Isola d'Elba

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Autore Messaggio
Non perdiamo altro tempo prezioso
Messaggio 17598 del 24.03.2020, 21:16
Provenienza: Rio
Non perdiamo altro tempo prezioso da Portoferraio pubblicato il 24 Marzo 2020 alle 19:24:

Attreziamoci per ricoverare i pazienti contagiati nelle strutture alberghiere, facciamolo subito. Se non partiamo ora, poi non saremo più a tempo e ci renderemo responsabili, perlomeno moralmente, di una strage annunciata.State seguendo cosa succede fuori di qui o no? Sappiamo di dover usare questa possibilità vedendo cosa succede in Lombardia per aver lasciato nelle abitazioni private le persone infette. All'elba abbiamo la fortuna di avere migliaia di posti letto deali per il ricovero, rendiamoli disponibili per l'isolamento ca@@o e subito, non scherziamo con la vita della gente per favore. Aggiungo: l'amministrazione di Rio perché non valuta senza perdere tempo la possibiltà di utilizzare la stuttura del Cavo 'La Tenda Di Elia' a questo scopo? Meglio di questa soluzione cosa c'è, tenere chiusi in una casa due, tre, quattro persone?
Riese
X Coronavirus
Messaggio 17597 del 24.03.2020, 20:50
Provenienza: Siamo seri
Le persone contagiare devono stare a casa loro finché stanno bene e andare all(ospedale quando avranno bisogno di terapie. Ovvio che i familiari devono fare attenzione e usare tutte le precauzioni. Nessun lazzaretto!!!
x cronavirus
Messaggio 17596 del 24.03.2020, 18:03
Provenienza: rio
Considerazioni del tutto condivisibili. Ogni induguo può avere gravi conseguenze. Gli esempi non mancano e sono eloquenti in tutta la loro drammaticità.
Coronavirus
Messaggio 17595 del 24.03.2020, 15:35
Provenienza: Rio
Ora che sappiamo che il virus lo abbiamo in casa, nella nostra isola, si rende urgente una nuova strategia, non certo quella finora richiesta di filtrare i flussi a Piombino. Sappiamo che presso i nostri abitanti la socialità è più sviluppata che nelle città e quindi il contagio si potrebbe espandere con molta più facilità. L'unica soluzione a mio parere è quella di allontanare i contagiati non solo dal paese ma soprattutto dalle famiglie; una soluzione dolorosa ma non più rimandabile. Abbiamo nella nostra isola una quantità sterminata di alberghi e strutture ricettive vuoti, usiamoli per questa evenienza; il Gat ed i comuni elbani mettano a disposizione le risorse finanziarie necessarie. Prima chiudiamo questa  battaglia contro il virus e prima finalmente potrà ripartire la nostra economia turistica, l'unico ossigeno per sopravvivere.
Da Camminando
Messaggio 17594 del 24.03.2020, 15:23
Provenienza: rio
Appello ai 7 sindaci dell' Elba ed alle associazioni di categoria da Milano pubblicato il 24 Marzo 2020 alle 08:51:

Provvedete subito, da oggi stesso, ad individuare, strutture alberghiere in particolare, da attrezzare per ricoverare eventuali contagiati che non potranno né essere ricoverati nell'ospedale, né isolati nelle proprie abitazioni dove inevitabilmente allargherebbero a dismisura il contagio. Questo deve essere fatto velocemente perché è l'unica misura strategica di isolamento vincente per contenere il contagio. La Lombardia rimpiange amaramente di non aver provveduto in tal senso fin da subito ed adesso sta provvedendo freneticamente a 360 gradi. La cittadinanza Elbana, comprese le associazioni di categoria, Rotary, Fondazione Elba e quant'altro, facciano pressione sui propri sindaci e le istituzioni locali perché provvedano a far attrezzare tutte le strutture idonee per l'isolamento. Renato A.
Borrelli dice...
Messaggio 17593 del 24.03.2020, 13:33
Provenienza: Protezione Civile
Per ogni positivo 10 non censiti...
Riese
Messaggio 17592 del 24.03.2020, 13:16
Purtroppo i casi accertati sono già 3.
Ma "è tutto sotto controllo"
Dicevano così anche a Codogno e a Vò e poi in tutto il resto d'Italia.
Perfino Trump diceva "va tutto bene è tutto sotto controllo".
Quali sono i provvedimenti SERI in corso?
Papi è ancora da considerare uno sceriffo?
Studente Biologo
Messaggio 17591 del 24.03.2020, 11:56
Provenienza: Italia
Avete dato un milione al mese ai calciatori e 1300 Euro ai biologi ricercatori.
Adesso fatevi curare da Ronaldo
Biologo
Ivano
Messaggio 17590 del 23.03.2020, 15:37
Un pensiero.
Per formare ci vogliono i formatori.
Qualcuno capace di travasare ... meglio, tramandare esperienze ... storia, visto che non legge più nessuno e la formazione di oggi è appannaggio della Durso e De filippi. Ma se i più anziani se li porta via il covid 19?
X Secondo me
Messaggio 17589 del 23.03.2020, 15:16
Provenienza: Dante Schezzini
Caro Chioccio, sono contento di aver stimolato con i miei dati una serie di problematiche che hai messo in maniera esauriente sul tappeto. Forse è la volta buona, dopo le enormi macerie che questa epidemia lascerà, per ripartire col piede giusto. Forse. Si torna sempre al problema di fondo; la scuola. I nostri vecchi, nella loro ignoranza, sapevano che facendoci studiare avremmo fatto un salto qualità, non solo a livello professionale. Il nostro errore è stato forse di rinchiuderci ad un certo punto della nostra vita in una specie di torre d'avorio, demandando la gestione della cosa pubblica a personaggi politici in gran parte digiuni della necessaria cultura e professionalità. I nostri figli hanno imparato da loro piuttosto che da noi, con la conseguenza che la politica diventa una specie di Grande Fratello, dove il successo diventa inevitabilmente effimero e quindi totalmente inadeguato per una progettualità di lungo periodo. Purtroppo la nostra età non ci permette di avere le forze per riprendere in mano le sorti di questo paese; una cosa però possiamo fare: alle prossime tornate elettorali spazzare via questa classe dirigente dimostratasi inefficiente. Non resta che sperare nelle nuove generazioni.
