando su Rio nell’Elba.
Altresì, e muterebbe la nostra valutazione tecnica dei fatti sull’operato dei neo amministratori, forse altre esperienze amministrative e/o tecniche sono state altrove vissute o potrebbero esserci state anche per lungo tempo. Ovviamente, le considerazioni sugli accadimenti che vedremo potrebbero mutare, se non ribaltarsi completamente: meno di 1 anno a Rio nell’Elba, però tanti altri anni altrove, magari con importanti cariche negli Enti Locali. Ciò sposterebbe qualcosa, evidentemente. In sostanza, ciò potrebbe indurre a cambiare verso all’opinione tecnica sulle loro strategie amministrative e sui loro comportamenti. Opinione che inizialmente da comprensiva e tollerante, per la loro scontata inesperienza e incompetenza, potrebbe allora divenire meno disponibile a causa del ruolo sicuramente consapevole e attivo da questi ultimi svolto rispetto a talune questioni che saranno più avanti sollevate.
Ciò detto, alcuni potrebbero ancor oggi con la loro memoria, chissà, aiutare a comprendere meglio l’impostazione e le ragioni di taluni passaggi di Bilancio e non solo. Anche per collaborare oggi (dal 2015 in avanti) con chi in via amministrativa e tecnica deve orientare al meglio il futuro comunale davanti a tutta la comunità locale. Ovviamente, questa sottolineatura e possibilità vale a maggior ragione per i dipendenti, almeno più alti in grado, che da lungo tempo lavoravano fianco a fianco gli uni con gli altri dentro il Comune e hanno lavorato strettamente con i precedenti amministratori e tecnici.
Comunque, va reiterata la domanda: nessuno si stava rendendo conto di ciò che pare accadesse circa alcune e ripetute anomalie contabili? Spesso significative se non pesanti?
Forse andrebbe chiesto, ma non compete certamente agli analisti che sono qui e leggono le carte e la documentazione messa a disposizione. E che svolgono il lavoro soltanto con un certo livello di approfondimento in considerazione, per non dire altro, del ridotto tempo disponibile e accordato da questa amministrazione recentemente insediata.
In ogni caso, ciò specificato per onestà professionale, nella DCC di cui trattasi (la n. 21 del 26.04.2010), in premessa a “verbale” a proposito della discussione tenutasi in Consiglio comunale, intervenne soltanto l’allora Assessore al Bilancio che illustrò la deliberazione. Nessun altro parlò. Ma, pur senza dibattito, l’esito del voto andò così: su n. 9 votanti del Consiglio comunale, n. 7 votarono a favore e n. 2 decisero di astenersi. Però, va rilevata l’assenza in Consiglio comunale di ben n. 4 Consiglieri.
Altresì, la DCC n. 21 del 23.04.2010 pare evidenziare varie “anomalie” (imperfezioni, mancanze, errori, ecc.) non solo rispetto alle principali norme di legge raccolte nel TUEL del 2000, ma anche se volessimo confrontare tale Deliberazione consiliare col DPR 194 del 1996, ovvero col Decreto del Presidente della Repubblica che va sotto il titolo “Regolamento per l'approvazione dei modelli di cui all'art. 114 del D. Lgs. 77/1995, concernente l'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali”. Si ricorda che l’art. 114 è stato poi trasfuso nell’art. 160 del Tuel medesimo dal nome “Approvazione di modelli e schemi contabili”,. Orbene, l’art. 160 del Tuel dispone “1. Con regolamento, da emanare a norma dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono approvati: … (b) il sistema di codifica del bilancio e dei titoli contabili di entrata e di spesa; … (d) i modelli relativi al conto del tesoriere; (e) i modelli relativi al conto del bilancio ivi incluse la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e la tabella dei parametri gestionali; (f) i modelli relativi al conto economico ed al prospetto di conciliazione; …”.