Secondo me
Messaggio 17588 del 23.03.2020, 13:45
Provenienza: Rio
Caro Dante e caro Ivano, gli effetti severi di questa mazzata che in gran parte dovranno ancora arrivare, devono stimolarci ad individuare prima e poi far comprendere a fondo le vere cause delle falle che balzano fuori con prepotente evidenza. Una per tutte, imperdonabile ed inaccettabile che dovrebbe farci scendere in piazza, è la criminosa carenza di materiale sanitario protettivo destinato al personale sanitario, ci rendiamo conto, il personale sanitario non dispone di mascherine! Ce le portano i Cinesi le mascherine e Iddio li benedica, quei Cinesi che orde di imbecilli zoccoli e sovranisti dei miei cogli@ni, denigrano dipingendoli come esseri immondi che mangiano topi vivi. Parto da qui per la mia riflessione. Certo che sono i ‘politici parlamentari’ che fanno e fanno rispettare le leggi ed i governi che governano a portare sulle spalle la responsabilità della distruzione di questo paese faticosamente messo in piedi nel dopoguerra, dopo un’altra mazzata. Lo sappiamo, ce lo siamo detto e ripetuto fino alla nausea che è colpa dei politici, ma continuare a rimarcare l’evidenza non serve nè all’individuazione del problema,nè alla soluzione. Pare più una pratica esorcistica che un contributo razionale alla soluzione. Se in un esercizio dialettico non si ha l’ambizione di comprendere l’origine delle cause per poi proporre delle soluzioni, allora si stanno facendo dei gran gargarismi intellettuali. Ovvero, scorregge al vento, questo dice la letteratura. Tradotto in pratica, la domanda difficile da porsi, che poi è anche il vero problema da risolvere, è: come abbiamo fatto a generare una classe politica, economica, indurstriale e manageriale a tutto tondo mediocre se non in gran parte inetta, quali le cause e concause che hanno regolato il processo di degrado, da dove si dovrebbe partire a far qualcosa? Sarebbe stupido anche solo ipotizzare delle souzioni operative se non si hanno competenze e professionalità comprovate, mentre è alla portata di qualsiasi testa di ca@zo quadratica media ipotizzare qualche tappa di un percorso ideale. Sono convinto che la condizione e quindi qualità della vita sociale di un paese, è funzione diretta della qualità della formazione e quindi delle attitudini intellettuali della sua popolazione a contribuire all’individuazione di soluzioni virtuose. Quindi per me l’obiettivo principale su cui lavorare con priorità è la scuola, obbligatoria evidentemente e finalizzata alla formazione di una persona capace e curiosa di capire e di saper continuare a studiare, sempre. La scuola non deve, per contro, addestrare fin da bambini al lavoro, la scuola deve formare giovani ad essere, prima di tutto dei bravi cittadini, corretti, capaci anche di imparare qualsiasi tipo di lavoro, flessibili per poter cambiare quando necessario e soprattutto consapevoli delle scelte politiche comprese quelle per selezionale le classi dirigenti, politiche e non. Chioccio
X Ivano
Messaggio 17587 del 23.03.2020, 11:04
Provenienza: Dante Schezzini
Caro Ivano, per deformazione professionale sono abituato ad analizzare i numeri per quello che dicono nella loro fredda semplicità.
Lascio poi ai politici la relativa interpretazione, di solito utilizzata a proprio uso e consumo; purtroppo questo è il destino deformato della statistica. Torniamo ai numeri, allora.
Avevo chiesto ad un amico fiorentino residente in Germania da 25 anni, dirigente presso una istituzione comunitaria, come valutasse il fatto che la mortalità mediante virus sia in Germania un decimo della nostra registrata in Nord Italia.
La sua risposta si può sintetizzare nel fatto che in Germania i posti di terapia intensiva sono circa 25 mila, pari a un posto ogni 3 mila abitanti, mentre in Italia sono solo 5 mila, pari a un posto ogni 12 mila abitanti, cioè quattro volte meno.
La conseguenza della scarsa disponibilità di posti di terapia intensiva in Italia porta ad un suo utilizzo quando il paziente di fatto é in fin di vita.
Poi il mio amico, con la classica sagacia e critica fiorentina, dava la responsabilità ai nostri governi centrali dell'ultimo decennio; a mio modesto parere lui sbaglia perché la politica sanitaria da noi è in mano alle regioni.
A questo punto mi piacerebbe avere a disposizione una semplice tabella in cui venga riportata su una colonna la popolazione delle singole regioni e sull'altra colonna le unità di terapia intensiva; in questo modo avremmo la possibilità di fare i dovuti confronti nazionali.
Qualcosa però riesco a fare per la nostra regione Toscana, dove gli abitanti sono circa 3.700.000; assegnando la media tedesca dovremmo disporre teoricamente intorno ai 1230 posti di terapia intensiva, mentre ho letto da qualche parte che sono disponibili circa 750 posti, pari quindi al 60% delle necessità (4600 abitanti per posto letto).
Quindi siamo messi meglio della media nazionale ma non benissimo rispetto allo standard tedesco.
Io penso che non si dovrebbe sottovalutare anche il fenomeno della nostra vocazione turistica (70 milioni di presenze annue e migliaia di seconde case); nonostante i danni economici, paradossalmente c'è da augurarsi che in questa dolorosa emergenza i nostri clienti se ne staranno a casa loro.
Lascio a te, Ivano, argomenti per una più puntuale interpretazione politica.
Crisi di nervi ...
Messaggio 17586 del 22.03.2020, 18:20
Il Decreto "annunciato" sabato notte, bloccando per un ora tutte le trasmissioni televisive e spaventando la gente, avrebbe avuto validità da lunedi,..... forse slitta a mercoledi!
Sconcertante.
Messaggio 17585 del 22.03.2020, 17:07
https://www.huffingtonpost.it/entry/sconcertante_it_5e776f5dc5b62f90bc4c5b63?f3k&utm_hp_ref=it-homepage
Panico?
Messaggio 17584 del 22.03.2020, 16:17
Ho appena visto on line il messaggio del sindaco.... Se chi non deve indurci nel panico è in preda al terrore, è meglio che cambi mestiere!!!!
Elba
Messaggio 17583 del 22.03.2020, 16:01
Coronavirus: a Porto Azzurro uscite per spesa contingentate Massimo una ogni 4 giorni e controlli a supermercati, ordinanza (ANSA) - PORTO AZZURRO (LIVORNO), 22 MAR - Contingentare il rifornimento di generi alimentari per limitare i pericoli di contagio del Coronavirus raccomandando di fare la spesa a cadenza settimanale, e comunque non piu' di una volta ogni quattro giorni, oltre a controlli davanti ai supermercati per monitorare la frequenza degli avventori da parte di personale comunale e volontari. Lo prevede un'ordinanza del Comune di Porto Azzurro (Livorno), all'Isola d'Elba, emanata venerdi'. Da ieri, come riporta oggi Il Tirreno, i volontari della Pubblica assistenza e della Misericordia stazionano davanti all'ingresso dei supermercati, muniti di un apposito registro su cui vengono annotate "le frequenze nominative degli avventori e le cadenze temporali della fruizione del servizio".(ANSA). ROS 22-MAR-20 14:53
X Rio
Messaggio 17582 del 22.03.2020, 15:11
Se la filiera è 1/4/16 o 1/10/100 è solo questione di giorni in più. Io ho detto 1/4/16 per essere positivo ma concorderai che poco conta.
Riese
Messaggio 17581 del 22.03.2020, 13:42
Permettere di andare tutti i giorni a fare la spesa significa moltiplicare le possibilità di contagio e ridurre gli spazi interpersonali con ulteriori aggravi sanitari.
Un effetto moltiplicatorio assolutamente da evitare.
Riesi, rifornitevi e uscite il meno possibile, altro che spesa tutti giorni e sanificazione che non serve!

Corsini, salga a bordo c@zzo!
x Rio
Messaggio 17580 del 22.03.2020, 13:40
Provenienza: Mago Chio'
Le statistiche dicono che la progressione del contagio è 1/10/100 ecc.
Rio
Messaggio 17579 del 22.03.2020, 13:22
E dopo inutili parole quelli che doveva succedere è successo! Il contagio sarà 1/4/16 eccetera. Il consiglio da dare è di non andare a fare spesa finché avete alimenti, fino all’ultimo. Assolutamente non opportuno andare tutti i giorni
Contagiato di Rio
Messaggio 17578 del 22.03.2020, 12:43
Il primo contagiato dell'isola è un uomo di 77 anni di Rio Marina, intercettato al check point dell'ospedale di Portoferraio dove l'anziano si era recato per un trattamento terapeutico a cui deve sottoporsi periodicamente. L'Asl sta ricostruendo la catena di contatti stretti dell'uomo per mettere in isolamento tutte le persone che potrebbero essere state contagiate.
Ivano
Messaggio 17577 del 22.03.2020, 11:40
E così ci siamo.
Ho sentito il messaggio di Corsini.
Limita l'uscita per l'approvvigionamento degli alimentari ad una volta al giorno.

Si chiede da settimane di limitare gli spostamenti.
Papi ha fatto una ordinanza che limita a una volta ogni 4 gg. le uscite per approvvigionarsi di alimentari, con controlli relativi, oltre ad aver provveduto da gg. alla sanificazione.
Avvocato Corsini, mi permetto di consigliare di copiare dal medico Papi.
Ivano
Messaggio 17576 del 21.03.2020, 20:51
Caro Mago,
La strategia “immunità di gregge” alla fine si è piegata obtorto collo a una potenza superiore. Rapporti di forza.
Per la scelta fatta in ritardo purtroppo questo si tradurrà in un n° elevato di morti e spero che ne debba pagare il fio.
Il miglior contrasto con tutti i mezzi l’ha adottato la Cina, impiegando anche l’esercito e controllando palazzo per palazzo il rispetto delle regole a circa 60 Mln di persone, mentre un altro miliardo e oltre ha continuato a produrre e rifornire.
L’Italia a mio parere ha fatto gli errori che hanno fatto, magari dopo e quindi con più colpa, anche gli altri paesi. Decisioni tardive da parte di politici timidi, preoccupati almeno inizialmente, della poltrona, dell’economia, della reazione delle persone.
La Cina ha impiegato circa un mese a denunciare al WHO il virus e il relativo pericolo (novembre – 31/12/19). Noi quindi abbiamo avuto 2 mesi per prenderli sul serio e organizzarci. I Francesi, un po’ di più, gli Inglesi anche, gli americani con il criminale negazionista del loro presidente dopo un ritardo di quasi 3 mesi, gira la frittata accusando i Cinesi di ritardo e minacciando ritorsioni.
Invece tutti, Italia compresa, hanno cercato di correre ai ripari solo da una quindicina di gg. sprecando gennaio e febbraio. Tornando all’Italia, come ben sai la chiusura di tutto è impossibile. Bisogna mangiare e assicurare servizi essenziali.
E’ impossibile anche decidere eventualmente cosa chiudere e cosa no. Non hanno tempi e forse neanche capacità per farlo. Non hanno capito che riducendo le corse dei mezzi pubblici o gli orari dei negozi producono più assembramenti.
Non è detto che a costi maggiori ci siano risultati migliori. Anzi, noi, … no, loro da sempre direi che sono specialisti nel non essere capaci di produrre Valore, ottimizzare cioè quel rapporto Prestazioni/Costo.
I motivi sono tanti, interessi e non solo.
Prima ci hanno ammazzato con le guerre e ora con il Virus,
Siamo tutti elbani...
Messaggio 17575 del 21.03.2020, 16:38
https://www.huffingtonpost.it/entry/fuga-da-londra_it_5e76150dc5b63c3b64912ad8?f8f&utm_hp_ref=it-homepage
Corona-virus
Messaggio 17574 del 21.03.2020, 13:43
Provenienza: Mago Chio'
Constatiamo nel mondo due strategie per combattere il corona-virus: una pensa alla cosiddetta "immunità di gregge" dove lascia lavorare liberamente il virus per creare nella popolazione una specie di vaccino naturale ma ad alti costi di vite umane; l'altra strategia consiste nel contrastare l'epidemia con tutti i mezzi a disposizione, fino a creare un vaccino, ma ad alti costi economici per la sanità di una nazione ma salvando il più possibile vite umane. L'italia è una nazione sui generis, nel senso che di fatto applica ambedue le strategie: da una parte investe notevoli risorse economiche per combattere l'epidemia mentre dall'altra lascia la popolazione a scorrazzare in giro creando una inevitabile moria di persone. Paradossalmente riusciamo a raggiungere un doppio obiettivo funesto: il massimo dei costi economici con il massimo dei morti.