Allora, ecco cosa sembrerebbe o potrebbe palesarsi di più anomalo nella Deliberazione, salvo altre cose che per ora abbiamo tralasciato, e che occhi più esperti ed avveduti avrebbero dovuto cogliere, plausibilmente, con una certa velocità e facilità:
1. Alla luce di quanto si dimostrerà nel proseguo di questa Relazione, qui riferita all’anno 2009 (e si dimostrerà in altri elaborati prodotti o in corso di produzione), talvolta non pare proprio che sia stata rispettata nell’allegato “Conto del Bilancio 2009” la corretta codifica del bilancio e dei titoli contabili di entrata e di spesa disposti dalla normativa in materia, con ciò commettendo diverse e rilevanti “anomalie”;
2. Si sosteneva in delibera che i dati di cassa del Tesoriere “coincidono perfettamente con le scritture contabili di questo Comune”; però mancava in allegato il “Conto del Tesoriere” come da Modello n. 11 del DPR 194/1996; quindi l’asserita perfetta coincidenza non era riscontrabile e non è dato sapere come sia stata verificata; non solo del Conto del Tesoriere con le scritture del Comune, ma pure il reciproco, le scritture del Comune con quelle del Conto del Tesoriere; alla luce dei vari N.B. che si trovano in precedenza a questa Relazione tecnica finale o che saranno illustrati più avanti, nonché alla luce del Report 1° Stadio in via di elaborazione e di quanto altro sta emergendo altrove, la questione non è assolutamente di poco conto e pare piuttosto “anomala”;
3. Si citava in delibera il “Conto del patrimonio”, però non si citava e addirittura mancava in allegato il “Conto economico” di cui all’art. 229 del Tuel da predisporre secondo il Modello n. 17 del DPR 194/1996; ciò è alquanto “anomalo”; come sia stato possibile dimenticare ufficialmente in atti pubblici una cosa del genere considerato che è documento obbligatorio per legge resta un mistero al quale non sappiamo davvero rispondere; e come sia stato possibile che nessuno in Giunta e/o in Consiglio l’abbia notato è altrettanto strano;
4. Contemporaneamente, mancava accluso al “Conto economico”, come detto neanche citato in deliberazione, pure il “Prospetto di conciliazione” di cui all’art. 229, comma 9, del Tuel e di cui all’allegato Modello n. 18 del DPR 194/1996; ciò è alquanto “anomalo”; come sia stato possibile dimenticare ufficialmente in atti pubblici una cosa del genere resta un evento inspiegabile al quale non sappiamo davvero come sia possibile obiettare;
5. Si scriveva “Vista la Relazione al rendiconto di gestione, redatta ai sensi del combinato disposto dall’art. 151 del D.Lgs. 18 agosto [n.d.r.: manca l’anno che era il 2000] n. 267 e presentata con deliberazione della G.C. n. 41 del 1.4.2009”; ma in realtà tale deliberazione n. 41/2009 come poteva illustrare un “Rendiconto della gestione 2009” che si era chiuso ben oltre il 1 aprile 2009, ovvero temporalmente il 31.12.2009 e nei fatti e formalmente a marzo/aprile 2010; tanto ciò è più vero che tale Deliberazione n. 41, una volta rintracciata, si è scoperto che era del 3 aprile 2009 ed aveva ad oggetto: “Gestione di bilancio – Approvazione Peg 2009 …”; pertanto si trattava della DGC n. 41 del 2010 e non certo del 2009 [n.d.r.: non si dica che era solo un refuso perché la cosa si ripeterà allo stesso modo anche l’anno dopo, nel 2011]; una “anomalia”, seppur modesta, ma certo importante e significativa dello stato dell’arte nel Comune;
6. La Relazione dell’Organo di revisione è chiaramente citata in delibera, ma senza data; una piccola “anomalia” formale; viceversa, dalla lettura della Relazione potrebbero venir fuori molte altre e sostanziali “anomalie” delle quali qui non si scrive poiché non fanno parte dell’incarico e del tenore di questa Relazione tecnica generale; comunque, con un minimo di attenzione già a suo tempo sarebbero potute scaturire, forse anche comodamente, le discrasie tra i vari dati del Conto del Bilancio, del Conto del Patrimonio e della Relazione medesima; bastava confrontare gli uni con gli altri e porsi alcune domande; chissà se sarà mai avvenuto; non è dato sapere; resta il fatto che esistono diversità di non poco conto tra i vari documenti di legge;
7. Ai sensi dell’art. 228 del Tuel “Conto del bilancio” il comma 5 detta questa disposizione normativa “… sono annesse la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e la tabella dei parametri gestionali con andamento triennale …”; ma in atti non vi è traccia di tali tabelle, almeno così pare proprio; un’ulteriore e plurima “anomalia” che sorprende alquanto;
8. Non è allegato l’elenco dei Residui attivi e passivi, cioè di valori di milioni e milioni di euro; eppure, a proposito dei Residui, anche il “Regolamento di contabilità” del Comune di Rio nell’Elba, approvato con DCC n. 57 del 28.10.1997, all’art. 104 “Allegati al rendiconto di gestione” obbligava chiaramente e tassativamente quanto segue: “1. Al rendiconto di gestione sono allegati: … c) l’elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza; …”; una ragguardevole e vasta “anomalia” ad effetto multiplo che sconcerta ulteriormente;
9. Nella seconda pagina dell’atto si scrive “Con voti favorevoli n. 7 e n. 2 astenuti …”, però nell’ultima pagina si scrive “Con votazione unanime e favorevole espressa in forma palese – per alzata di mano – dai n.ro 9 membri presenti e votanti”; come andarono in effetti le votazioni?