LETTERA DI UN "PROPRIETARIO DI SECONDA CASA" ALL'ELBA
Messaggio 17573 del 20.03.2020, 19:50
Provenienza: da Elbareport
Caro direttore, a distanza di 250 km leggo con attenzione ma anche un po’ di amarezza il dibattito su come, e se chiudere e isolare del tutto l’Elba nell’interesse della salute dei residenti elbani. Amarezza perché vedo qualche eccesso anche un po’ grottesco e perché il problema mi riguarda. Sia chiaro, il dibattito è più che legittimo perché sulla salute non si scherza, il nemico è terribile, le strutture sanitarie dell’isola non potrebbero affrontare un’emergenza seria, quindi tutto ciò che è utile per impedire il contagio è indispensabile farlo. Ad esempio noi abbiamo una casa di proprietà all’Elba, dove staremmo molto volentieri, invece siamo murati vivi a Roma, e poiché siamo abituati a rispettare le regole, non ci muoviamo da casa se non per fare la spesa. Sull’isola, inutile negarlo, staremmo molto meglio, perché abbiamo una casa isolata, più spazio intorno, e quindi avremmo anche meno occasioni di contagio rispetto a Roma. Abbiamo letto che diversi furbetti, oltretutto provenienti da ex zone rosse, con alta incidenza di contagi, sono arrivati prima che si alzassero le prime barriere, ma non invidiamo mai i furbetti. Prendiamo atto con dispiacere che al momento, in base all’ultimo decreto del governo, all’ordinanza della regione Toscana e quelle dei sindaci elbani, e anche a quanto mi ha detto con grande gentilezza la polizia di piombino e portoferraio, “potrei” accedere alla casa all’elba solo per comprovate emergenze (tipo fuga di gas, perdita d’acqua, danni che compromettano altre abitazioni, ecc). Il testo dell’ultimo decreto della presidenza del consiglio, per la verità, è un po’ ambiguo, perché dice ci si può spostare per “raggiungere il proprio domicilio” (e la casa all’elba lo sarebbe, visto che paghiamo bollette, tasi, tari e imu, anche se la residenza è a roma). Allora faccio una considerazione e qualche domanda a chi di dovere. La considerazione è che l’allarme all’elba è scattato quando i buoi erano già scappati (in questo caso entrati). Molti proprietari di seconde case, approfittando dell’assenza di controlli reali, si sono precipitati sull’isola con bambini, nonni e parenti e affini. Cosa preoccupante, venivano in gran parte proprio dalle zone più a rischio. Mi permetto di dire che ormai il guaio è fatto, ma che nonostante tutto, per fortuna, il virus non si è diffuso. E aggiungerei che lo stesso pericolo viene se un residente dell’Elba va per motivi di lavoro, di salute e necessità, fuori dall’isola e poi ci torna. L’ultima volta che sono stato all’Elba era la fine di febbraio, il nord era già zona rossa e tornando a Roma ho visto sul traghetto tre o quattro macchine di residenti elbani che andavano a sciare (presumo al nord). Qualcuno al ritorno li ha messi in quarantena? Sento dire che questi “ospiti” o “intrusi” non residenti, in questa situazione, rischiano di rendere più fragile la già non brillante situazione delle strutture sanitarie dell’isola. E’ un argomento serio, ma qualcuno ha calcolato quante possono essere queste persone in più? Diciamo la verità: non credo molte, nonostante l’abbondanza di seconde case all’Elba. Il problema è se c’è qualche infetto, magari asintomatico, non se c’è qualcuno in più. Quindi, non esageriamo. Piuttosto si eseguano i controlli della febbre a piombino e portoferraio, si disinfettino periodicamente le navi, e si seguano le ordinanze dei sindaci sugli spostamenti interni, che considero giuste e molto serie, anche quelle che possono apparire più estreme. Detto questo, come proprietario di seconda casa sull’isola, sono costretto a fare qualche domanda. Primo: premesso che al momento io e mia moglie stiamo bene, senza alcun sintomo, (se girassimo avendo dei sintomi saremmo dei criminali) quale è, mi chiedo, l’interpretazione giusta dell’insieme di decreti e ordinanze? Qualcuno può spiegarcelo, senza rischiare di essere respinti al porto di Piombino e sprecare così anche i soldi della benzina per il viaggio di andata, e ritorno, da roma? Secondo: se risultasse che noi non possiamo in alcun modo venire all’elba, pur avendo una seconda casa, oltre a subire un danno (le case, che diano reddito o semplicemente vengano usate, vanno pulite, attrezzate, va fatta manutenzione, le piante vanno curate, potate, annaffiate ecc.), dopo tutto questo, che magari si prolungherà fino all’estate, noi dobbiamo pagare interamente e come se nulla fosse accaduto Tari, Tasi e Imu? Personalmente pago per l’insieme di questi oneri quasi 5000 euro l’anno, pago la tassa dei rifiuti come se fossi residente, ossia un elbano, il mio comune di riferimento fa bilancio e fornisce ai residenti tutti i servizi in gran parte grazie all’Imu delle seconde case, pago la luce come seconda casa (e quindi di più). Dovrei continuare a versare per intero tutto questo senza poter disporre del bene per il quale pago? Lo dico perché nel dibattito su come isolare meglio l’isola, (scusate il gioco di parole), non ho sentito nulla al riguardo da sindaci, autorità, forze politiche ecc. So benissimo che siamo di fronte a un’emergenza inedita e terribile, e quindi una situazione eccezionale, che ha sconvolto la vita di tutti e dell’economia, ma se chi ha un’attività, giustamente, si vedrà comunque ridurre o posporre il pagamento di tasse, oneri e tributi, perché io, se per mesi non potessi più venire all’elba, non potessi affittare o usare la casa, dovrei continuare a pagare come se venissi? Non teorizzo, né pratico le autoriduzioni, ma vedrete che se il blocco continua, qualcuno e qualche associazione dei consumatori, inizierà a farsi la stessa domanda. Aspettiamo le prossime decisioni al riguardo, ma mi piacerebbe sentire anche i sindaci. Nonostante l’amarezza per essere distante dalla mia isola (mio nonno era elbano e io ci vengo da 60 anni), vi sono vicino e capisco le preoccupazioni di tutti. Ce la faremo. Un abbraccio, a distanza ovviamente, al direttore. Bartolo Misiani
x altro riese
Messaggio 17572 del 20.03.2020, 18:07
Provenienza: rio
Prendo atto e ringrazio per informazione che non fuga tuttavia la preoccupazione di possibili rischi da parte di chi era già arrivato prima della chiusura, anche eludendo la quarantena. Si notano non poche finestre insolitamente aperte. E questo vuol dire qualcosa.
X Sauro F.