x Roberto
Messaggio 12409 del 05.02.2016, 12:06
Provenienza: Rio Elba
Nessuno mette in dubbio che la maggior parte di voi sia gente ammodo, ma il problema è che attaccare gli altri con spocchiosa alterigia senza vere voglia e capacità di di rimboccarvi le maniche e sporcarsi le mani, come è vi viene detto da una vita da tutti con cognizione di causa ed abbondanti dimostrazioni. Piantateli lì di fare le ' verginelle dai candidi manti...................' Per avere il diritto di denigrare gli altri, che ce ne sarebbe da vendere, datevi da fare concretamente ca@zo, altrimenti piantalela li di fare i Fighi patetici. E poi, siete così convinti che gli sltri siano tutti delle merdacce e solo voi delle persone ammodo perchè unte da Casaleggio e quell'altro f@va?
Buscione
Quelli del M5S
Messaggio 12408 del 05.02.2016, 11:32
Cari Grillini ma non lo avete ancora capito che avete tutti "contro",non solo i "poteri forti"Banche,Media,TV ed altro ancora,ovvero tutto il "Sistema" che fino ad oggi ha GOVERNATO e spartito la Grande torta....Ebbene cosa fare? Continuare così con la massima "coerenza" che vi ha sempre distinti dagli altri..........Ci vorrà del tempo,ci vorrà un bel cambiamento culturale ma i tempi sono maturi così come lo sono gli italiani......Dicevano che il M5S era soltanto fuoco di paglia....si sono sbagliati........ed i consensi lo dimostrano....più dei sondaggi... CONTINUATE COSI
X Roberto
Messaggio 12407 del 04.02.2016, 21:28
Per cambiare qualcosa bisogna sporcarsi le mani e non tenerle in tasca; bisogna mettersi alla prova e, lasciamelo dire, nei pochi casi che avete avuto l'opportunità vi siete dimostrati sprovveduti e presentuosi, con rischi sulla pelle della gente (vedi Nogarin). Ultima considerazione: per governare non é possibile nel panorama nostrano raggiungere il 51%; quindi bisogna andare a compromessi, anche con quelli che ogni giorno descrivete come diavoli. Denigrare il prossimo genera un uguale comportamento da parte degli avversari.
Claudio de Santi
Messaggio 12406 del 04.02.2016, 20:33
Provenienza: Rio nell'Elba
Ricordo che Rio nell'Elba ha ottenuto un finanziamento di 700000 euro per ulteriori lavori alla scuola e cioè: due nuovi ascensori lucidatura pavimenti scuola media e sostituzione infissi interni, adeguamento palestra e campo basket , impianti termici a risparmio energetico ed elettrici ,sistemazioni esterne. La procedura di gara è' già stata effettuata è aggiudicata ad una ditta di Roma ed entro 30 gg verranno consegnati i lavori. L'effettivo decreto di assegnazione degli importi è' arrivato a dicembre 2015.
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