Messaggio 17571 del 20.03.2020, 14:46
Provenienza: Mago Chio'
Caro Sauro Se noi fossimo un paese (Italia) normale, dove i suoi cittadini contribuissero al suo sostentamento secondo le regole, previste dalla Costituzione, della giusta contribuzione in base alle proprie capacità contributive, in poche parole senza elusione o evasione fiscale, l'Agenzia delle Entrate dovrebbe dirci "... capisco le tue difficoltà contingenti e quindi ti sollevo da tutti gli adempimenti sia a livello nazionale che locale finché non sei in condizione di ripartire...". Purtroppo l'Agenzia parte dal presupposto che tu sia di fatto un delinquente che nasconde sistematicamente i propri redditi e quindi mangia la foglia e ti abbuona "qualcosa". La prova più eclatante l'abbiamo avuta nei giorni scorsi, quando un ristoratore ha dichiarato con questo blocco dell'attività una perdita settimanale di migliaia di euro, quando negli anni passati ha sistematicamente dichiarato qualche centinaio di euro settimanali. Quindi, se non estirpiamo questo "virus fiscale" non potremo mai avere un rapporto sereno con lo Stato e lo Stato non avrà risorse economiche adeguate per garantirci nella fattispecie una sanità dignitosa.
E dopo, cosa succederà?
Messaggio 17570 del 20.03.2020, 13:41
Provenienza: Portoferraio
Come sempre accade nei momenti di difficoltà, questo paese mostra il corpo martoriato da disservizi incompetenze, strutture depredate, competenze decimate e distrutte che una dilagante e strutturale corruzione ha nel tempo ha generato. Cio nonostante, semmai non ce ne fossimo accorti prima, il paese ci appare magnifico per l'umanità, la competenza e l'abnegazione delle solite categorie bistrattate quali il personale medico del servizio sanitario nazionale, i ricercatori, ed i tecnici della protezione civile. Per contro balza evidente all'occhio l'inettitudine della stragrande maggioranza dei quadri e dirigenti preposti alla guida politico-amministrativa del paese, incapaci di dialogare costruttivamente, analizzare e decidere. Le strutture del paese, soprattutto quelle sanitarie, sollecitate e messe a nudo dal Covid 19 e dalla criminale incoscienza di troppi cittadini, mostrano, soprattitto al centro-sud, una quasi totale inadeguatezza dovuta al loro smantellaento comprese le risorse umane e mezzi tecnici. Il risultato, come si puo vedere è devastane e sa iddio cosa potrebbe succedere da qui a pochi giorni. Se una Bergamo vede processioni di camion verdi militari carichi di morti che si dirigino verso i forni crematori dell'emilia senza un funerale, un fiore, un parente che possa almeno dare l'estremo saluto al proprio caro, non voglio pensare a cosa potrà succedere in zone 'meno organizzate'. Voglio sperare che, una volta passata questa immane tragedia che prima o dopo passerà, avremo imparato qualcosa di positivo come combattere l’evasione fiscale ed il nero, la corruzione, l’ignoranza che si taglia col coltello, o vedremo solamente, ancora una volta, la solita marea di gente ghe sghignazza per accapararsi le sovvenzioni che sicuramente costituiranno il leitmotiv del post Covid 19 come il dopo terremoto? Purtroppo ho paura che avvenga proprio questo perchè abbiamo molte più 'partite iva' che libri e senza libri non si ha cultura e senza cultura non si ha memoria e senza memoria non si ha futuro. Sauro F.
Rio giù è su
Messaggio 17569 del 20.03.2020, 10:12
Come sempre leggendo le determine che il comune pubblica notiamo che la sanificazione verrà fatta nel comune di Rio Elba è nella frazione di Bagnaia.... Nisporto è Nisportino ancora una volta sono fuori. Fate veramente ridere, lo sapete quanti residenti ci sono a Nisporto, o Nisportino che sono questi animali. Caro sindaco la sua amministrazione si renderà colpevole di questa discriminazione, però ve la siete fatta dentro gli uffici comunali zona di ritrovo di operai e gente che si fuma le sigarette al balcone dal troppo xxxxxx, vergogna....
Per riese
Messaggio 17568 del 20.03.2020, 08:33
Provenienza: Altro riese
Forse ti sei perso gli ultimi aggiornamenti. L'Elba è già zona rossa. Come tutta Italia. Non si può usare di casa quindi non si può neanche prendere il traghetto né in entrata né in uscita se non per motivi di salute o di lavoro. L'Elba è Italia.
Conte esca dal format
Messaggio 17567 del 19.03.2020, 17:43
https://www.huffingtonpost.it/entry/presidente-esca-dal-format_it_5e737a32c5b6f5b7c53f47c9?y7f&utm_hp_ref=it-homepage
riese
Messaggio 17566 del 19.03.2020, 11:50
Provenienza: rio
Se l’Elba fosse zone rossa si limiterebbero certamente con controlli accurati i collegamenti col continente, e sarebbe una soluzione rapida e appropriata alle circostanze. Ora, dato che l’isola non sembra interessata dalla pandemia del virus, che si aspetta a adottare misure di protezione altrettanto severe come se già fossimo in una situazione di emergenza? Si aspetta il peggio’? Se qualcuno è già furbescamente arrivato, ebbene va individuato e messo in quarantena o rispedito indietro. Agli altri, quelli di fuori che cercano di venire nell’isola, deve essere impedito, con la massima severità, il transito marittimo. Non c’è da perder tempo.
Riese
Messaggio 17565 del 18.03.2020, 15:16
Euro 30.000.000.000 : 60.000.000 abitanti= 500 euro/abitante. Bastano per mangiare, forse per 1,5 mesi. Tutto il resto alla malora, aziende, turismo e varie. Allora dovete meditare ma profondamente
Tenews
Messaggio 17564 del 18.03.2020, 13:16
Chiudiamo l'Elba, prima che sia troppo tardi Di Marco Sollapi
ELBA
Marco Sollapi
Non so cosa state aspettando, voi elbani, a chiudere gli accessi all’isola. Che arrivi il primo contagio? Il quale avrà incontrato chissà quante altre persone? E poi? Sarà troppo tardi.
Da “elbano di fòri” quale sono, mi sembra che i rischi che state prendendo siano davvero troppi, e i primi che non lo capiscono sono i vostri sindaci, che dovrebbero imporsi.
Molti a Portoferraio non rimpiangono Ferrari, ma io sì: con lui secondo me c’era il porto chiuso da almeno tre settimane.
Si fa presto a chiudere: entrano solo derrate alimentari e farmaci, si esce solo per acclarate esigenze di malattia. E basta.
Ma qualcuno (senza far nomi) farebbe a meno anche di disinfettare le strade, lo fa solo perché lo fanno gli altri… Voi scherzate col fuoco, fuori di qui la gente MUORE e HA PAURA.
Un dato ad oggi 17/3: morti in Italia 2158, in Cina 3231 ed è partita prima.
Su Facebook ho trovato la testimonianza di Claudio De Santi, ex sindaco di Rio nell’Elba che ho avuto modo di apprezzare in passato. Leggetela: è un messaggio chiaro e forte da parte di chi c’è dentro più di voi.

“Per i miei amici Elbani – scrive De Santi - chiudete l’Elba, qui a Firenze siamo in trincea, stiamo a casa il più possibile, ci laviamo le mani 30 volte al giorno anche dopo aver toccato la maniglia del portone e dell’auto, disinfettandola sempre prima.
Viaggiamo costantemente tutti con mascherine, dormiamo nella stessa casa anche in famiglia in camere separate e teniamo la distanza di almeno un metro con i familiari.
Indossiamo per cose più importanti guanti di lattice facendone un uso industriale. Lasciamo le scarpe fuori della porta.
Disinfettiamo uffici e abitazioni con 100 gradi e amuchina.
Io non sono un virologo ma sentendo a giro e emulando altri faccio tutto quello che è possibile fare ( meglio esagerare). Medici dicono che le persone sopra i 60, fumatori o ex sono a rischio.
Già scarseggiano i posti in rianimazione.
Non ci consigliano di andare a fare spesa ma di farsela depositare fuori della porta di casa con alimenti confezionati da aprire gettando la confezione e usando guanti, prima di mettere in frigo.
Uso dell’auto sempre la stessa persona e da soli e per estremi e legali usi.
All’Elba sarebbe possibile proteggersi non facendo partire e arrivare più nessuno. Arrivano solo alimentari e merci sanitarie con gli autisti che restano in cabina e ripartono. Il sindaco Papi che è medico lo ha detto da tempo.
Ma sentendo per telefono amici e dipendenti capisco che queste precauzioni spesso non vengono prese.
Medici autorevoli sostengono che tocca a tutti i territori. Per evitare, chiusura totale definitiva ora. Parte solo chi sta male con il Pegaso.
L’Elba ha un’arma in più, l’essere isola. Non è che contagiando l’Elba si salva il resto del mondo. Le eventuali esagerazioni che ho espresso sono migliori delle mancanze. E forse non vi ho detto tutto.
Ci vuole il prefetto?, e che prefetto sia! Siamo in guerra dobbiamo combattere e non nascondersi dietro i procedimenti. Perché non ne approfittate, se siete ancora in tempo?
La mia nonna diceva: meglio aver paura che buscarne”. Ecco. E allora chiudiamo, amici sindaci: Papi, Montauti, Gelsi (e Barbetti...) ma anche Barbi, Allori, Corsini.... E Zini, anche se lui prima chiederà sicuramente il permesso a Enrico Rossi... Chiudiamo gli accessi all'Elba. Prima che sia troppo tardi.
Indietro martedì 17 marzo 2020 @ 18:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Normalità
Messaggio 17563 del 17.03.2020, 20:00
Provenienza: Illusione
Marco Travaglio 👋👋👋
Quando sarà tutto finito, si spera che nessuno voglia “tornare alla normalità”. Perché prima non eravamo mica normali. Anzi.
Normalità vuol dire mettere in salvo la sanità pubblica, cioè la nostra salute, levandola alle Regioni, cioè sottraendola alle grinfie di satrapi e mitomani che si fan chiamare governatori (o, come De Luca, trovano “terapeutiche” le fucilazioni cinesi) e riportandola sotto il ferreo controllo dello Stato. Possibilmente di un prefetto. Tedesco.

Normalità è stabilire che la sanità privata se la pagano i privati con i loro soldi: tutta. Ciascuno è liberissimo di costruirsi una clinica e di ospitarvi chi se la può permettere, ma deve sapere che non avrà un euro dallo Stato. Perché lo Stato deve curare tutti i malati, ricchi e poveri, bisognosi di terapie più o meno complesse e costose, e non indebolire le strutture pubbliche per spianare la strada ai privati “convenzionati”, che poi privati non sono perché i soldi che intascano sono i nostri.
Normalità, se proprio non vogliamo abolire le Regioni, è dare almeno al governo più poteri ordinari per commissariarle appena è necessario.
Ora i presidenti di quelle meridionali confessano serafici, praticamente a una sola voce, di non essere in grado di affrontare l’emergenza coronavirus perché i loro ospedali hanno pochissimi posti di terapia intensiva.
E a chi lo dicono, a noi? Siccome non sono piovuti dalla luna, ma rappresentano partiti che governano quelle regioni ininterrottamente o con qualche intervallo da decenni, dovrebbero spiegare dove sono finiti i soldi (anche se lo sappiamo bene) che ogni anno ricevono dallo Stato (115 miliardi a botta).
E poi passare le consegne al governo centrale per manifesto fallimento.
A partire dalla Calabria, dove il centrodestra che ha vinto le elezioni 50 giorni fa non riesce nemmeno a formare una giunta, figurarsi a gestire pandemie.
Normalità è non ripetere mai più (né accettare che si ripeta) la frottola della “sanità lombarda migliore del mondo”.

Certo, ha medici, infermieri e strutture di eccellenza, ma anche una distribuzione delle risorse a dir poco criminale.
Chi non l’avesse ancora capito dovrebbe essere obbligato per decreto a leggersi la sentenza Formigoni, il sedicente “governatore” condannato a 5 anni e 10 mesi (di cui appena 5 mesi scontati in carcere) per associazione a delinquere e corruzione per avere incassato almeno 6,6 milioni di tangenti in cambio di almeno 200 milioni di euro prelevati dalle casse della sanità regionale e dirottati alle cliniche e agli istituti privati, tipo il San Raffaele e la Maugeri. Quanti posti di rianimazione si creano con 200 milioni? Quanti respiratori, quanti tamponi, quante mascherine si comprano?


Normalità è pagare le tasse e stangare senza pietà chi non le paga. Non ora che vanno sospese e rinviate per chi non può pagarle.
Ma dopo sì, CA***. Se la Germania ha 28mila posti di terapia intensiva e noi 5mila, se ci mancano medici, infermieri e macchinari, non è solo per gli sprechi e le tangenti, ma soprattutto per lo spread dell’evasione impunita.
Normalità è finirla col mantra “sblocca-cantieri” e richiamare in servizio al ministero dei Trasporti il comitato per l’analisi costi-benefici delle grandi opere, istituito (e purtroppo ignorato) da Toninelli, per decidere quali ci servono davvero e quali vanno cancellate prima di fare altri danni all’ambiente e al bilancio dello Stato, e dirottare le risorse verso destinazioni più urgenti e utili: nuovi ospedali, scuole, strade e ferrovie ordinarie.
Normalità è costruire nuove carceri, per ospitare in condizioni sicure e dignitose chi deve andarci e restarci, e finirla con la lagna dell’indulto&amnistia (termini pressoché ignoti all’estero) a ogni rivolta o emergenza.
Normalità è distinguere i politici che amano davvero l’Italia (da premiare) da quelli che odiano tutti tranne se stessi (da trombare): il virus è un’ottima cartina al tornasole per riconoscerli.
Normalità è piantarla col cosiddetto “infotainment” televisivo, dove non si capisce chi sia l’esperta fra Ilaria Capua e Barbara D’Urso.
E invitare Vittorio Sgarbi e quelli come lui a parlare solo di ciò che sanno (nel caso di Sgarbi, l’arte del ’500), lasciando il resto a chi ha almeno una vaga idea di quel che dice (che non è il caso di Sgarbi sulle faccende giudiziarie, né tantomeno sul Covid-19, da lui autorevolmente definito “virus del buco del culo”, con annessa profilassi da manicomio: “Andate in giro e non vi succederà niente”).
Normalità è fare tesoro di queste settimane di arresti domiciliari e coprifuoco che ci hanno insegnato a valorizzare l’essenziale e a tagliare il superfluo (inclusi il Cazzaro Verde e l’Innominabile).
Normalità è alzare gli occhi dallo smartphone e guardare in faccia gli altri (che cominciano a mancarci proprio ora che ci mancano). Darsi appuntamenti per vedersi di persona, chiacchierare de visu o al telefono. Fare cose insieme anziché inseguirsi con messaggi vocali senza mai trovarsi.
Normalità è smetterla di affollare i divani e i centri commerciali e correre in musei, teatri, cinema, concerti, librerie, siti artistici e archeologici, ora che la loro mancanza ce li fa sentire vitali ed essenziali come mai prima.
Infatti cerchiamo di surrogarli con le cantatine dai balconi e dalle finestre. Io, per esempio, appena finirà l’emergenza e uscirà il nuovo film di Carlo Verdone, avrò così tanta voglia di ridere che me lo vedrò dieci volte per dieci sere di seguito.
Normalità è ascoltare Lucio Dalla: “Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale”.
Marco Travaglio
Riese perplesso
Messaggio 17562 del 17.03.2020, 13:28
Provenienza: Rio Marina
Per il messaggio che ci da dei deficienti.. Caro lei , le rigiro l'offesa, deficiente sarà lei e non solo, anche ignorante. Le comunico che gli atti amministrativi vanno avanti, con i loro tempi e modalità, i tempi non si fermano , l'assegnazione verra fatta coronavirus o meno. Se pensa che sia arrivata la fine del mondo si sbaglia di grosso...veda di essere un pochino più educato e non si permetta più... Per gli adm: secondo me quel messaggio viola le regole del blog, invito a rimuoverlo.
Commento dello Staff del RioBlog del 17.03.2020, 13:48:
Concordiamo con lei che il post precedente 17535 è un po' pesante. Però non essendo indirizzato direttamente ad una persona conosciuta, non ci sentiremmo di censurarlo. Invitiamo tutti comunque ad un linguaggio più moderato.
Elbano
Messaggio 17561 del 17.03.2020, 11:43
Tutti, dall’ultimo cittadino al Sindaco, dovrebbero non transitare sulla nave. I Sindaci quali capi della protezione civile e della sanità dovrebbero stare con la loro gente per il mandato affidato. Spero che questo venga fatto. Vedere un primo cittadino che da il cattivo esempio non è il massimo.
LA BARCA
Messaggio 17560 del 17.03.2020, 10:26
Provenienza: Rio
Leggendo il blog la cosa che mi preoccupa di più del corona virus è la deficienza delle persone che in un momento come questo trovano spazio nel loro cervello per pensare alle scelte (giuste o sbagliate che siano) dei posti barca e/o fare i soliti commenti sulla situazione del territorio! Pensate piuttosto a incitare la popolazione a preservarsi dal contagio, a stare attenti, a seguire le regole che ci salvano! Se andate di questo passo, col capo che vi trovate l’unica barca che ci serve è quella di Caronte!
Riese perplesso
Messaggio 17559 del 17.03.2020, 09:05
Provenienza: Rio Marina
Buongiorno, Sarà che viviamo tempi minacciosi e che l'attenzione dei più è concentrata sulla paura di ammalarsi, ma nel frattempo è uscita ufficialmente la graduatoria provvisoria per l'assegnazione dei posti barca residenti nel comune di Rio. La frittata è servita, l'inascoltato appello a ripristinare le misure minime per la sottozona A2 nel porto di Rio Marina ha prodotto una lievitazione delle richieste che si contano intorno alle 70 contro 32 posti disponibili. Circa 8 posti sono assegnati provvisoriamente a piccoli natanti, cosa improponibile e antieconomica. Si notano anche doppie domande per lo stesso natante, una a Cavo e una Rio, o i soliti prestanome, non patentati , e addirittura domande accettate senza verificare l'effettivo possesso di un natante. Insomma , la speranza è che si scavi veramente a fondo sulla titolarità e sui requisiti, visto le esclusioni eccellenti ( quelli che poi in mare ci vanno veramente) , presumo, se così non fosse, l'inizio di una guerra di video e foto e azioni legali senza fine. Invito la parte politica ad ascoltare le istanze della gente e al funzionario incaricato do massima fiducia purché avvii in sede definitiva di compliazione della graduatoria tutti i controlli necessari affinché non ci siano i soliti furbetti che la fanno franca a discapito dei cittadini onesti e rispettosi delle regole.
Rio su
Messaggio 17558 del 16.03.2020, 21:59
E' due anni che per lei è inutile tutto vedendo come tiene in ordine i paesi e in particolare le frazioni. In questo periodo una sanificazione è inutile secondo lei.... Le sue parole sono inconcepibili ricoprendo ruolo di sindaco, si vergogni.... Liberate Rio da questa gente...
Covid
Messaggio 17557 del 16.03.2020, 21:42
Provenienza: Rio
Se la sanificazione la ritieni inutile non la devi fare, se hai coraggio.
E se la ritieni inutile devi dimostrare comunque perché.
Forse pensi che le probabilità siano minime, ma dovesse morirne anche solo uno perché non hai sanificato ?
Facevi meglio a startene zitto.

«Le informazioni igienico sanitarie in possesso dall’amministrazione comunale fanno ritenere che un intervento di sanificazione delle aree aperte sia sostanzialmente inutile. Infatti, tutte le segnalazioni di allarme che parlano del pericolo di una vitalità del virus sull’asfalto sono definite, dall’autorità sanitaria, infondate. Tuttavia poiché la gente lo chiede a gran voce, e si sente più tranquilla in questo periodo di paura generale, l’amministrazione ha deciso di procedere ad un intervento di sanificazione che è ben diverso da quello (di semplice lavaggio) che si sta effettuando altrove. Da domani, martedì 17 marzo, in collaborazione con la locale protezione civile, personale specializzato provvederà alla sanificazione dei luoghi aperti di maggiore frequentazione, mediante l’utilizzo di prodotti idonei».
Rio giù è su
Messaggio 17556 del 16.03.2020, 12:10
Ogni paese Elbano sta provvedendo alla disinfestazione per il corona virus, a Rio non si vedano mai gli amministratori figurati ora, lei sindaco Corsini che sta facendo... Naturalmente nulla. Che tristezza, come sempre non vi smentite mai sul nulla che fate per questo paese.... Ma quando ve ne andate?
Rio su
Messaggio 17555 del 14.03.2020, 23:32
Ancora una volta l'amministrazione Corsini si distingue per inefficienza nel mettere in atto misure di sanificazione per contrastare il corona virus.... Siamo nelle mani di Dio...
ercolino
Messaggio 17554 del 13.03.2020, 18:56
Provenienza: nisporto
Dall'ordinanza del Sindaco Di Campo: “Si avvisa la cittadinanza che domani mattina, sabato 14 marzo, per contrastare il rischio di contagio da Corona Virus verrà effettuato un intervento straordinario di sanificazione delle principali vie e piazze dell’intero territorio comunale. L’operazione interesserà anche gli immobili comunali, le pensiline delle fermate degli autobus e gli spazi adiacenti ai supermercati. Invitiamo pertanto i cittadini a tenere chiuse le finestre e a non esporre panni stesi fuori delle abitazioni”. E a Rio: ssssttttttttttttt!!!! assordante silenzio Non sarebbe opportuno, per contrastare seppur minimamente, le probabilità di contagio, procedere ad identica azione di sanificazione!!!!
Mascherina
Messaggio 17553 del 13.03.2020, 10:40
Non hai capito! Quella lì, come è loro solito, vole di': " mascherine e guanti per tutti ... si ma tutti loro!😆 Ol
Mascherine per tutti
Messaggio 17552 del 13.03.2020, 10:20
Leggo dai media che qualcuno ha proposto di dotare tutta la popolazione italiana di mascherine e guanti. Non so se ci sono o ci fanno. Facciamo un pó di conti sui costi di tale operazione. 1. La durata di 1 mascherina è intorno alle 3-4 ore; quindi una persona ne necessita al giorno non meno di 4. 2. I giorni di utillizzo delle mascherina ad oggi non saranno meno di 15. 3. Gli abitanti italiani sono intorno a 60 milioni. 4. Il costo di una mascherina si aggira intorno a 20 euro. Fatti i debiti calcoli il costo tatale arriva a cifre di decine di miliardi di euro. Poi ci sono i guanti. Lasciamo perdere; abbiamo scherzato.
Per La Pila
Messaggio 17551 del 12.03.2020, 17:11
Provenienza: Ivano
Boh!
Berlusconi con Fini &C hanno governato dal 1994 per 20 anni.
Certo che anche quando ci sono stati gli altri, (chiamarli di sinistra non è appropriato), a spizzichi e bocconi ,non sono stati da meno.
Comunque credo che tu abbia le idee confuse. La dx non ha mai avuto nei suoi programmi la salvaguardia e men che meno il miglioramento dello stato sociale, sanità compresa e lo abbiamo visto.
Se poi ti riferisci alla dx fascista, di Mussoliniana memoria, con la legge dell'11 gennaio 1943, n. 138, con il nome di Ente mutualità fascista - Istituto per l'assistenza di malattia ai lavoratori, venne istituita la prima Cassa Mutua di Assistenza di Malattia che offriva tutele solo ai lavoratori del pubblico impiego.
Tutti gli altri non ne avevano diritto.
Il diritto alla tutela della salute per tutti nasce con la repubblica democratica il 13 maggio 1947, data in cui viene istituita l’INAM, Istituto Nazionale per l’assicurazione contro le malattie.
E con quella dx per ora l'abbiamo chiusa a piazzale Loreto.
x Ivano
Messaggio 17550 del 12.03.2020, 12:57
Provenienza: Rio su
Caro compagno Ivano, devi ringrazià i governi comunisti e le opposizioni comuniste se siamo ridotti così.
Se lasciavate fare alle destre, a quest'ora di posti e di medici ce n'erano quasi il triplo di ora.
Avete fatto proprio un bel lavoro si!
Pila
x operatori Elbani
Messaggio 17549 del 12.03.2020, 12:39
Provenienza: Portoferraio
Cari operatori Elbani, nei momenti di pausa tra un giusto lamento ed un'invettiva, perchè non provate a ragionare in positivo e proporre qualcosa che sicuramente andrebbe a vantaggio anche dei vostri profitti, per esempio: 1) contribuite adesso, subito, ad acquistare e donare all'ospedale attrezzatura per la terapia intensiva. Qualche centinaia di euro a testa non vi fa saltare il bilancio e varrebbe , a titolo di immagine, diecimila volte di più della barbettata dell'assicurazione sul turista. 2) Prima che d'autorità, come avverrà di sicuro in caso di emergenza, gli alberghi e le altre strutture ricettive idonee vengano destinati ad uso sanitario (posti letto per gli ammalati), perchè non vi organizzate da subito per individuare e proporre quelle strutture che per requisiti logistici risponderebbero all'esigenza? Questa si che sarebbe una bella pubblicità che da tutto il mondo verrebbe apprezzata e darebbe sicuramente dei frutti. Pensateci e sopratutto rendetevi conto che non vi costerebbe poi quel granchè anche perchè penso proprio che qualche aiutino economico vi verrebbe dato oltre quello che vi aspettate comunque. Riccardo D.
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